Welfare

10 mila in Italia per imparare un mestiere

Fissato il tetto massimo di ingressi

di Redazione

Diecimila cittadini stranieri potranno entrare quest’anno in Italia per imparare un mestiere, tra corsi di formazione professionali e  per tirocini di formazione e orientamento. Il tetto massimo ai visti di ingresso è stato fissato da un piccolo decreto flussi pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale. Cinquemila ingressi riguardano chi partecipa a corsi di formazione, organizzati da enti accreditati, che possono durare al massimo 2 anni e devono prevedere il rilascio di una qualifica o comunque di una certificazione sulle competenze acquisite. Cinquemila ingressi anche per i tirocini, che  devono invece svolgersi secondo un progetto approvato dalle autorità competenti (variano da Regione a Regione). Il cittadino straniero deve presentare al consolato, insieme alla richiesta del visto, la documentazione relativa al corso o al tirocinio che farà in Italia. Chi arriva utilizzando questo canale ha diritto a un permesso per studio che potrà essere convertito in un permesso per lavoro solo da chi, alla fine del corso o del tirocinio, troverà un datore di lavoro pronto ad assumerlo, e comunque nei limiti delle quote per le conversioni  fissate dal governo.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.