Salute
1 agosto, Vannoni consegna il metodo
Vannoni ci ripensa e consegna il metodo. Potrà quindi partire la sperimentazione. Ma le polemiche all'interno del mondo scientifico continuano
Mentre le polemiche continuano, Davide Vannoni ci ha ripensato. Oggi consegna al ministro Lorenzin il metodo Stamina. In questo modo potrà avere inizio la sperimentazione di 18 mesi approvata dal Parlamento. Lo ha scritto sulla sua pagina Facebook, facendo retromarcia rispetto a quanto aveva detto: il metodo era pronto ma sulla consegna ci stava ripensando. Due le cause della ritrosia, a un mese dalla prima data prevista per la consegna del metodo: la sostituzione di Giulio Cossu, dimessosi dal Comitato scientifico, con una personalità indicata da Stamina e la verifica del conflitto di interessi di molti membri del comitato stesso; l’istituzione di una CRO cioè di una organizzazione internazionale di ricerca che monitorasse la sperimentazione.
Ecco il testo del suo messaggio di ieri sera. «Cari amici, ho deciso di consegnare domani (oggi ndr) la metodica standardizzata ed il razionale per le tre patologie richieste. Lo faccio perchè spero che questa apertura trovi dalla parte del Ministero un'altrettanta apertura verso quei pazienti che, oggi, stanno attendendo nella lista di attesa a Brescia il concretizzarsi di un diritto e per coloro che, pur non avendo ancora iniziato il percorso legale, sperano di poter accedere alle cure.
Nessun altro ricercatore avrebbe mai dato la metodica in un contesto di così elevato conflitto di interesse e poca trasparenza. Mi auguro che questa nostra scelta produca un risultato per tutti quei pazienti che, come i fratelli Biviano, da una settimana davanti a Montecitorio, aspettano una risposta subito, perchè non hanno più tempo.
Se quella fatta è la scelta giusta lo dirà il tempo. A voi tutti cittadini e ai politici che hanno promesso di sorvegliare e tutelare la corretta applicazione della legge e la trasparenza di quanto verrà fatto, il compito di continure a mantenere alta l'attenzione su questo tema e di combattere perchè le nostre due richieste vengano esaudite (la CRO e l'inserimento di membri senza conflitto di interesse nel comitato scientifico).
Mi auguro che le cure compassionevoli possano continuare in modo certo e spedito perchè è lì che i malati di oggi possono riporre una speranza. Se questa sperimentazione rappresenterà una nuova opportunità per il futuro o sarà la fine di tutto dipenderà anche da voi e da tutti quelli che si sono impegnati ad aiutarci. Che questa mia scelta che va contro tanti consigli dati in senso contrario ed a ciò che la logica avrebbe imposto possa aiutare le persone malate a trovare nei politici quell'umanità e quella speranza che cercano disperatamente».
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