Venezia Liquida

Maria, la studiosa del turismo di massa

di Lorenzo Maria Alvaro

Aumento degli affitti, spopolamento del centro storico e chiusura di molte attività di quartiere e di servizi destinati ai residenti. È questo il risultato del turismo nell'epoca della sharing economy. La scrittrice Maria Fiano da anni è la voce che a Venezia denuncia il fenomeno con il suo Osservatorio Civico sulla casa e la residenza

Un documentario racconta Venezia dal punto di vista dai veneziani e delle loro barche. È “Venezia Liquida”, il nuovo film del regista veneziano Giovanni Pellegrini prodotto dalla società di produzione Ginko Film.

Si tratta di un film “acquatico” che racconta le minacce che stanno mettendo a rischio la sopravvivenza della stessa città di Venezia e i cambiamenti climatici che la sommergono sempre più frequentemente da un lato, il turismo di massa che rischia di farla affondare dall'altro.

Questa settimana “Venezia Liquida” racconta la storia di Maria Fiano, una scrittrice che da anni studia gli effetti del turismo di massa sulla città.

Negli ultimi anni Venezia si è trasformata sempre di più in un B&B diffuso, tanto che secondo le ultime stime diffuse da Comune di Venezia e Regione del Veneto i posti letto a disposizione dei turisti sono pari al numero di abitanti del centro storico. Questo fenomeno, dilagato sotto l’onda della Sharing Economy, sta creando trasformazioni urbane in tutto il mondo. A Venezia, è stato salutato come una benedizione in quanto permette a molti residenti di contare su un guadagno sicuro e di continuare a vivere in una città difficile come Venezia.

Il fenomeno, però, negli anni ha generato spiacevoli conseguenze: sono infatti numerosi i casi di veri e propri imprenditori che gestiscono decine di appartamenti proponendo affitti di camere su piattaforme come airbnb e Booking. Questo, per un naturale quanto pericoloso effetto domino, ha portato a un aumento del costo degli affitti, allo spopolamento del centro storico e alla chiusura di molte attività di quartiere e di servizi destinati ai residenti.

Per cercare di denunciare questo fenomeno che sta mettendo a rischio la sopravvivenza della comunità cittadina veneziana, Maria con alcuni amici ha deciso di aprire la piattaforma OCIO, l’Osservatorio Civico sulla casa e la residenza. Seguendo i sopralluoghi di Maria e compagni scopriamo come la città lagunare si sia trasformata in un gigantesco parco a tema di se stessa.


“Venezia Liquida” è un progetto di Ginko Film
“Venezia Liquida” diventerà un documentario. Le riprese si chiuderanno entro la fine del 2020. Per concludere post produzione e montaggio, Ginko Film ha lanciato una campagna di crowdfunding su produzionidalbasso.com
“Venezia Liquida” è sostenuto da LEGAMBIENTE, ASSOCIAZIONE VELA AL TERZO, ASSOCIAZIONE SETTEMARI

Leggi anche

  1. Nicola e l'antica arte del remo​

  2. Venezia Liquida, la verità su una laguna a rischio estinzione

  3. Giorgio, il pescatore sostenibile

  4. Davide, lo “spazzino” delle spiagge

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.


La rivista dell’innovazione sociale.

Abbònati a VITA per leggere il magazine e accedere a contenuti
e funzionalità esclusive