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“Dagli Appennini alle Ande”, il mercato delle rimesse in Italia

La prima sessione del seminario organizzato il 24 ottobre nella sede dell’Ispi, in occasione della visita a Milano della delegazione di imprenditori sudamericani

di Paolo Manzo

Ha aperto i lavori del convegno organizzato da RIAL (Red Italia America Latina) presso Palazzo Clerici a Milano Josè Roberto Andino Salazar, Presidente dell?Istituto Italo-Latinoamericano, sottolineando il ruolo della popolazione immigrata nel panorama socio-economico del nostro Paese. In questo senso l?Italia non deve essere un percettore di rimesse, afferma il presidente, ma deve sfruttare questo mercato emergente. Ha proseguito elencando i diversi ostacoli alla gestione di questo patrimonio finanziario e per cui si sta avviando un monitoraggio del processo di trasferimento di fondi dal paese ospite al paese d?origine e una sensibilizzazione delle banche al fine di creare strumenti opportuni per questo mercato.

Di seguito l?intervento del Segretario Generale della Camera di Commercio di Milano, Pier Andrea Chevallard, ha focalizzato il ruolo degli immigrati in Italia, e in particolare nella Regione Lombardia, ritenuti oggi una grande risorsa economica per il nostro paese. Innanzitutto per lo sviluppo di PMI da parte di cittadini extra-comunitari e inoltre per la risorsa economica rappresentata dal mercato delle rimesse, il cui ricavo nel 2005 è stato di 165 miliardi di dollari.

Chevallard ha affermato quindi che il mercato necessita di un?organizzazione e l?apporto di altri soggetti pubblici e privati, in modo da favorire la crescita dei paese d?origine e del paese ospite. La Regione Lombardia sta inoltre sviluppando norme e strumenti opportuni per far fronte a questo mercato emergente.

E? il Presidente Giuseppe Guzzetti della Fondazione Cariplo ad esaltare il valore dell?iniziativa, dichiarando che un convegno di questo tipo può apportare un vero cambiamento di immagine nei confronti del popolo immigrato, prendendo atto del valore, anche economico, che esso rappresenta. E? necessario un intervento, ha continuato il Presidente, per proporre una nuova strategia comunitaria, in modo da favorire lo sviluppo del mercato delle rimesse e l?emancipazione degli immigrati. Questo target sta sviluppando un nuovo mercato e creando delle nuove PMI; è quindi fondamentale strutturare delle collaborazioni tra fondazioni che investono in programmi sociali e la rete bancaria italiana.

E? seguito l?intervento del Docente messicano dell?Università di Zacatecas, Rodolfo Garcia Zamora, sul tema delle migrazioni internazionali e delle rimesse collettive in Zacatecas. Partendo dallo studio del flusso migratorio dal Messico agli stati Uniti, il relatore ha rilanciato il progetto 3X1 avviato dalla regione Lombardia.

Il mercato delle rimesse può garantire lo sviluppo del paese d?origine e la crescita del paese ospite nella misura in cui è garantito un piano di politica pubblica, un progetto di formazione e programmi di collaborazione internazionale.

Il docente ha quindi sottolineato il valore del mercato delle rimesse per il popolo sudamericano. In Messico infatti la stabilità macroeconomica del paese dipende, oltre che dall?andamento del mercato del petrolio, proprio dal mercato delle rimesse. Ma anche per il mondo industrializzato il valore del mercato del lavoro a basso costo è ormai fondamentale. Una volta percepito il valore di questo mercato è necessario sviluppare dei programmi sociali che prevedano la creazione di rimesse collettive. Questo strumento, che si sviluppa nel programma 3X1, avviato dalla Regione Lombardia, permette il negoziato tra i mercati dei diversi paesi. Il professor Zamora ha quindi concluso con il suggerimento di introdurre il programma regionale 3X1, implementando l?aspetto della formazione transnazionale e sviluppando un programma politico-economico nel paese nativo e nel paese d?accoglienza.

E? poi intervenuto Vincenzo Cesareo, Segretario Generale della Fondazione Iniziative e Studi sulla Multietnicità (ISMU), inquadrando nel contesto italiano lo status sociale, l?occupazione e l?integrazione degli immigrati latinoamericani. Gli immigrati, principalmente costituiti da una popolazione femminile, rappresentano oggi un volto nuovo del popolo italiano. E? necessario quindi considerare questo target analizzando e studiando i flussi migratori e le sue caratteristiche: in questo modo sarà possibile ottimizzare e comprendere il patrimonio socio-economico che rappresenta.

Il Direttore Generale dell?Istituto Regionale di Ricerca della Lombardia, Alberto Brugnoli, ha quindi presentato un?analisi finanziaria del mercato delle rimesse, auspicando la collaborazione tra i paesi beneficiari e gli immigrati, al fine di garantirne lo sviluppo ottimale.

E? stata la volta di Daniele Frigeri, Ricercatore del Centro Studi di Politica Internazionale (CeSPI), che ha presentato il mercato delle rimesse, definito come un flusso finanziario in attesa di strumenti finanziari. Frigeri ha analizzato quindi lo stato attuale dei canali delle rimesse: i canali formali, utilizzati fino ad ora per il trasferimento del denaro, i canali informali, corrieri e persone di fiducia, e gli strumenti innovativi, come le carte ricaricabili. Inoltre, ha sottolineato come il valore di questo mercato non debba essere percepito in maniera passiva, bensì come una nuova risorsa a tre dimensioni: la dimensione individuale, che lega le rimesse al progetto di vita dell?individuo tramite un sistema bancario adeguato, la dimensione imprenditoriale, che tramite le cooperative favorisce lo sviluppo di PMI, e la dimensione collettiva, che investe il paese d?origine e ne prevede lo sviluppo sociale ed economico.

Il Dottor Macconi, in sostituzione all?Assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali del Comune di Milano, ha affermato l?interesse del Comune di Milano allo sviluppo sociale delle comunità immigrate, che ormai costituiscono il 10% della popolazione milanese. Macconi ha dichiarato che questa fetta di popolazione rappresenta un capitale sociale per il Comune di Milano, che deve essere valorizzato e integrato nel mercato del nostro paese.

E? quindi intervenuto il Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri italiani, Alain Economides, sottolineando la necessità di incentivare progetti finanziari da parte di cooperazioni italiane. Le rimesse si possono considerare una fonte di investimento per il sostegno alle politiche pubbliche. La cooperazione allo sviluppo rappresenta, secondo Economides, l?anello mancante tra le banche e i paesi in via di sviluppo. Ha concluso con un appello all?intero sistema finanziario italiano, indicando il canale ONG e la cooperazione allo sviluppo come intermediari privilegiati tra il paese ospite e le comunità locali.

Nell?intervento di Arturo Alberti è emerso il ruolo centrale dell?immigrato. Il Presidente per l?Associazione Volontari per il Servizio Internazionale (AVSI) ha sottolineato il valore del popolo immigrato, che deve diventare protagonista dello sviluppo e della crescita del proprio paese d?origine.

Il Dottor Vacchieri, in sostituzione del Responsabile al Coordinamento Retail, Retail and Private, della banca San Paolo IMI, ha indicato i nuovi servizi offerti dal mondo bancario alla popolazione immigrata. Vacchieri ha dichiarato che è necessario offrire nuovi servizi e creare nuovi pacchetti per affrontare il mercato delle rimesse. Le banche italiane, ha proseguito Vacchieri, devono diventare dei canali dinamici che contribuiscono allo sviluppo dei paesi coinvolti.

Nell?intervento successivo, Carlo Barbieri, Responsabile per le Relazioni Internazionali (ICCREA) Holing (Banche di Credito Cooperativo), ha analizzato il ruolo delle rimesse nel panorama della micro-finanza. Le banche non devono sottovalutare il valore di questo mercato, si dovrebbero creare anzi dei gemellaggi tra le diverse banche.

Infine, nella testimonianza di Don Matteo Zuppi, Assistente della Comunità Sant?Egidio, è emersa la dimensione etica del problema. Zuppi ha sottolineato il valore fondamentale di un intervento a livello sociale nei confronti dei nuclei di immigrati presenti in Italia.

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