Welfare

1.400 trapianti di staminali nel 2009

Domani a Bologna gli esperti del settore parleranno del futuro di queste pratiche

di Redazione

Nel 2009 sono stati 1.400 in Italia i trapianti di staminali emopoietiche in pazienti con malattie del sangue. Terapie che utilizzano ‘cellule bambine’ da donatore e sono sempre piu’ diffuse, con un aumento del 3-4% all’anno dal 2009 a oggi. Del presente e del futuro di questi trapianti si parlera’ domani a Bologna, durante la Seconda Giornata del paziente trapiantato e dei familiari, organizzata da Gitmo Onlus (Gruppo italiano trapianti di midollo osseo) e Bologna Ail (Associazione italiana contro le leucemie e i linfomi). Un incontro aperto al pubblico, in programma dalle 9 alle 13 all’Istituto di ematologia ‘L. e A. Seragnoli’ dell’ospedale Sant’Orsola. I trapianti di cellule staminali emopoietiche “sono trapianti che funzionano”, assicura l’ematologo Giuseppe Bandini, organizzatore dell’iniziativa. “Guariscono in media il 50% delle persone affette da malattie del sangue altrimenti mortali”, sottolinea l’esperto. Durante l’appuntamento bolognese, riferisce una nota, ematologi e infermieri incontreranno tutti coloro che vogliono saperne di piu’. L’obiettivo e’ offrire informazioni scientificamente validate e promuovere la cultura della donazione, sia di midollo osseo che di sangue cordonale al momento del parto. Una pratica, quest’ultima, che sta facendo registrare numeri in crescita: dal 2008 al 2009, e’ emerso a Bologna dal IV Congresso del Gitmo, le unita’ raccolte sono passate da 11.517 a 16.207. “In Italia – ricorda Bandini – esistono 60 centri ematologici che effettuano trapianti allogenici. Tra questi, 50 circa eseguono almeno 20 trapianti in un biennio e possono accedere al Registro internazionale che, in caso di richiesta di cellule staminali empoietiche, avvia una ricerca informatica tra i 16 milioni di donatori volontari di midollo e le 300 mila sacche di sangue cordonale disponibili”.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.