Sostenibilità

Prese elettriche e calcolatrici tascabili vanno ora smaltite

di Sara Bragonzi

Non potranno più essere buttate nella pattumiera di casa le vecchie prese elettriche multiple, le prolunghe obsolete, i citofoni rotti o le superate calcolatrici tascabili, ma andranno smaltite come veri e propri rifiuti elettronici.
La fine dell’estate porta infatti delle novità nel campo della gestione dei rifiuti: dal 15 agosto 2018 sono considerati apparecchiature elettriche ed elettroniche anche le carte di credito con chip, le biciclette elettriche, le prese elettriche multiple, i cavi elettrici che vanno quindi smaltiti correttamente.

Si stima che grazie all’entrata in vigore anche in Italia della Direttiva Europea che aumenta le tipologie di apparecchiature considerate RAEE ‘ rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche’ diventeranno circa 2 milioni all’anno le tonnellate immesse al consumo (1,2 milioni di tonnellate in più).

Le migliaia di aziende che in Italia si occupano dello smaltimento di questo genere di rifiuti avranno dei benefici da questi nuovi materiali che potranno così entrare nel circuito dell’economia circolare genrando lavoro e risparmio di materie prime.

Il Consorzio REMEDIA, il primo consorzio per la gestione eco-sostenibile di Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, pile e accumulatori a fine vita nato nel 2005, stima che questo incremento porterà:

  • 13/15 mila posti di lavoro in più
  • 98/112 milioni di euro di valore economico associato alle emissioni risparmiate
  • 1.250 milioni di euro di risparmio nell’acquisto di materie prime
  • netto calo delle emissioni di CO2 pari a 2,2/2,5 milioni di tonnellate all’anno, se si rispetteranno gli obiettivi di raccolta.

Inoltre sul fronte dei produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche coinvolti, si stima un significativo aumento pari a 6-7 mila aziende, da agosto 2018 in avanti.

L’abbandono incontrollato dei rifiuti elettronici è uno degli ecoreati monitorati recentemente dal rapporto sulle Ecomafie di Legambiente

Oltre alle lampadine, agli elettrodomestici grandi e piccoli, ai cellulari ora tra le apparecchiature da smaltire correttamente figurano:

  • carte di credito con chip
  • biciclette elettriche o con pedalata assistita
  • stufe a pellet
  • prese elettriche multiple e tutte le tipologie di prolunghe
  • montascale
  • apparecchiature di automazione per cancelli, tende e chiusure elettriche
  • citofoni e videocitofoni

Qui un elenco più esaustivo delle nuove apparecchiature RAEE

La Direttiva Europea che regolamenta il settore dei RAEE (2012/19/EU e le sue successive estensioni normative) impone il raggiungimento di un target di raccolta del 45% dell’immesso al consumo nel triennio 2016-2018, che salirà al 65% a partire dal 2019.

Oggi, in Italia, è avviato al riciclo meno del 40% dell’immesso al consumo quindi resta molta strada da fare.

I produttori si stanno organizzando con i Consorzi per la raccolta anche di questi nuovi oggetti ma dovrà essere un impegno di tutti noi smetterla di buttare nel sacco nero vecchie prese elettriche o frullatori rotti e riportarli invece nei (grandi) negozi di elettrodomestici che dovranno raccoglierli, anche senza l’obbligo di acquistarne uno nuovo.

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