Politica

Alunni con disabilità in presenza durante la Dad? Sì, ma da soli

Ministero dell'Istruzione e Ministero della Salute hanno inviato ieri alle scuole una nota che dice che gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali anche quando la classe è in Dad è garantita l’attività didattica in presenza, assicurando comunque il collegamento telematico con gli alunni della classe

di Sara De Carli

Ministero dell’Istruzione e Ministero della Salute hanno diramato nella serata di ieri una nota congiunta (la 71 del 21 gennaio 2022) per indicare le misure per alunni con disabilità e bisogni educativi speciali nelle classi in dad/ddi, garantendo loro l’attività didattica in presenza. Si tratta di una conquista ottenuta sulla carta già l’anno scorso, quando venne riconosciuto il diritto alla didattica in presenza anche in zona rossa e anche con le superiori in DAD e non da soli bensì con un piccolo gruppo di compagni in modo da avere un contesto inclusivo e di socializzazione. Furono necessarie note su note per chiarire la cosa (dall’art 43 del DPCM del 2 marzo 2021 alla nota 662 del 12 marzo 2021) e le indicazioni furono disattese da molte scuole, ma c’erano. Di alunni con disabilità e bisogni speciali non si è fatto più cenno esplicito nelle tante indicazioni arrivate in questo anno scolastico e in particolare in quelle susseguitesi in questo tormentato inizio gennaio, con la ripresa della scuola e l’onda Omicron.

Buon senso direbbe che, essendoci delle indicazioni che nessuno ha revocato, quelle valgono: ma le testimonianze che arrivano dal territorio dicono il contrario, tutti a casa, anche i bambini con disabilità. Ecco quindi la FAQ sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che chiede se è consentito agli alunni con disabilità delle classi in dad (quindi dove si è verificato almeno un caso positivo – ma qui le cose come sappiamo sono diverse per ciascun ordine di scuola) svolgere comunque l'attività didattica in presenza? La risposta recita così: «Agli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, che non siano positivi al COVID-19 e che non presentino una temperatura corporea superiore a 37,5 gradi, è garantito, con modalità di massima sicurezza ed in assenza di sintomatologia specifica, in ogni caso, lo svolgimento dell’attività didattica in presenza per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica, assicurando comunque il collegamento telematico con gli alunni della classe che si avvalgono della didattica digitale integrata».

Le cose quindi si mettono in maniera un po’ diversa dall’anno scorso: gli alunni con disabilità – pare dalla FAQ – possono frequentare sì in presenza, ma da soli, visto la relazione con gli alunni della classe che si avvalgono della didattica digitale integrata avviene con il collegamento telematico. Vero è che la dad di cui stiamo parlando quest'anno non è "preventiva" e legata agli indici del territorio ma al fatto che in quella classe precisa si siano già verificati uno o più casoìi di positività a seconda dell'ordine di scuola di cui stiamo parlando.

La nota che spiega la FAQ conferma che «le istituzioni scolastiche sono tenute a prevedere specifiche condizioni a vantaggio degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali (BES)», che «anche laddove sia stata disposta la sospensione delle attività didattiche in presenza, va garantito, ogni qualvolta possibile, agli alunni con disabilità o con BES lo svolgimento dell’attività didattica in presenza» e che va «assicurato comunque il collegamento telematico con gli alunni della classe che si avvalgono della didattica digitale integrata». Che significa? La situazione tratteggiata sembrerebbe questa: l’alunno in classe da solo con l’insegnante di sostegno ma collegato con il resto dei compagni che sono in DAD/DDI.

La nota precisa poi che per il personale scolastico e gli alunni, laddove non vi sia una specifica esenzione al riguardo, è obbligatorio l'uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, che lo svolgimento della didattica in presenza deve avvenire in condizioni tali da assicurare un adeguato distanziamento interpersonale; che è consentita la consumazione dei pasti a scuola a condizione che possa essere mantenuta una distanza interpersonale di almeno due metri.

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