Non profit

Green pass per i volontari: «Misura che rafforza l’impegno delle associazioni»

Per i volontari come per i lavoratori del pubblico e del privato dal 15 ottobre dovrebbe scattare l'obbligo di possesso della certificazione verde. Chiara Tommasini, presidente di CSVnet: «È la prima volta che su questo tema il governo si esprime in modo chiaro sui volontari. I Centri di Servizio per il Volontariato sono a disposizione per dare supporto»

di Sara De Carli

Con il decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, insieme ai lavoratori pubblici e privati, l’obbligo di Green Pass arriva anche per i volontari. Stando alle bozze (il decreto non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale), dal 15 ottobre 2021 e fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, al fine di prevenire la diffusione dell'infezione da SARS-CoV-2, dovranno essere in possesso di certificazione verde «tutti i soggetti che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa o di formazione o di volontariato, anche sulla base di contratti esterni» sia presso le amministrazioni pubbliche (articolo1, comma 2) sia in ambito lavorativo privato (articolo 3, comma 2).

«Attendiamo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto per avere le idee chiare sui tempi di entrata in vigore e tutte le informazioni utili», commenta Chiara Tommasini, presidente di CSVnet. La valutazione della scelta è positiva: «Il provvedimento può rafforzare l'impegno delle associazioni per operare nell'interesse della salute dei volontari e dei beneficiari della propria azione ed è la prima volta che su questo tema il governo si esprime in modo chiaro sui volontari. Non dimentichiamoci che in Italia operano più di 5 milioni di volontari e che il nostro è un mondo variegato ed eterogeneo dove si sperimentano azioni e situazioni molto diverse fra loro».

I volontari «stanno operando dall'inizio della pandemia con grande dedizione e senso della responsabilità e le associazioni hanno dovuto sostenere un impegno significativo, anche in termini economici, per metterli in condizione di agire nella massima sicurezza, per sé stessi e gli altri», prosegue Tommasini e «l'impegno è stato notevole sia sul piano della formazione sia su quello del reperimento dei dispositivi di protezione individuale e non è stata riconosciuta alcuna priorità ai volontari stessi nell'avvio delle campagne vaccinali. Ci auguriamo quindi che nel provvedimento definitivo siano chiariti in modo efficace i contorni dell'introduzione di tale obbligo. I Centri di Servizio per il Volontariato sono a disposizione per eventuali approfondimenti e per dare supporto alle associazioni e ai volontari sul tema».

Aggiornamento: il decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 settembre ed è in vigore dal 22 settembre. Qui il testo completo.

Foto Daiano Cristini/Sintesi

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