Non profit
Terzo Settore, come re-immaginare lo scouting dei fondi
Da EY un centro di competenza che include servizi ad hoc per poter affiancare gli attori del Non profit coinvolti nell'attuazione del Piano Nazionale di Riprese e Resilienza. Agisce ed è incentrato su cinque ambiti di intervento
di Ilaria Costa, Viviana Capra e Vittoria Tucci (EY PNRR TEAM Accelerator) e Sophia Ricci (senior EY)
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), come noto, rappresenta oggi il più importante strumento di risposta alle esigenze e agli obiettivi di sviluppo del Paese. La necessità di affrontare la crisi economica, sociale, ambientale e sanitaria costruendo un futuro sostenibile per le nuove generazioni si fonda oggi sempre di più sulla consapevolezza che l’equità sociale ne rappresenta uno dei pilastri fondamentali, su cui le politiche di investimento nazionali ed europee stanno puntando per realizzare il cambiamento a partire da un nuovo modello culturale che sostenga il superamento delle disuguaglianze economiche e sociali e si fondi sull’inclusione. D’altronde, ne sono un chiaro segnale le tre priorità trasversali del Piano: giovani, donne e Mezzogiorno. In questo senso, l’offerta dei servizi pubblici non può che adeguarsi a una domanda sempre più ampia e urgente di sostegno rispetto a bisogni vecchi e nuovi, derivanti sia da situazioni di marginalità sociale preesistenti che nella crisi hanno toccato nuovi livelli di gravità, sia da nuove forme di disagio economico e sociale.
Ecco che il PNRR, tra le varie leve per lo sviluppo integrato del Paese, individua una serie di misure indirizzate proprio a colmare le disuguaglianze, attraverso le politiche settoriali relative all’occupazione, all’inclusione, all’edilizia sociale, alla povertà educativa, alla riqualificazione urbana, fissando i primi obiettivi di risultato già a partire dal 2022. I soggetti del Terzo Settore assumono un ruolo di partner strategico fondamentale nell’attuazione di questi interventi, anche laddove la partecipazione alla loro realizzazione avvenga in maniera indiretta, in quanto appunto veicolata per il tramite dell’Ente pubblico titolare del progetto. Ne costituiscono un esempio gli importanti investimenti in ambito infrastrutturale, componente molto significativa del Piano, volti alla riqualificazione di edifici pubblici (anche ad uso abitativo), strutture sportive, aree urbane, che inevitabilmente necessiteranno di un’adeguata azione di animazione e coinvolgimento della comunità locale per tradurre gli obiettivi strategici in azioni concrete di sviluppo e rigenerazione del Paese. Le opportunità di collaborazione e partecipazione del Terzo Settore fornite dal PNRR non si rintracciano solo nelle misure più direttamente interessate al tema dell’inclusione, ma possono toccare anche ambiti quali il digitale, per la riduzione dei divari sfruttando le moderne tecnologie e supportando l’alfabetizzazione digitale dei cittadini favorendo l’accesso ai servizi più innovativi, o anche l’ambito della ricerca, costituendo alleanze tra il mondo pubblico, privato, delle università e del Terzo Settore per l’innovazione.
Il coinvolgimento del Terzo Settore nell’ambito del PNRR non deve però configurarsi unicamente come mera esecuzione delle progettualità previste dagli avvisi pubblici, ma attribuendo al mondo dell’associazionismo, del volontariato e dell’impresa sociale un ruolo da protagonista nel processo di co-programmazione e co-progettazione con la pubblica amministrazione.
Il coinvolgimento del Terzo Settore nell’ambito del PNRR non deve però configurarsi unicamente come mera esecuzione delle progettualità previste dagli avvisi pubblici, ma attribuendo al mondo dell’associazionismo, del volontariato e dell’impresa sociale un ruolo da protagonista nel processo di co-programmazione e co-progettazione con la pubblica amministrazione. Il tema non è nuovo ma diviene un elemento fondante del rapporto che deve instaurarsi tra mondo del volontariato e della cooperazione e mondo delle istituzioni pubbliche. In questa ottica, la rappresentanza del Terzo Settore in seno al Tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale, istituito nell’ambito dell’attuazione del PNRR con funzioni consultive, può rappresentare il giusto canale per veicolare un modello di sviluppo inclusivo e partecipato, sostenendo e consolidando le esperienze e le competenze che il Terzo Settore ha maturato in tanti campi della vita sociale ed economica.
Data la complessità delle procedure di governance e attuazione del PNRR, che introduce un nuovo schema di riferimento basato sul raggiungimento degli obiettivi a partire dai soggetti realizzatori delle misure, per affrontare questa sfida il Terzo Settore necessita di un adeguato modello organizzativo.
Questo costituisce una sfida anche per il mondo consulenziale, chiamato a sviluppare un modello di supporto a questo percorso di realizzazione degli interventi ispirato da un approccio olistico, multidisciplinare e basato sulle competenze maturate.
A tal fine EY ha dato il via a un centro di competenza che include servizi ad hoc per poter affiancare gli attori coinvolti nell'attuazione del Piano, anche nell'ambito del Terzo Settore, che agisce ed è incentrato su 5 ambiti di intervento:
1. Strategia: linea di supporto dedicata alla formazione sul PNRR, all’analisi delle opportunità target, alla valutazione degli indirizzi di programmazione e all’individuazione dei fabbisogni territoriali, alla definizione di idee progettuali in linea con gli indirizzi e fabbisogni territoriali e all’individuazione di eventuali partnership;
2. Scouting: azione su cui gli enti del Terzo Settore hanno già rilevanti competenze, ma che può essere affiancata con strumenti di monitoraggio rafforzato delle opportunità di finanziamento e relative scadenze, con analisi puntuali del perimetro e delle modalità di accesso alle opportunità di finanziamento di interesse individuate e con la definizione di modelli predittivi per nuove opportunità di finanziamento;
3. Application: ambito di intervento che si propone di affiancare il Terzo Settore nella preparazione delle proposte tecniche, nel supporto nella presentazione finale delle proposte progettuali e nella preparazione del fascicolo di progetto e sottomissione delle proposte;
4. Gestione fondi: una linea di supporto dedicata alla gestione di tutti gli adempimenti legati all’attuazione del PNRR; dalla pianificazione delle attività di progetto alla gestione amministrativa, procedurale e finanziaria, dal monitoraggio fisico, economico e procedurale dei progetti, con focus sul conseguimento di M&T al supporto nelle attività di controllo e rendicontazione delle spese sostenute, delle procedure attivate e di M&T conseguite, passando anche per il supporto nella gestione delle interlocuzioni con le amministrazioni titolari degli interventi PNRR nonché il supporto nelle azioni di comunicazione e diffusione dei risultati previste dal progetto;
5. Chiusura: ultima azione destinata alla gestione delle fasi di chiusura del progetto e all’archiviazione finale del fascicolo documentale, funzionale ad eventuali controlli post-chiusura da parte degli organi di controllo europei e nazionali.
Il rafforzamento della struttura interna e lo sviluppo di nuove competenze relativamente agli ambiti sopracitati, risultano quanto mai rilevanti ai fini dell’efficacia nella gestione l’intero processo gestionale di progettazione, attuazione, monitoraggio e rendicontazione delle risorse PNRR (e non solo), e una garanzia nel conseguimento dei risultati attesi.
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