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Lombardia, tutti i dati su infanzia e adolescenza

Il nostro Paese non offre le medesime opportunità a tutti i bambini. E anche dove alcuni indicatori sembrano andare meglio - in Lombardia l'80% dei Comuni è coperto da servizi per la prima infanzia e i bambini che fanno sport sono il 70% - ci sono dati che dicono quanto lavoro ci sia ancora da fare: per la Lombardia, ad esempio, il sovraffollamento abitativo, il verde urbano e la qualità dell'aria. Un webinar con il Gruppo CRC e l'assessore Locatelli

di Sara De Carli

In Lombardia 16,6 minori su 100 vivono in povertà relativa: un po’ meglio della media nazionale (3,8 punti in meno), ma il dato è superiore rispetto a Piemonte (16,1%), Veneto (13,1%) ed Emilia- Romagna (15,9%) e soprattutto è in aumento di 2,6 punti rispetto al precedente Rapporto del 2018. E se bambini e ragazzi lombardi si collocano sopra la media nazionale anche per quanro riguarda la lettura (58,6%, quota superiore di 6,7 punti rispetto alla media nazionale) o la pratica dello sport (70,2%, superiore di 10,4 punti rispetto alla media nazionale e in aumento rispetto al precedente Rapporto), ecco che i minorenni che vivono in situazioni di sovraffollamento abitativo sono il 45,7% ben 4 punti sopra la media nazionale.

In Lombardia i fondi del PON scuola pro-capite per popolazione 0-17 ammontano a 68,25 euro, nettamente inferiore rispetto alla media nazionale di 170,16 euro. In Lombardia l’80,5% dei Comuni è coperto da servizi socioeducativi per la prima infanzia, un dato superiore di 20,4 punti rispetto alla media nazionale. La percentuale di alunni della scuola primaria che usufruiscono del servizio mensa è dell’80,4%, anche qui superiore di 24,1 punti rispetto alla media nazionale. La percentuale di classi senza tempo pieno è del 48,19%, inferiore quindi rispetto alla media nazionale del 70,47%. La percentuale di persone di 18-24 anni che hanno conseguito la sola licenza media e non sono inseriti in un programma di formazione (Early School Leaver) è del 11,9% (media italiana 13,1%).

Passando all’ambiente, e specificatamente alla qualità dell’aria urbana, i livelli di esposizioni della popolazione urbana all’inquinamento atmosferico da particolato PM 2,5 superiore a 10 mcg/m3 è del 97%, superiore di 15,1 rispetto al dato nazionale pari a 81,9%. Infine, la disponibilità di verde urbano è di 27,4, inferiore del 6,4 rispetto alla media nazionale del 33,8.

I dati regione per regione raccontano un Paese che non offre le medesime opportunità a tutte le persone di minore età. Verrà presentato domani a Milano il focus lombardo del Rapporto CRC “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia – I dati regione per regione”. È una vera e propria “lotteria geografica” quella che condiziona il destino e l’attuazione dei diritti dei quasi dieci milioni (9.287.462) di persone di minore età che vivono in Italia: sempre più evidenti le forti diseguaglianze sociali, economiche e culturali che caratterizzano i vari territori. Il Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Gruppo CRC), composto da 100 soggetti del Terzo Settore che da tempo si occupano attivamente della promozione e tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ed è coordinato da Save the Children Italia, ha pubblicato in occasione del 20 novembre la seconda edizione del Rapporto “I dati regione per regione 2021”, per favorire il dialogo tra i territori, fornendo utili materiali di confronto, anche attraverso l’organizzazione di incontri regionali.

I dati regionali della Lombardia verranno presentati a analizzati nel pomeriggio di martedì 22 febbraio in un webinar che vedrà la partecipazione dell'assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità di Regione Lombardia, Alessandra Locatelli; di Riccardo Bettiga, Garante regionale infanzia e adolescenza, di Guido Agostoni, Presidente Dipartimento Welfare Immigrazione, Sanità, Disabilità, Politiche
Abitative, Pari Opportunità, di ANCI LOMBARDIA e delle presidenti dei Tribunali per i minorenni di Milano e di Brescia, rispettivamente Maria Carla Gatto e Cristina Maggia. L'appuntamento sarà trasmesso in streaming a questo link, sulla piattaforma Zoom, dalle 16 alle 18,30.


Per Arianna Saiulini, di Save the Children, coordinatrice del Gruppo CRC, «in Italia permangono ancora numerose e profonde diseguaglianze regionali nell’accesso e nella qualità dei servizi di salute, dei servizi educativi, e nell’incidenza della povertà, che di fatto significa che le persone di minore età hanno differenti opportunità e diritti a seconda di dove nascano e crescono. Si tratta di forte discriminazione su base regionale, che ha un forte impatto sulla vita dei bambini, e che rende indispensabile avviare una programmazione strategica in grado di investire con efficacia sull’infanzia e adolescenza».

In particolare, aggiunge Liviana Marelli, del CNCA, «occorre investire maggiormente sulla cura degli ambienti di vita a partire dalla qualità dell’aria che in Lombardia evidenzia dati peggiori rispetto alla media nazionale, così come vanno incrementare le aree verdi che evidenziano una significativa percentuale inferiore rispetto alla media nazionale. Occorre altresì avere cura dei processi di transizione alla vita adulta con particolare attenzione all’ individuazione di politiche attive di contrasto alla condizione di NEET che in Lombardia evidenzia un dato pari l7,4% e superiore alla media europea (14,2%)».

Foto Unsplash

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