Una storia cominciata da poco, ma che viene da lontano. È quella di Cristina Dragonetti e del Green bar, una bella realtà gestita dalla Cooperativa Sociale SintesiMinerva all’ingresso del parco Serravalle a Empoli. Ne abbiamo parlato sul numero di ottobre di Vita. Raccontando questa e altre belle esperienze di socialità e impresa.
La libreria ha aperto ad il 12 agosto, nella settimana più calda dell'estate: una sfida nella sfida. Una sfida che significa molto per Sintesi-Minerva, realtà nata dalla fusione di due soggetti che da anni operavano sul territorio empolese.
Il Green Bar, spiega Dragonetti, è un modo per ripensare il fare cooperativa: oltre alla gestione di servizi pubblici, abbiamo scelto di fare anche‘impresa sociale avviando attività a carattere commerciale, ma nell’interesse della comunità».
«La socialità, l’incontro, la comunità sono parole chiave per noi. Nel chiosco, che abbiamo aperto da poco», spiega Cristina, milanese “trapiantata” in Toscana, un vero vulcano di idee e passione civile, presidente della Cooperativa, «vogliamo si realizzi quella piccola, grande magia che possiamo esprimere con un’altra parola: l’incontro».
Possiamo ripensare il modo di essere e di fare cooperativa ripartendo dai luoghi
Per questo il chiosco bar di Serravalle sarà «innanzitutto un servizio per i cittadini, un luogo di cultura e socialità, un modello di economia sociale finalizzato a offrire opportunità a soggetti svantaggiati e un bell’esempio di economia circolare».
Da poco, la coop ha rilevato anche una libreria nel centro della città. Rilevando uno spazio altrimenti destinato a chiudere. Oggi la libreria San Paolo Libri & Persone è un vero luogo aperto alla comunità. Non «magazzino di libri», ma spazio per proposte, incontri corsi, eventi, gruppi di lettura e iniziative. Una casa comune per il territorio «che vuole sposare cittadinanza e cultura».
Il Green bar e la libreria sono «realtà che si compenetrano, nel segno di questa idea forte: l’inclusione sociale si pratica attraverso la cultura e la relazione». Con la Sintesi-Minerva sono tanti i progetti realizzati. Ma a questo progetto Cristina Dragonetti guarda con particolare attenzione: «tutto nasce dall’incontro con un amico traduttore». La cura per le parole dell'altro, l'apertura all'ascolto: i libri sono questo.
«Quella per i libri è una passione per le parole Solo grazie alle parole lette, ascoltate, donate possiamo trovare un modo per approcciarci all’alterità in tutte le sue forme», spiega . Tornando al chiosco, tutto è nato dalla messa a bando da parte del comune di Empoli.
Oggi più che mai essere impresa a vocazione sociale significa generare occasioni per fare comunità
Un bando riservato alle cooperative di tipo B, ma con una precisa richiesta: «il chiosco doveva avere una vocazione di inserimento lavorativo. Un’opportunità importante per chi, come noi, lavora sul tema del radicamento della comunità, sulla sostenibilità intesa come bisogno di maturazione sociale».
Per Sintesi-Minerva non c’era migliore occasione, conclude Cristina, «per far crescere la comunità che interconnettere il chioso e la libreria, dando alla gente quella possibilità di incontro che tanto ci è mancata nei mesi del lockdown».
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