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Scatta il Green Pass europeo: come funziona e come ottenerlo (non serve sotto i sei anni)
E’ disponibile da ieri il “green pass europeo”. In linea di principio, il certificato permetterà ai viaggiatori comunitari di recarsi in altri Stati membri senza essere sottoposti a quarantena al loro arrivo. In pratica, ogni Stato Membri potrà comunque imporre delle misure che riterrà «necessarie e proporzionate per tutelare la salute pubblica». I bambini di età inferiore ai sei anni sono esentati dall'effettuazione del tampone e anche dalla relativa Certificazione.
E’ entrato in vigore ieri il nuovo regolamento Ue sul “green pass”, il certificato Covid digitale. L’obiettivo dell’Europa è ambizioso: facilitare i viaggi transfrontalieri all’interno dell’Unione, più Svizzera, Islanda, Norvegia e Lichtenstein, per tutti coloro che siano stati pienamente vaccinati contro il Covid-19 da 14 giorni, o abbiano fatto un test nelle 48 ore con risultato negativo. O che siano guariti dopo aver contratto la malattia: la validità del certificato di guarigione è pari a 180 giorni dalla data del primo tampone positivo.
Il pass non vale se c’è emergenza
In linea di principio, «gli Stati membri dovranno astenersi dall'imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari di un certificato COVID digitale dell'UE».
In pratica però, ogni Stato Membri potrà comunque imporre, in casi eccezionali, delle misure che riterrà «necessarie e proporzionate per tutelare la salute pubblica». In particolare, la quarantena potrà essere imposta da uno Stato membro, attivando un “freno d’emergenza” previsto dal regolamento, nel caso in cui vi sia un peggioramento della situazione epidemiologica (ad esempio a causa della diffusione di varianti del virus) nel paese di provenienza del viaggiatore.
Come ottenerlo?
Per ottenere la Certificazione verde COVID-19 (EU digital COVID certificate) occorre seguire le indicazioni sul sito www.dgc.gov.it/web. Per ogni dubbio, sono disponibili le risposte alle domande più frequenti cliccando qui
Il Governo Italiano specifica che «fino al 12 Agosto è possibile viaggiare in Europa anche senza Certificazione verde Covid-19 esibendo le certificazioni di completamento del ciclo vaccinale, di guarigione o di avvenuto test rilasciate dalle strutture sanitarie, dai medici e dalle farmacie autorizzate. Per tali certificazioni valgono gli stessi criteri di validità e durata della Certificazione verde.
Per i bambini come funziona?
Sul sito della Commissione Europea si legge che ai fini dell'ingresso nel territorio nazionale, i bambini di età inferiore ai sei anni sono esentati dall'effettuazione del test molecolare o antigenico.
I bambini più grandi possono ottenere un certificato verde, (ed essere quindi sottoposti a tampone). Ma per evitare di separare i nuclei familiari alla frontiera, i minorenni che viaggiano con almeno un genitore o un accompagnatore in possesso della certificazione verde, ad esempio perché vaccinati, sono esentati anche loro dalla quarantena.
I Paesi Europei sono pronti?
In sei paesi europei (su Ventisette) il sistema è in via di completamento e l’emissione dei certificati non copre ancora interamente tutti i casi e tutte le categorie di persone previste dal regolamento. Questi paesi, secondo quanto ha precisato un portavoce della Commissione, sono Slovacchia, Danimarca, Spagna, Finlandia, Malta e Svezia. Il regolamento prevede un periodo di transizione di sei settimane per il rilascio dei certificati negli Stati membri che hanno bisogno di più tempo.
Le organizzazioni internazionali che rappresentano le compagnie aeree e gli aeroporti denunciano che tra i 27 Paesi membri dell’Unione europea ci sono almeno dieci modalità di verifica di uno stesso certificato Covid digitale dell’Ue. Airlines for Europe, Airports Council International, European regions airline association e International air transport association hanno scritto ai capi di Stato e di governo del Vecchio Continente una lettera di quattro pagine in cui lamentano la mancanza di coordinamento e i diversi approcci.
Chi non è vaccinato potrà recarsi in un altro paese dell'UE?
Sì. Il certificato COVID digitale dell'UE è inteso ad agevolare la libera circolazione all'interno dell'UE. Non costituirà un prerequisito per la libera circolazione, che costituisce un diritto fondamentale nell'UE.
L’alert dell’OMS
Ieri l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato l’allarme: in Europa ancora non si vaccina abbastanza e il contagio sta riprendendo quota. Proprio a causa del ceppo indiano e della sua capacità di diffondersi in modo molto più rapido della variante inglese. «Vediamo molti Paesi fare bene — ha dichiarato Hans Kluge, direttore dell’organizzazione — ma la copertura vaccinale media del 24 per cento con la metà degli anziani e il 40 per cento del personale sanitario ancora non protetti, sono valori inaccettabili. Numeri lontani dalla copertura raccomandata dell’80 per cento della popolazione. E che non ci consentono affatto di considerare la pandemia finita. I contagi riprendono, le restrizioni si allentano, rischiamo una nuova ondata». Il monito non riguarda direttamente il nostro Paese, dove la copertura interessa il 34 per cento della popolazione, cioè 10 punti percentuali sopra la media europea.
Foto in apertura, Christian Lue by Unsplash
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