Welfare

10 milioni contro l’abusivismo

Resi disponibili dal ministero dell'Ambiente ai Comuni per finanziare la rimozione o la demolizione dei manufatti realizzati in assenza o in totale difformità del permesso di costruire

di Redazione

Per il 2013 il ministero dell'Ambiente ha stanziato 10 milioni di euro che renderà disponibili ai Comuni per finanziare la rimozione o la demolizione dei manufatti realizzati in assenza o in totale difformità del permesso di costruire.

Lo ha annunciato il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando che ha illustrato i contenuti del disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri il 26 luglio scorso relativo al sostegno ai Comuni per l'abbattimento dei manufatti abusivi in aree sottoposte a dissesto idrogeologico. In particolare, il ministro spiega che «secondo le attuali norme le amministrazioni comunali hanno l'obbligo di agire in sostituzione del soggetto inadempiente per poi rivalersi economicamente su di esso per le spese sostenute. Ciò comporta per gli enti locali l'esigenza di rilevanti disponibilità finanziarie immediate. Ma spesso, come sappiamo, queste disponibilità non ci sono».

Per far fronte a questa mancanza di risorse il ministero ha stanziato questo fondo che «speriamo possa avere una valenza pluriennale in quanto dovrebbe rialimentarsi», attraverso il recupero da parte dei Comuni dei soldi investiti, rivalendosi sui soggetti inadempienti.

Le risorse, aggiunge il ministro, «sono nelle disponibilità del ministero. Mi auguro che il Parlamento approvi ma mi pare che ci sia una condivisione ampia». Inoltre, «questi 10 milioni sono aggiuntivi alle norme di legge già previste e nel caso in cui ci sia una significativa domanda da parte dei Comuni possiamo ipotizzare un incremento ulteriore del fondo».

Quanto ai tempi per mettere a disposizione le risorse, il ministro garantisce che «se si vuole si può fare molto velocemente. Se la strada dovesse essere preclusa si potrebbe inserirla nel decreto legge previsto entro agosto per affrontare altre emergenze». Con questi soldi il ministro ipotizza che si potranno realizzare «un centinaio o forse qualche migliaio di interventi».

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