Formazione

“Volontari”, buio in sala

Le recensioni , buon cast , campagna pubblicitaria

di Federico Cella

Continuano le fitte trame della ?telenovela? che ha come protagonista il primo film italiano dedicato al mondo della solidarietà, ?I volontari?, opera prima del regista toscano Domenico Costanzo: opera pubblicizzata massicciamente sia sui giornali che con trailer televisivi, ma che nessuno (a parte qualche fortunato spettatore di Firenze e provincia) è ancora riuscito a vedere. Le ultime notizie sul lungometraggio sembrano però giustificare un tiepido ottimismo. Insomma, forse ? il dubbio rimane comunque d?obbligo ? qualcuno riuscirà a vederlo: uscito in questi giorni a Bologna, è stato presentato lunedì scorso anche al pubblico di Milano.
Ma come per ogni telenovela che si rispetti, è necessario un riassunto delle puntate precedenti. Girato, come detto, da Domenico Costanzo, sotto il nume tutelare dell?amico-collega Leonardo Pieraccioni, il film ?I volontari? è stato prodotto da Giorgio Leopardi, uno dei big del cinema italiano; e distribuito dall?Istituto Luce, l?ente statale di produzione e distribuzione cinematografica, che ha messo sul piatto 400 milioni per pubblicizzare a dovere il film, che ha co-prodotto (30 per cento) insieme alla Rai (20 per cento).
Tutto bene, quindi? «Assolutamente no, sono veramente avvelenato», risponde, parecchio ?alterato?, Giorgio Leopardi. «Sul contratto che abbiamo firmato con l?Istituto Luce c?era scritto che il film avrebbe avuto inizialmente otto uscite; invece le uscite, a metà maggio, sono state solo quattro, e dopo sole due settimane era già sparito dalla faccia della terra. L?unica certezza che ho in questo momento è che non lavorerò mai più con loro».
Arriviamo, quindi, alla storia più recente (e incredibile): la scorsa settimana il signor Poggi, esercente cinematografico in Emilia Romagna, richiede all?Istituto Luce la pellicola per proiettarla nei suoi cinema di Bologna. La risposta dell?istituto diretto da Angelo Guglielmi: no. «A questo punto», prosegue Leopardi, «ho dovuto darmi da fare da solo per farlo uscire. Perché, esattamente come l?Istituto Luce, ci ho messo dei miliardi in questo film. Solo che a loro, essendo un ente statale, non interessa minimamente di rientrare dei soldi spesi». E così si arriva a oggi, con ?I volontari? che finalmente vede la luce in alcune sale cinematografiche italiane.
Ma il mistero sul perché il film di Costanzo sia stato così osteggiato (è utile ricordare come sia stato fatto uscire proprio durante il Festival di Cannes) rimane fitto. Le critiche sui giornali sono state quasi tutte positive (Repubblica: «Una commedia sentimentale e di costume che racconta con garbo e ironia e un buon ritmo una serie di storie sullo sfondo di un?associazione di volontariato») e il cast di attori ha nomi conosciuti (da Novello Novelli a Tiberio Murgia a Romina Mondello). E anche chi sosteneva che la tematica ?buonista? del volontariato non facesse presa sulla cultura e sul pubblico nazionale, dovrà presto ricredersi, perché il filone lanciato da Costanzo conta già alcuni adepti; è il caso, per esempio, del nuovo film di Maurizio Ponzi, ?Besame mucho?, che racconterà storie di altruismo e solidarietà in quel di Napoli (con Giuliana De Sio e Giuseppe Cederna).
Dove sta la verità, allora? Giorgio Leopardi non ha peli sulla lingua: «Quando sento di qualcuno che vorebbe investire nel cinema, io lo sconsiglio immediatamente. Perché in questo mondo non solo non c?è serietà, ma non c?è neanche traccia di pulizia. Ed è per questo che il cinema italiano continua a impoverirsi sempre di più». ?

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