Volontariato
CSVnet verso il rinnovo degli organi
Dall’assemblea in programma il 26 giugno a Roma uscirà il consiglio direttivo che governerà l’associazione nei prossimi anni. Il bilancio dell’era Tabò che chiude il suo terzo mandato: «transizione compiuta, Csv pronti a supportare ancora il volontariato nella ripartenza»
di Redazione
Si chiudono dieci anni di una presidenza che ha attraversato diverse fasi della vita politica e sociale del nostro Paese, ridisegnando e rinnovando il ruolo dell’associazione nazionale dei Centri di servizio per il volontariato (Csv) e rafforzando la collaborazione fra i Csv in un’ottica di sistema.
Quella in programma a Roma sabato 26 giugno all’hotel Eurostars Roma Aeterna sarà l’ultima di una lunga serie di assemblee per Stefano Tabò che si accinge a concludere il suo terzo mandato consecutivo da presidente di CSVnet. Un percorso segnato negli ultimi tre anni dall’approvazione dei decreti correttivi per la messa a punto del nuovo Codice (2018) che ha introdotto anche la nomina di CSVnet all’interno del Consiglio nazionale (recentemente rinnovato). Il successore di Stefano Tabò alla guida di CSVnet sarà nominato dal nuovo direttivo che gli oltre 100 delegati dei 50 centri di servizio per il volontariato soci eleggeranno. Al termine dell’assemblea, che eleggerà anche l’Organo di Controllo e il Collegio dei Garanti, il neo direttivo avrà il compito di nominare appunto il presidente, i vicepresidenti e gli altri membri del comitato esecutivo.
«Tre anni fa ho accettato il terzo incarico con l’intento di continuare ad accompagnare il sistema dei Csv nella transizione», afferma il presidente uscente. «I Csv hanno influenzato in maniera decisiva il percorso di attuazione della riforma del Terzo settore. Una delle novità più rilevanti è stata quella di concepirli come sistema, unendo la dimensione del radicamento territoriale con quella dell’integrazione nazionale. I centri di servizio per il volontariato sono stati investiti da un articolato processo di aggiornamento dell’organizzazione territoriale, il quale trova esito finale nel loro nuovo accreditamento che si è già completato per la grande maggioranza».
Tabò aggiunge: «A coronare questo percorso, l’approvazione a marzo di quest’anno del nuovo statuto e regolamento statutario che ridisegnano CSVnet, portando a compimento il nuovo progetto di governance. La riforma ha dato ragione a molte delle scelte che CSVnet aveva adottato negli anni precedenti ed è aumentato sempre di più il supporto fornito ai Csv anche per sostenerli nel difficile contesto di emergenza sanitaria vissuto nell’ultimo anno e mezzo. I Csv hanno saputo rispondere con flessibilità ai nuovi bisogni del volontariato, consolidando l’apertura a tutto il terzo settore e affermandosi sempre di più come motore imprescindibile per favorire la cittadinanza attiva. Adesso sono pronti a supportare ancora il volontariato nella ripartenza del Paese».
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