Cultura

La scoperta che “tutto è collegato” è il megatrend di Vetrina Bio Bank 2021

Giunta alla sua terza edizione la pubblicazione annuale che presenta le eccellenza del biologico dall’alimentazione alla cosmesi si conferma un punto di vista puntuale per scrutare l’orizzonte del mondo bio con la consapevolezza che ogni scelta è importante per il futuro del pianeta. Venti i trend individuati, alcuni dei quali risentono del periodo pandemico come l’ulteriore spinta a non sprecare e la ricerca di prodotti che rafforzano le difese immunitarie

di Antonietta Nembri

Quali sono i trend del mondo bio? A svelarli ancora una volta è Vetrina Bio Bank, la pubblicazione edita da Bio Bank, la banca dati del biologico italiano dal 1993 che in questa rassegna annuale evidenzia tendenze e prodotti biologici dagli alimenti alla cosmesi.
Al suo terzo giro di boa di “Vetrina Bio Bank”, come scrivono i curatori, Rosa Maria Bertino, Achille Mingozzi ed Emanuele Mingozzi la pubblicazione si conferma «un imperdibile punto di vista per scrutare l’orizzonte nel mare del bio». Se nel 2020 il mega trend individuato era stato quello di “Tornare all’essenziale” , ora dopo quasi un anno e mezzo di pandemia il megatrend 2021 è la scoperta che tutto è interconnesso, collegato. I curatori sottolineano come le parole più illuminanti per spiegare il nostro tempo sono quelle di una bambina di cinque anni che, dopo un percorso scolastico di educazione ambientale ha raccontato quello che aveva scoperto con una frase: «Ho capito che il mondo è tutto attaccato».

“Solo ora che tocchiamo con mano gli effetti fulminei e devastanti della nostra incuria per il pianeta, capiamo ciò che abbiamo voluto ignorare così a lungo. La crisi climatica e la distruzione degli ecosistemi ci riguarda. Perché aumentano disastri ambientali, estati roventi, desertificazione, malattie e pandemie” continuano i curatori.

Se tutto è collegato, allora ogni nostra scelta ha un valore. Aumentano così i prodotti che incrociano più valori: salutistici, ambientali e sociali. Nell’intero 2020, sotto la spinta dell’emergenza sanitaria, le vendite di prodotti bio sono cresciute del 7% rispetto al 2019. E non si torna indietro. Secondo dati Nielsen, nel primo trimestre 2021 si registra un’ulteriore crescita dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2020

La spinta al cambiamento e la reazione all’emergenza sanitaria sono evidenti anche nei trend che segnalano la crescente attenzione agli sprechi, la preferenza per i prodotti senza plastica, locali e biologici, vegetali e fementati. Crescono gli alimenti che rafforzano il sistema immunitario. Spazzata via la routine, si diffonde una nuova ritualità che premia alimenti di nicchia. Nella cosmesi, dopo gli igienizzanti ora crescono dermopurificanti, multavitaminici e sieri.

Venti le tendenze censite di queste 5 sono trasversali al settore alimentare e a quello cosmetico: rispetto agli anni precedenti si conferma il trend #Veg (non solo vegetariani e vegani, ma anche per chi adotta una dieta flessibil) un’ulteriore conferma è #AntiSpreco. Qui sottolineano i curatori si vede “l’effetto pandemia” che ha portato a una riduzione degli sprechi alimentari. Secondo il rapporto Waste Watcher 2021 nell’ultimo anno nelle case degli italiani lo spreco è sceso da 6,6 euro settimanali a 4,9. “Una sensibilità che orienta l’offerta: sugli scaffali arrivano ortaggi biologici imperfetti ma assolutamente buoni, crescono i formati monoporzione per evitare gli avanzi, si riducono le confezioni nei cosmetici per terminarli prima della scadenza che decorre dalla data di apertura”.
Gli altri tre trend trasversali sono il #Locale grazie all’emergere con forza della richiesta di prodotti biologici, locali e di stagione; la richiesta di prodotti #Fermentati (alimenti e cosmetici vivi e attivi), si amplia la richiesta di prodotti #Plastic-free: bando alla plastica intorno al cibo e alle microplastiche nella cosmesi.

Cinque i trend evidenziati nella cosmesi di cui solo due che si confermano dallo scorso anno: #Solidi (niente plastica fuori, niente acqua dentro, concentrati, antispreco, pratici) e #Mutivitaminici (una sferzata di energia e luminosità per una pelle tonica ed elastica). Gli altri trend sono #Dermopurificanti (depurare il viso, combattere l’acne da mascherina- maskne); #Sieri (idratanti, antiage, illuminanti, esfolianti, a effetto tensore e altri ancora); e infine #DetersiviInPolvere (concentrati ed efficaci, più facili da dosare, minor impatto nei trasporti).

Per quanto riguarda il food i 10 trend sono: #DifeseImmunitarie (corsa ai cibi ricchi di minerali e vitamine per rafforzare le difese) #Ritualità (spazzata via la routine, si fanno strada nuove ritualità tra cibo e relax), #Biodiversità (un capitale naturale che si protegge anche con la scelta del cibo); #Basico (viva il cibo essenziale, con pochi, semplici e riconoscibili ingredienti); #GraniAntichi (meno glutine, miglior profilo nutrizionale, biodiversità); #Superfood (frutta, semi, bacche, spezie e alghe per un pieno di benessere); #RiccoDi (largo a proteine vegetali, fibre, vitamine, minerali and company); #Senza (sempre lunga la lista dei cibi senza zucchero, glutine, lattosio, soia, uova…); #Biodinamico (un salto di qualità oltre il biologico, verso l’eccellenza) e infine #Etico (giusto guadagno, lavoro dignitoso, inclusione, contrasto alle mafie, riscatto).

Novità dell’edizione 2021 di Vetrina Biobank le testimonianze dei protagonisti del bio”tra miele, quinoa e aromatiche”. Al centro della pubblicazione la vetrina, un lungo scaffale con più di 120 prodotti alimentari e quasi 40 di cosmesi e detergenza.

Le due edizioni digitali in italiano e in inglese sono online su Issuu i contenuti sono disponibili anche nelle varie sezioni del portale biobank.it, sempre in italiano e in inglese. Tutto accessibile e gratuitamente consultabile, in sintonia con l’editoria di servizio che caratterizza Bio Bank.

In apertura photo by Jasmin Sessler on Unsplash

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.