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Progetto Arca in viaggio verso il confine ucraino
Sono partiti oggi da Milano cinque mezzi, tra i quali un camper e una cucina mobile, pieni di aiuti umanitari, direzione il confine tra Romania e Ucraina. Una missione organizzata, rivela Alberto Sinigallia «in pochissimo tempo grazie agli amici di Remar che hanno attivato rapporti con le istituzioni locali per poter allestire lo spazio dedicato alla distribuzione di aiuti»
di Redazione
«Siamo partiti stamattina con 5 furgoni, compreso il nostro camper e la nostra Cucina mobile, carichi di materiale umanitario – tende e sacchi a pelo, abiti, prodotti per l'igiene in particolare per i bambini, alimenti vari – che distribuiremo quando giungeremo al campo allestito nella cittadina di Siret, in Romania, a 1 chilometro dal confine ucraino». A raccontare è Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca che oggi da Milano è partito alla volta della Romania portando materiale per poter aiutare i profughi ucraini che attraverseranno il confine con la Romania.
«Saremo il primo aiuto che accoglierà i cittadini ucraini che passeranno il confine», annuncia infatti Sinigallia. «Abbiamo organizzato in pochissimo tempo questa missione anche grazie agli amici di Remar (con cui abbiamo già collaborato nel recente passato come a Lesbo), che hanno attivato rapporti con le istituzioni locali per poter allestire lo spazio dedicato alla distribuzione di aiuti. Altri nostri operatori e volontari sono pronti per partire in caso di emergenza e nel frattempo organizziamo a Milano l'accoglienza dei profughi che arriveranno».
L'arrivo alla città rumena di confine è previsto per martedì 1 marzo. E sarà in quel momento che verificata la situazione si potrà capire se servirà l'arrivo di ulteriori operatori di Arca e di materiale.
Nelle immagini i mezzi di Progetto Arca al momento della partenza da Milano
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