Politica

Antonio Gaudioso nominato Capo della Segreteria tecnica del Ministro della Salute

“Ci ho pensato perché si trattava una proposta per me inaspettata, un impegno di grande responsabilità ed una novità per chi ha avuto una storia di impegno civico come quella che, orgogliosamente, mi accompagna. Ho dato la mia disponibilità ad accettare perché in condizioni come quelle attuali credo sia doveroso per ognuno di noi fare del proprio meglio per dare una mano alla propria comunità”

di Redazione

Così Antonio Gaudioso su Facebook ha dato oggi la notizia della sua nomina a Capo segreteria tecnica del Ministero della Salute e contestualmente delle sue dimissioni da Cittadinanzattiva

Care/i, oggi vi scrivo per condividere una novità importante.

Nelle scorse settimane il Ministro Roberto Speranza mi ha comunicato la sua intenzione di nominarmi Capo della Segreteria Tecnica del Ministro.

Ci ho pensato perché si trattava una proposta per me inaspettata, un impegno di grande responsabilità ed una novità per chi ha avuto una storia di impegno civico come quella che, orgogliosamente, mi accompagna.

Ho dato la mia disponibilità ad accettare perché in condizioni come quelle attuali credo sia doveroso per ognuno di noi fare del proprio meglio per dare una mano alla propria comunità.

Ho servito il mio paese negli ultimi 25 anni come cittadino attivo, sarò felice ed onorato di continuare a servirlo, fin quando sarà necessario, nelle istituzioni. Ringrazio il Ministro per la fiducia, proverò a ripagarla facendo al meglio il mio dovere, nel rispetto dell’art. 54 della Costituzione, con “disciplina ed onore”.

Il mio pensiero in questo momento va alle amiche ed agli amici di Cittadinanzattiva, la mia comunità, la mia gente. Grazie, di tutto. Mi lega a tutte e tutti voi un rapporto profondo ed indissolubile. Mi avete insegnato tutto quello che so, vi porto nel mio cuore. Vi voglio tanto bene.

Proprio ieri ho pensato ad una cosa accaduta poche ore prima, l’approvazione della norma che garantisce la gratuità del parcheggio nelle strisce blu per le persone con disabilità quando le strisce gialle siano non disponibili o occupate.

Ho pensato a questo episodio e mi è venuto da piangere. Credo di aver pianto per un po’ di minuti e non sapevo neanche perché piangessi…poi ho pensato a come è nata l’idea di questa legge, alla volta in cui il mio amico Francesco Schlitzer venne a parlarmene in ufficio a Cittadinanzattiva, alle verifiche che facemmo, alle telefonate ad Alberto Fontana e a Marco Rasconi chiedendogli che ne pensassero, se gli sembrava una cazzata, se volevamo fare insieme questa battaglia.

Mi dissero di sì ed incominciammo…e da lì conferenze stampa, eventi, presentazioni ai parlamentari, proposte di legge, le persone che ci dicevano “bello ma…”, “non si può fare”, le tante volte in cui la proposta è stata bocciata in parlamento, le arrabbiature, la frustrazione, le centinaia di messaggi audio whatsapp che ci scambiavamo con amiche ed amici per non abbatterci, le lettere, i comunicati, gli appelli, le notti insonni, gli attacchi di gastrite e poi i sorrisi, la speranza, la vittoria, la consapevolezza che “si può fare”, che il nostro paese, la nostra comunità, merita di più. Meritiamo un paese migliore ma non basta dirlo, bisogna che ognuno ci investa “del suo” per costruirlo.

Piangevo perché questo episodio forse mi ricordava le tante battaglie simili che mi è capitato di combattere in tanti anni di militanza civica, ai volti, alle speranze, al dolore, alla gioia, alla determinazione, al sorriso, alla gentilezza, alla serietà, alla dignità che ho trovato negli sguardi delle donne e degli uomini che ho avuto la fortuna di incontrare sulla mia strada.

Ho pensato che se quelle lacrime erano legate a quei pensieri tutto sommato erano lacrime “ben spese” perché mi ricordavano cose belle.

E si, sono stati ben spesi 25 anni e mezzo di militanza in Cittadinanzattiva. Gli anni più belli della mia vita.

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