Non profit

Sull’associazionismo sportivo il Governo si salva in corner

Approvato ieri in consiglio dei Ministri un decreto correttivo alla Riforma dello Sport che fa chiarezza sulla situazione di associazioni e società sportive dilettantistiche. Inquadrati ruolo del lavoratore sportivo e del volontario. Esulta il Forum del Terzo settore: "Un sospiro di sollievo"

di Giampaolo Cerri

Con il decreto correttivo alla Riforma dello Sport, approvato ieri in Consiglio dei ministri, si fa finalmente chiarezza sulla situazione di associazioni e società sportive dilettantistiche, che possono ora tirare un sospiro di sollievo. I segnali di allarme lanciati negli ultimi mesi sono stati ascoltati e siamo soddisfatti che le nuove norme vadano nella direzione da noi auspicata”. Lo afferma Bruno Molea, coordinatore della Consulta Sport e Benessere del Forum Terzo Settore.

“Particolarmente importante – prosegue Meola – è l’aver previsto un Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche, gestito dal Dipartimento per lo Sport, che permetterà di assolvere agli adempimenti previdenziali relativi ai rapporti di lavoro degli Enti sportivi. Al Registro, poi, è consentita l’iscrizione anche alle cooperative sociali e altri enti di Terzo settore: un’apertura che apprezziamo particolarmente”.

“Positivi anche l’inquadramento della figura del lavoratore sportivo e del volontario e la disciplina fiscale e previdenziale che prevede, tra le altre cose, un graduale accesso al nuovo quadro normativo, in un periodo di 5 anni, ammortizzando così i costi per le società sportive”.

“Quello di ieri è l’atto conclusivo di una riforma iniziata ormai diversi anni fa, ma non la conclusione di un percorso che vogliamo continuare a portare avanti, al fine di promuovere e valorizzare sempre di più lo sport dilettantistico e tutelare i diritti di chi lo anima” conclude Molea.

Nella foto, attività sportive per i bambini della Fondazione Èbbene.

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