Disabilità

La tecnologia al servizio delle fragilità

Il contest Make To Care di Sanofi è nato per premiare e promuovere idee e progetti volti a migliorare la qualità di vita di chi convive con una disabilità. Annunciati i sei finalisti dell’ottava edizione

di Ilaria Dioguardi

Amelie, Budd-e, Facciamo la spesa, Flippy, Frida, Stomy craft. I progetti vengono presentati al pubblico durante Maker Faire Rome, dal 20 al 22 ottobre alla Fiera di Roma.

Nato nel 2016 dalla collaborazione con Maker Faire Rome – The European Edition, organizzato dalla Camera di Commercio di Roma, Make to Care, promosso da Sanofi, porta avanti un progetto di ricerca sull’open-innovation e sulla manifattura digitale in ambito healthcare che nasce e si sviluppa anche fuori da ospedali, centri di ricerca, università ed è guidata da nuovi soggetti: start-up e pazienti-innovatori che spesso collaborano con maker e fablab.

«Make to Care valorizza le progettualità a favore di chi convive con la disabilità e contribuisce a tenere alta l’attenzione sui temi dell’inclusione, consolidando l’approccio olistico che caratterizza la strategia di crescita di Sanofi, basata su una presa in carico dei temi di salute aldilà della nostra attività di farmaceutica», dice Marcello Cattani, presidente e amministratore delegato di Sanofi Italia. «Questa iniziativa, che ci rende ogni anno più orgogliosi, vuole premiare una dinamica di sviluppo “dal basso”, riconoscendo il grande valore del paziente innovatore e delle connessioni che vengono a crearsi tra tutti i partner e i contributor coinvolti».

Make to Care valorizza le progettualità a favore di chi convive con la disabilità e contribuisce a tenere alta l’attenzione sui temi dell’inclusione

Marcello Cattani

Dal 20 al 22 ottobre presso Maker Faire Rome, la fiera internazionale che riunisce innovatori, maker, ricercatori e appassionati da tutta Europa, i finalisti hanno la possibilità di presentare i propri progetti al pubblico. La premiazione finale è prevista per il 29 novembre a Roma, dove verranno valutati dalla giuria indipendente del contest (presieduta dal presidente del Coni Giovanni Malagò), che decreterà due vincitori.

I progetti in gara

Amelie, pensato per bambine e ragazze affette da Sindrome di Rett
Budd-e è rivolto a persone cieche e ipovedenti
Facciamo la spesa è un supermercato “virtuale”, pensato per far sperimentare i ragazzi con disabilità
Flippy è un gioco per bambini con deficit visivo
Frida è un corsetto per la cura della scoliosi idiopatica adolescenziale
Stomy craft è un game per piccoli pazienti stomizzati

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Amelie è il gioco open source che supporta bambine e ragazze affette da Sindrome di Rett (e altre forme di disabilità cognitive e motorie gravi) nel comunicare con i propri cari e il proprio caregiver.

Budd-e è una guida robotica autonoma che rende gli spazi più accessibili a persone cieche e ipovedenti.

Facciamo la spesa è il serious game che consente ai ragazzi con disabilità di provare l’esperienza di un supermercato virtuale e “protetto” in cui sperimentare, conquistando autonomia e capacità di gestire situazioni complesse.

Per sviluppare coordinazione e capacità motorie in bambini con deficit visivo ecco Flippy, un gioco divertente, sonoro, interattivo e stimolante.

Frida è un corsetto creato per accelerare la cura della scoliosi idiopatica adolescenziale, più confortevole e che si propone come un accessorio moda.

Infine, Stomy craft simula, attraverso tecniche di gamification ispirate al celebre videogioco Minecraft, la gestione del presidio sanitario da parte dei pazienti pediatrici stomizzati.

Make to Care ha dato inizio, per prima in Italia, a una riflessione strutturata sulla Patient-driven-Innovation con l’obiettivo di incentivarne la pratica e la diffusione, oltre che di stimolare un dibattito costruttivo in termini di nuove politiche sanitarie.

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