Welfare

1 milione di badanti, 6 su 10 sono in nero

Saranno presentati il 21 aprile i risultati della ricerca “La cura dopo la tempesta” - realizzata da Acli Lombardia con il sostegno di Fondazione Cariplo – che si inserisce nel programma “Time to care”. Dai dati emerge che la provenienza è soprattutto est europea e che l’età delle assistenti è più elevata del passato

di Redazione

Oggi le badanti sono molto più anziane, sono meno disposte a convivere e all’assistenza notturna, provengono un po’ di più dall’Est Europa, ma molto meno dal Sud America. È questa la fotografia del fenomeno che conta quasi un milione di persone di cui il 60% lavora in nero scattata dalla ricerca realizzata da Acli Lombardia con il sostegno e contributo da parte di Fondazione Cariplo. I risultati dello studio su come sono cambiate in questi anni, e soprattutto dopo oltre un anno di pandemia le bandanti saranno presentati il 21 aprile alle ore 17 nel corso di una conferenza online.

La ricerca “La cura dopo la tempesta” si inserisce nel più vasto programma di studio “Time to care”, realizzato da Ars-Associazione per la ricerca sociale, Acli Lombardia e Università di Pavia. Il progetto ha già realizzato due indagini sui caregiver familiari di persone fragili (anziani e persone con disabilità): una in Lombardia alla fine del 2019, e una online a livello nazionale durante il primo lockdown dell’anno scorso.
“Time to care” si concluderà ad ottobre, con un evento che porterà a sintesi queste varie parti in una dimensione di prospettiva e di proposta per la Lombardia.

Quello cui ci troviamo di fronte è un mercato maturo e segmentato perché differenziato per età, disponibilità al tipo di lavoro, esperienza, prospettive. Molto più che in passato intendono continuare a svolgere questo lavoro, di cui sono mediamente soddisfatte, ma come in passato sono incerte su quanto durerà la loro permanenza in Italia.
Una presenza che rimane lontana dai servizi sanitari e sociali: solo una badante su dieci è iscritta a un registro delle assistenti familiari. Una presenza anche incline all’uso di nuove tecnologie, telemedicina, telecontrollo, ma piuttosto refrattaria a essere collocata in contesti organizzati, come nel caso della badante di condominio.

«Le Acli, insieme agli altri soggetti sociali, si sono battute in questi anni per la tutela di un ambito caratterizzato ancora da alti tassi di fragilità e precarietà, elementi resi ancora più critici da quest’anno di emergenza pandemica, che, come sappiamo, insieme ad anziani e non autosufficienti, ha impattato duramente su caregiver e assistenti familiari», ha commentato Martino Troncatti, presidente Acli Lombardia, e prosegue: «Per questo è ancora più importante e urgente oggi promuovere un reale raccordo tra lavoro di cura e il resto del welfare territoriale lombardo, sia attraverso misure di supporto economico sia facilitando dispositivi e spazi di connessione».

«Il sostegno alla ricerca è un'attività strategica. La conoscenza è alla base di ogni decisione o azione che si voglia intraprendere. Questo aspetto poi è determinante per la ricerca in ambito sociale. Questo studio sull'assistenza, la cura e sui servizi che le badanti offrono è importante per chi si trova ad affrontare quotidianamente questi problemi. E nella logica con cui la fondazione approccia questi temi, ogni volta che si fa ricerca i risultati vengono messi a disposizione di tutti» ha detto Carlo Mango, direttore dell’Area Ricerca scientifica di Fondazione Cariplo.

Il Rapporto di ricerca completo è scaricabile qui.

Il 21 aprile la ricerca sarà presentata in diretta sui canali facebook e youtube di Acli Lombardia.
Tra gli ospiti:
– Giamaica Puntillo referente nazionale di Acli Colf, che ha collabotrato alla realizzazione della ricerca in una dimensione nazionale
– Carlo Borghetti vice presidente del Consiglio regionale della Lombardia, nonché primo firmatario della legge regionale 15/2015 sulle assistenti familiari, che aggiornerà sullo stato di attuazione di questa legge
– Lella Brambilla, presidente di Auser Lombardia, che porterà il punto di vista dei caregiver familiari
– Stefano Tassinari, vice presidente nazionale di Acli, con delega al lavoro e al terzo settore
– Federica Trapletti, responsabile Spi Cgil (pensionati) della Lombardia
– Pierluigi Rancati, segretario della Cisl Lombardia (con deleghe al servizio sanitario e al welfare)
– Martino Troncatti, presidente di Acli Lombardia
– Carlo Mango, direttore area Ricerca Scientifica di Fondazione Cariplo

In apertura foto di Andrea Piacquadio da Pexels

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