Politica
Forum Terzo settore: l’Avviso per i beni confiscati è da rifare
Vanessa Pallucchi portavoce del Forum: «Nel Pnrr c’è scritta nero su bianco la necessità di “valorizzare i beni confiscati alle mafie con il contributo del Terzo settore”, ma nel primo avviso pubblico per la presentazione di progetti pubblicato dall’Agenzia della Coesione Territoriale il 23 novembre scorso, il Terzo settore non è della partita. Su un tema così delicato non si possono commettere questi errori: il rischio è quello di fare un regalo alle mafie. Crediamo che sia necessario correggere l’avviso pubblico
di Redazione
Nel Pnrr c’è scritta nero su bianco la necessità di “valorizzare i beni confiscati alle mafie con il contributo del Terzo settore”, ma nel primo avviso pubblico per la presentazione di progetti di valorizzazione di beni confiscati da finanziare nell’ambito del Piano, pubblicato dall’Agenzia della Coesione Territoriale il 23 novembre scorso, il Terzo settore non è della partita. Il bando si focalizza sulla valorizzazione attraverso la creazione e la riqualificazione di spazi pubblici e strutture, ma si rivolge solo e soltanto agli enti pubblici.
“E’ una discriminazione che non comprendiamo, e che disattende l’indirizzo virtuoso definito nel Pnrr“, sottolinea Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum nazionale Terzo Settore, secondo cui “è sbagliato non prevedere la possibilità di forme di partenariato fra le istituzioni pubbliche e il Terzo settore. Peraltro le organizzazioni di Terzo settore, al pari delle amministrazioni pubbliche, sono assegnatarie dirette di beni confiscati alle mafie. In questo modo si commette un doppio errore: non si rispettano le indicazioni del PNRR e si discrimina il Terzo settore invece di sostenerlo. Troviamo inoltre inadeguato utilizzare le risorse del bando solo per la ristrutturazione degli immobili. Non c’è solo la necessità di risanare il manufatto ma anche di avviare la nuova attività che lo possa valorizzare. Diversamente si rischia di ripetere gli errori commessi in passato: sono molti i casi in cui il bene confiscato è stato ristrutturato, e poi è stato di nuovo abbandonato perché impossibile da gestire. Su un tema così delicato non si possono commettere questi errori: il rischio è quello di fare un regalo alle mafie. Crediamo che sia necessario correggere l’avviso pubblico. Il Terzo settore è disponibile a collaborare mettendo a disposizione le competenze e l’esperienza maturata sul campo. Per questa ragione facciamo parte del Tavolo di partenariato economico, sociale e territoriale presso la Presidenza del Consiglio” conclude la portavoce del Forum.
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