Volontariato
Presentata la candidatura del volontariato a bene immateriale Unesco
«In questo doloroso periodo di pandemia abbiamo capito ancora una volta l’importanza del volontariato. Proprio per questo riteniamo importante promuovere ancora di più i valori e la pratica del volontariato gratuito e disinteressato», ha sottolineato il presidente del Csv Padova e anima della candidatura Emanuele Alecci. Ogni Paese lavorerà a un proprio dossier che confluirà nel documento complessivo che sarà consegnato all’Unesco
di Redazione
È stata presentata oggi presso la Sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica la candidatura transnazionale del Volontariato a bene immateriale dell’Umanità UNESCO.
Il volontariato è un’energia irrinunciabile della società, come ha ricordato pubblicamente il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e senza di esso non si sarebbe potuto far fronte alle emergenze generate dalla pandemia. Sono infatti 6,3 milioni i volontari attivi in Italia di cui 4,14 operativi in organizzazioni strutturati, una forza incredibile e motore autentico della nostra società. Una rete sociale animata da un volontariato esteso indispensabile per costruire quel cambiamento nelle priorità del nostro vivere civile per non farci trovare impreparati di fronte alle nuove domande sociali e per garantire la qualità della nostra democrazia sempre più bisognosa di un’educazione al bene comune.
La candidatura è sostenuta da un comitato promotore che include, oltre a VITA e al suo fondatore Riccardo Bonacina, diverse personalità del mondo del Terzo Settore, del giornalismo e del volontariato, nonché il Vicepresidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato.
«Ringrazio sentitamente il Senato e in particolare il Questore Senatore De Poli per la sensibilità dimostrata in questa particolare occasione. Questa candidatura che parte dal nostro Paese vuole essere innanzitutto l’occasione per avviare una grande campagna di promozione del volontariato in tutta Italia. In questo doloroso periodo di pandemia abbiamo capito ancora una volta l’importanza del volontariato. Proprio per questo riteniamo importante promuovere ancora di più i valori e la pratica del volontariato gratuito e disinteressato. La candidatura sarà transazionale e da subito continueremo ad avviare collaborazioni con le grandi reti europee di volontariato al fine di avviare congiuntamente la candidatura all’Unesco. Sarà compito di ogni Paese lavorare su un dossier che risponda al formulario previsto per le candidature immateriali all’Unesco. Il materiale predisposto da ogni Paese diverrà un unico documento che sarà consegnato all’Unesco a sostegno di questa simbolica, ma quanto mai attuale candidatura. Un lavoro che avrà bisogno di almeno 12 mesi di iniziative e di impegno per il Comitato Promotore e per quanti vorranno aiutarci in questa avventura», spiega Emanuele Alecci, presidente di Padova Capitale Europea del Volontariato.
Come ricorda il Vicepresidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato in occasione della sua adesione al Comitato: «Con la presente intendo aderire al Comitato per il riconoscimento del volontariato come patrimonio immateriale dell'Unesco. Le persone che lo incarnano e le attività che esse svolgono portano in sé e fanno vivere principi fra i più essenziali per la convivenza e la collaborazione delle tante diversità che dovranno vivere insieme nel mondo che ci aspetta: il principio di solidarietà, nutrito dalla forte sensibilità per l'interesse altrui e la ricerca, su questa base, del bene comune. Ne abbiamo tutti bisogno».
Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas e membro del Comitato Promotore sottolinea: «Sosterremo l'iniziativa perché il volontariato, caratteristica peculiare della nostra storia, ottenga il riconoscimento Unesco quale bene immateriale».
«Chiedere il riconoscimento del Volontariato come bene immateriale dell’Umanità è un’idea fantastica, giusta. Ricordiamoci che i volontari sono sempre espressione di una comunità locale ed è importante riconoscere che solo l’energia gratuita del volontariato è capace di tessere i fili di una comunità. Per questo anche parlando a nome di 192 associazioni internazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa sosterremo con forza la campagna», precisa Francesco Rocca, presidente di Croce Rossa Italiana e membro del Comitato Promotore.
Spazio anche agli interventi politici. Il ministro del lavoro Andrea Orlando ha sottolineato che «credo sia importante sottolineare come questo strumento del patrimonio immateriale dell’Unesco in questi anni sia cresciuto e sia diventato un elemento per identificare i fenomeni di rilevanza culturale e sociale che a livello globale si sono via via affermati. Io credo che da questo punto di vista tra queste eccellenze ci debba essere assolutamente il volontariato». Il volontariato, aggiunge Orlando, «si riverbera sulla qualità delle nostre vite a partire da coloro che si trovano in condizioni di bisogno, che faticano a superare ostacoli. Se c’è un momento in cui questa scelta ha una ragione d'essere, questo è proprio il momento più opportuno, in cui la coscienza e la consapevolezza diffusa è più alta. Io credo che in questo senso non si possa non ringraziare chi ha promosso questa iniziativa».
«Il lancio della candidatura è stato fatto in occasione della cerimonia di chiusura di Padova Capitale europea del volontariato dal presidente Alecci e credo che sia un’iniziativa importante. Altri ci hanno già lavorato in questi anni e sono qui con noi. E credo che questo sia un’ulteriore importante sforzo che stiamo facendo per raggiungere il risultato tutti assieme. Dobbiamo unirci con la forza, la volontà, il credo che c’è, per raggiungere questo risultato», ha spiegato invece il senatore Udc Antonio De Poli. «Cito», ha proseguito, «due parole del presidente Mattarella dette proprio a Padova il 7 febbraio 2020: “Il volontariato è energia irrinunciabile della società, un patrimonio generato dalle nostre comunità che si riverbera sulle nostre vite”. Credo che questo dia dimostrazione dell’attenzione del nostro Presidente della Repubblica rispetto al mondo del volontariato. Il volontariato e l’emergenza Covid: in pochi forse non lo conoscevano ma quelli che non lo conoscevano l’hanno conosciuto quest’anno. E se c’era qualche istituzione che non si era mai avvicinata al mondo del volontariato, credo che quest’anno abbia avuto dimostrazione del grande cuore e del grande intervento strategico del volontariato».
La candidatura del volontariato quale bene immateriale UNESCO rappresenta l’atto conclusivo del percorso che ha visto Padova ricoprire il ruolo di Capitale Europea del Volontariato.
I membri del comitato promotore:
Giuliano Amato – Vicepresidente Corte Costituzionale,
Emanuele Alecci – Presidente Padova capitale europea del volontariato,
Riccardo Bonacina – Fondatore rivista Vita,
Gherardo Colombo – Presidente Garzanti Libri,
Marco Tarquinio – Direttore Avvenire,
Luciano Fontana – Direttore Corriere della Sera,
Andrea Carandini – Presidente FAI,
Salvatore Veca – Comitato Garanti del FAI,
Paolo Iabichino – Fondatore Osservatorio Civic Brands, Ipsos Italia,
Ferruccio De Bortoli – Giornalista, Presidente VIDAS,
Massimo Cacciari – Filosofo, editorialista,
Fabrizio Pregliasco – Presidente ANPAS,
Cristina De Luca – Vice Presidente Fondazione Italia Sociale,
Antonino La Spina – Presidente nazionale UNPLI,
Paola Capoleva – Presidente CSV Lazio,
Francesco Rocca – Presidente Croce Rossa Italiana,
Giuseppe Lumia – Associazione Luciano Tavazza,
Carmelo Lo Bello – Associazione Medici in Strada,
Patrizia Zantedeschi – Centro Veneto Progetti Donna,
Edoardo Caprino – Giornalista,
Stefano Arduini – Direttore rivista Vita,
Niccolò Gennaro – Direttore CSV Padova e Rovigo.
Hanno inoltre manifestato sostegno alla promozione della candidatura: Andrea Orlando, Attilio Fontana, Maurizio Lupi, Matteo Salvini, Enrico Letta, Matteo Renzi, Antonio De Poli.
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