Politica
PNRR, Forum Terzo settore dalla ministra Carfagna
Delegazione guidata dalla portavoce Pallucchi incontra la ministra il Sud e la Coesione Territoriale per ribadire disponibilità a co-progettazione e co-programmazione
di Redazione
Per il PNRR il Terzo settore c’è. È quanto ribadito alla ministra per il Sud e la Coesione Territoriale, Mara Carfagna, stamane a Roma, da una rappresentanza del Forum del Terzo Settore, guidata dalla portavoce, Vanessa Pallucchi (nella foto sopra, ndr).
“Un incontro utile e positivo – ha dichiarato Pallucchi – nel quale abbiamo ribadito il ruolo cruciale e pro-attivo che il Terzo settore ha e vuole continuare a svolgere nei processi di cambiamento e di innovazione del Paese, anche a seguito delle sfide ambiziose e delle risorse economiche straordinarie messe a disposizione dal PNRR.”
Secondo il Forum è “necessario che venga consolidata ed ampliata la collaborazione fra le istituzioni pubbliche ed il Terzo settore, attraverso gli strumenti virtuosi della co-programmazione e co-progettazione, in linea con quanto indicato anche dallo stesso PNRR e in attuazione del principio costituzionale di sussidiarietà. Si tratta di un approccio fortemente innovativo attraverso il quale il Terzo settore può esprimere al meglio le proprie competenze ed esperienze”.
Pallucchi ha ricordato come il Forum sia “pienamente disponibili ad offrire il nostro contributo affinché i prossimi provvedimenti vengano elaborati con il coinvolgimento delle rappresentanze del Terzo settore in modo da leggere al meglio i bisogni e le necessita delle comunità e valorizzare le capacità di risposta offerte da associazionismo, volontariato e impresa sociale che operano nei territori. Ciò anche al fine di superare alcune delle criticità emerse nei primi bandi attuativi delle azioni del PNRR.”
“Abbiamo molto apprezzato – ha concluso la portavoce – le assicurazioni della ministra Carfagna a proseguire e rafforzare la collaborazione con il suo ministero e l’impegno a valorizzare il Terzo settore per il suo ruolo di protagonista della costruzione della coesione sociale nel territorio e soprattutto per la sua capacità di contribuire a ridurre e superare le disuguaglianze tra Nord e Sud del Paese e nelle aree interne e più marginali, dove crescono difficoltà e disagio.”
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