Ben Westhoff

Premiata ditta Fentanyl SPA: come l’industria degli oppiodi si sta prendendo il mondo

di Marco Dotti

Un'epidemia sempre più vasta, interessi di multinazionali del farmaco, narcos e reti di produzione delocalizzate in Cina. Un'intervista con Ben Westhoff, autore di un libro-inchiesta che parte da Oriente, attraversa il Messico e arriva nel cuore degli States. I nuovi Pablo Escobar vengono da Oriente e non risparmiano nessuno

Più di 70mila americani morti per overdose lo scorso anno, 28mila a causa degli oppioidi sintetici, metadone escluso. Il fentanyl, un antidolorifico sintetizzato negli anni Cinquanta, è il principale indiziato. Costa poco, è facile da reperire online, per strada o in farmacia. Non in tutti i Paesi serve una ricetta medica, ma a parità di dose è tra le 70 e le 80 volte più potente della morfina, cinquanta più dell'eroina. Il fentanyl è la droga perfetta. Anche come sostanza da taglio per la cocaina o l'eroina. Chi consuma una sostanza, non sa più cosa consuma. I discorsi astratti si dissolvono nell'aria. Per terra, restano i morti.

C'è poi la question dei fentanili. I derivati del fentanyl arrivano infatti ad essere 10mila volte più potenti della morfina. Ne parleremo.

Addiction per tutti

Negli USA, nel periodo tra il 1999 e il 2017, il tasso di decessi per overdose a livello nazionale è triplicato. Il National Center for Health Statistics dei Centers for Disease Control and Prevention ha registrato che nella città di New York, tra il 2000 e il 2012, la percentuale di decessi per overdose associato al fentanyl arrivava al 2%. Cinque anni dopo, nel 2017, la percentuale registrata è del 57%. Oggi, il fentanyl è il farmaco che più viene associato a un'overdose mortale.

I nomi commerciali del fentanyl sono vari. Ma per strada, dove negli ultimi anni questo farmaco, usato inizialmente come anestetico generale e da una ventina d'anni nella terapia del dolore, ha cominciato a diffondersi lo chiamano Apache, China Girl, China Town, China White, Dance Fever, Goodfellas, Great Bear, He-Man, Poison, Toe Tag Dope, Tango & Cash o, semplicemente, White Girl: la dama bianca.

Prima regola: la realtà non la vedi da uno schermo

Molti parlano di fentanyl, schiere di esperti più ne scrivono. Ma Ben Westhoff è un giornalista investigativo che lavora sul campo. Con il suo ultimo libro, uscito a settembre, Fentanyl, Inc: How Rogue Chemists Are Creating the Deadliest Wave of the Opioid Epidemic (Atlantic Monthly Press, 2019), Westhoff ha suscitato un terremoto: non si è limitato al consumo, ma ha indagato il network di produzione e commercio del fentanyl.

Narcos, laboratori cinesi, multinazionali del farmaco, dark web: i confini tra bene e male, tra legale e illegale diventano porosi se li guardi dalla strada e non da una scrivania. Eppure, anche così, il mondo gira. Male, ma gira. Raggiungiamo Ben mentre guida sull'highway. La connessione è buona, skype tiene e lui è gentile e cordiale e ci concede una chiacchierata.

Fentanyl is the game changer

Più di 70.000 americani sono morti per overdose di droga l'anno scorso, e un numero crescente di questi decessi sono attribuiti a questo oppioide. Classica domanda da un milione di dollari: come è stato possibile che un antidolorifico, un farmaco medico usato nella terapia del dolore per le neoplasie sia diventato una sostanza comune d'abuso quasi comune tra gli americani?
Il fentanyl venne sintetizzato nel 1959 da Paul Janssen, un chimico belga…

Una figura interessante Janssen, fondatore della Janssen Pharmaceutica N.V. che dal 1961 fa parte della Johnson & Johnson e, nel 1985, della Xi'an-Janssen Pharmaceutical Co., Ltd., la prima azienda farmaceutica occidentale della Repubblica Popolare Cinese….
Esattamente. Ha sviluppato molti derivati della morfina, ma il fentanyl era particolarmente redditizio per Janssen Pharmaceutica. Il fentanyl, spiegava Janssen, «ha permesso per la prima volta di eseguire lunghe operazioni e, insieme ai suoi successori, preannunciò una rivoluzione nella sala operatoria». Operazioni a cuore aperto come quelle praticate oggi, sosteneva Janssen, non sarebbero state possibili senza il fentanyl. Questo per spiegare l'origine

Insomma, come spesso accade, quel farmaco fu una svolta.
Diventò l'anestetico più usato al mondo. Come hai ricordato la Janssen Pharmaceutica fu acquistata dal colosso americano Johnson & Johnson nel 1961 e Paul Janssen continuò a lavorare per l'azienda, incaricata di sviluppare altri tipi di fentanyl.

Fu subito chiaro che potesse provocare dipendenza?
Sì, tanto che venne posto sotto il controllo internazionale della convenzione unica sugli stupefacendi delle Nazioni Unite, a partire dal 1964. Ma, ovviamente, nessuno ancora pensava a quello che sarebbe successo. Cinque anni fa, il fentanyl ha cominciato a diventare un gran problema, perché la gente ha cominciato a morire di fentanyl. Il fentanyl è estremamente difficile da dosare. Può essere letale a soli due milligrammi, una quantità appena visibile all'occhio e molto più piccola di una dose di eroina. I trafficanti "tagliano" il fentanyl in altre droghe. Così, molte vittime di fentanyl pensano di prendere eroina, cocaina o pillole di altro genere. Ma quando c'è troppo fentanyl nella miscela, la morte è quasi istantanea.

Il fentanyl ha cambiato le regole del gioco, sostiene un agente della Drug Enforcement Administration (DEA)
Ed è proprio così: il fentanyl ha cambiato completamente il panorama delle sostanze.

La Cina connection

Un po' come le fake news hanno cambiato il sistema dell'informazione. Oggi si parla di eroina, cocaina, meth, ma in fondo la sostanza di taglio, il fentanyl, è diventata dominante… Quindi non sappiamo nemmeno più di cosa parliamo… Spostiamoci verso la Cina, adesso. Nel tuo libro ne parli spesso, perché?
Perché il fentanyl è prodotto prevalentemente in Cina. Ho visitato i laboratori di cui tutti parlano, ma che nessuno è mai andato a vedere. Io ci sono stato.

Che cosa ti ha colpito di più?
Il fatto che queste aziende, per produrre ed esportare fentanyl e altre sostanze, ricevono sostegno in forma di sussidi e sgravi fiscali da parte del Governo cinese.

Sei andato come giornalista o sotto copertura?
Sono entrato nel network, ho iniziato con una mail falsa a un presunto dealer e da lì ho cominciato a lavorare in tal senso.

Il fentanil è stato vietato, tranne che per uso medico, anche in Cina eppure come nel caso-Zhang, una società di Shanghai che esportava clandestinamente fentanyl e altre sostanze, il Governo ha scelto di non perseguire. Le ambiguità permangono e nel tuo libro ne tratti a lungo, senza complottismi, arrivando a scrivere che i Pablo Escobar di oggi arrivano da lì…
La Cina ha grandi problemi con droghe come l'eroina, la metamina e la ketamina, ma non ha un problema di fentanyl. Almeno, non come lo abbiamo noi negli Stati Uniti. Il grande tema in Cina è che molte di queste sostanze, che sono vietate negli Stati Uniti, sono ancora legali. E così le aziende le possono produrre con il pieno sostegno del Governo.

Ma poi l'esportazione diventa qualcosa di simile al contrabbando…
Fondamentalmente è così. Ovviamente non tutto il fentanyl che gira per le strade americane viene dalla Cina.

Ma? Sembra tu debba aggiungere un “ma”…
Dalla Cina arriva sul mercato nero un fentanyl in purezza, al 90%. Una sostanza estremamente pura ed estremamente conveniente.

Come arriva?
Via posta, con dei corrieri. In Canada o in Messico e, da lì, entra negli USA. Ma il fentanyl non tagliato o ridotto in compresse arriva direttamente. Quindi c'è un sistema che passa le frontiere, dopo il taglio, e un sistema di transito diretto.

Sono i metodi che descrivi nel libro. Metodi che sono quelli della Zheng Drug Trafficking Organization (DTO) e della Qinsheng Pharmaceutical Co. Ltd., per esempio, su cui lo U.S. Department of the Treasury’s Office of Foreign Assets Control (OFAC) e il Treasury’s Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN) hanno preso pesanti provvedimenti. Queste società di produzione e commercio, secondo il Sottosegretario per il terrorismo e l'intelligence finanziaria Sigal Mandelker , «gestiscono un'operazione internazionale di traffico di droga che produce e vende narcotici letali, contribuendo direttamente alla crisi di dipendenza da oppioidi, overdose e morte negli Stati Uniti. Queste società hanno spedito centinaia di pacchetti di oppiacei sintetici negli Stati Uniti, prendendo di mira i clienti attraverso la pubblicità online e le vendite e utilizzando corrieri postali commerciali per contrabbandare i loro farmaci»
La Cina prevede pene molto severe in tema di stupefacenti e sostanze, ma come ti dicevo non ha un vero problema con il fentanyl. Almeno, non ha un problema sociale, con i suoi cittadini. Non avendo un problema sociale con il fentanyl, la situazione è di fatto molto alleggerita. Noi parliamo di epidemia, loro no. Il giro di vite formale, alla prova dei fatti, non è dunque così stretto. Visitando le fabbriche di sostanze, in Cina, sono stato colpito dalla quantità di droga prodotta e dal numero di persone che lavorano in queste aziende. Certo, c'è molta repressione in Cina sul tema delle droghe e molte persone sono in prigione per produzione e spaccio, ma sul fentanyl c'è uno scontro di problematiche. Perché in Cina rimane tendenzialmente un antidolorifico. Negli Usa è oramai ben altro…

L'alleanza oscura

Secondo la DEA, il fentanyl sequestrato al confine con il Messico ha una purezza media di circa il 7%. Poi, però, c'è il dark web…
In passato, per ottenere droghe illecite, un acquirente doveva incontrare fisicamente un trafficante in un vicolo o in un pericoloso angolo di strada. Ma oggi può anche starsene in casa e, con un po' di competenza e quelche strumento, accedere ai negozi del dark web. La droga di arriva direttamente a casa per posta, quindi è difficile infiltrarsi nellla rete e "beccare" lo spacciatore. Io volevo però parlare direttamente con questi dealers, per capire cosa li spingesse a commerciare fentanyl.

Cosa?
Soldi. Ma d'altronde, anche gli acquirenti ragionano in base ai soldi. Gli spacciatori del dark web praticano prezzi molto più bassi rispetto a quelli delle farmacie e se una persona non può più permettersi un antidolorifico, va sul web, dove costa meno…

Utilità marginale, ma rovesciata…. Torniamo dunque agli Usa…
Come dicevo molte persone assumono fentanyl assieme ad altre droghe, spesso inconsapevolmente. O comprano medicinali sui canali paralleli e quei medicinali sono "tagliati". Questo ha cambiato tutto e ha creato un'epidemia di morti per overdose mai registrata prima.

C'è anche un'inconsapevolezza dal punto di vista medico… Molte persone usano queste droghe senza sapere di usare una sostanza di tale potenza…
Parli del sistema sanitario?

Esattamente…
Beh, qui il tema è altrettanto grande. Persone che si curano e si ritrovano dipendenti senza saperlo e senza riuscire a uscirne. Ricordi il caso di Prince?

Pare usasse antidolorifici al fentanyl per il mal di schiena o qualcosa di simile. Cosa che anche in Europa sta diventando prassi, nonostante i sistemi di welfare siano diversi…
Molte persone usano queste sostanze senza sapere che cosa usano. Altre comprano X e si ritrovano Y. Magari, lo abbiamo detto, pensano di usare eroina o cocaina o qualche pasticca. Magari pensano di usare “semplicemente” un antidolorifico. Come vedi il tema è complicato. Sono stato recentemente in Spagna e Portogallo e c'è allarme.

L'epidemia sembra stia arrivando in Europa…
In certi Paesi è già arrivata. Penso all'UK o alla Svezia.

Ricapitonalndo, i mercati si intrecciano: la strada, il web e il canali della prescrizione medica…
Se guardiamo al consumo, via web possiamo acquistare fentanyl molto puro a prezzi davvero bassi. Ancora più bassi di quelli che troviamo per strada, dove lo spaccio è solitamente gestito dagli stessi che vendono coca, ero o metanfetamine. C'è poi il canale delle prescrizioni mediche, che sono ovviamente un'altra cosa. Ma quando la gente è in difficoltà e non può farsi prescrivere un farmaco e sta molto male cosa fa?

Va sul web. Salvo che se capita di diventare dipendenti o se non ci si possono permettere certi antidolorifici, magari perché non si ha un'assicurazione e si vive in un Paese che non ha un sistema sanitario pubblico di modello europeo, si finisce sul web o per strada…
Concordo e d'altronde siamo davanti a un problema di dimensioni enormi. Per gli Stati Uniti, questo problema ha un'evidenza: decine di migliaia di morti. Si può girare come si vuole la questione, ma è accaduto qualcosa di serio e il fenomeno sta assumendo proporzioni globali.

Come è stato accolto il tuo libro?
Molto bene, ha suscitato dibattito e le autorità hanno chiesto di ascoltarmi per capire davvero cosa c'è dietro questa epidemia. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti, sulle cause si può discutere, ma c'è la realtà e su questa dobbiamo interrogarci. Molti esponenti delle autorità mi hanno chiesto cosa sta davvero accadendo in Cina o sul dark web. Io porto il mio contributo in questo modo, cercando di raccontare ciò che ho visto e cosa ho saputo dalle persone che ho intervistato.

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