Politica

Sarà la stagione delle alleanze di scopo?

Campagna elettorale e esito delle urne per il Forum Disuguaglianze e Diversità dimostrano «lo scollamento impressionante fra la vivacità del paese e la sua traduzione politico-organizzativa. Domani e dopodomani quindi il metodo sarà quello delle «alleanze di scopo, per realizzare specifici obiettivi, per tradurre le mille voci che vengono dalle esperienze del paese in una voce corale». Le alleanze con gli eletti si radicheranno qui: «Un campo largo che può fare, questo sì, la differenza»

di Sara De Carli

Si astiene il 36,2% della popolazione con diritto di voto, il 9% in più del 2018. Il centro-destra, con circa il 44% dei voti, torna vicino ai valori medi del 1994-96, trascinato da un partito espressamente di destra, che in quattro anni ha sestuplicato la sua quota: disporrà di una maggioranza solida in entrambi i rami del Parlamento e avrà un’opposizione divisa. È questa l’analisi dell’esito elettorale del Forum Disuguaglianze e Diversità. «La capacità e il coraggio di visione, le pratiche, il metodo, le proposte di migliaia di esperienze del paese non generano una politica organizzata capace di tradurre i sentimenti della società in politiche e azioni. Singoli candidati e singole candidate hanno pazientemente cercato di rappresentare quei saperi e quelle aspirazioni, ma non basta. Anche i programmi dei partiti oppositori del centro-destra solo in piccola parte rappresentavano la ricchezza di idee e le innovazioni maturate nel fermento sociale del paese. E quei partiti raramente hanno parlato delle proposte dei loro stessi programmi o si sono confrontati con le realtà sociali e del lavoro, con cittadine e cittadini e mai hanno comunicato entusiasmo e speranza, scaldato gli animi», scrivono in una nota Fabrizio Barca, Giovanni Carrosio, Vittorio Cogliati Dezza, Nunzia De Capite, Sabina De Luca, Marco De Ponte, Elena Granaglia, Francesca Moccia, Salvatore Morelli, Andrea Morniroli, Lorenzo Sacconi e Alessia Zabatino, il Coordinamento del Forum DD.

«Astensione record e esito del voto sono una sveglia per tutti. Per noi del Forum DD, la spinta a percorrere con più forza la strada segnata», dicono. Questo «divario impressionante fra la vivacità del paese e la sua traduzione politico-organizzativa» è la spinta per insistere a continuare a costruire un dialogo continuo fra i molteplici saperi che abitano la società civile e la ricerca, tramite una «strategia di alleanze per obiettivi specifici, per alzare la voce in modo corale, per sviluppare e diffondere proposte serie e radicali di cambiamento e per svolgere sempre più un’essenziale funzione di formazione». Questa più che mai sarà la stagione delle «alleanze di scopo, per realizzare specifici obiettivi – lo strumento primario con cui fin qui abbiamo ottenuto risultati», annota il ForumDD. «Alleanze generali, per tradurre le mille e mille voci che vengono dalle esperienze del paese in una voce corale, anche nelle piazze, come avverrà il prossimo 5 novembre sui fronti di lavoro, servizi sociali, diritti delle donne, lotta alle mafie, trasformazione ecologica: "Non per noi, ma per tutti e per tutte". E ancora, reti fra tutti coloro che esprimono da tempo, ora più di prima, la domanda di un “partito di giustizia sociale e ambientale” che non c’è, che sia permeabile al fermento sociale del paese, capace non solo di ascoltare i soggetti dell’impegno civico, sociale e imprenditoriale, ma di proporre loro luoghi democratici di condivisione di potere su visioni, contenuti e leadership, e, ancora, capace e coraggioso abbastanza da portare proposte radicali di cambiamento ai tavoli negoziali dell’Europa e internazionali. Alleanze di tutti noi, infine, con le energie migliori che governano le comunità locali e con quelle elette e quegli eletti in Parlamento che rispondono ai tratti che prima del voto il ForumDD ha richiamato. È un campo largo, questo sì, fertile e radicale che può fare la differenza».

Foto Omar Flores, Unsplash

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