Politica
Un capitolo dedicato all’infanzia nel PNRR: ok alla mozione Lattanzio
L'Aula della Camera ha approvato in serata la mozione frutto del lavoro dell’Intergruppo parlamentare ‘Infanzia e Adolescenza’. «Noi stiamo chiedendo di modificare l’approccio al tema infanzia, passando da un atteggiamento quasi caritatevole e marginale a un’azione organica e di lungo periodo. Non vogliamo solo progetti o bonus ma politiche per l’infanzia, politiche di sviluppo. Ora il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ci dà la straordinaria possibilità di investire un’enorme quantità di risorse sull’infanzia, certamente l'investimento più altamente produttivo»
È stata approvata oggi all’unanimità la mozione 1405 Lattanzio, Casa, Gobbato, Marrocco, Occhionero, Muroni ed altri concernente iniziative in materia di definizione del Piano nazionale per l'infanzia e l'adolescenza e ulteriori misure in campo educativo ed economico a favore dei minori, La mozione, presentata a novembre e ulteriorimente riformulata il 9 aprile, è divenuta nel frattempo una mozione di maggioranza, segnando – come dimostra l’unanimità del voto odierno – un forte passo per fare uscire i bambini dall’invisibilità in cui la politica li ha tenuti per tutta la prima fase della pandemia.
«Questa mozione vuole essere un vero progetto politico, rappresenta una visione della politica e uno sguardo verso il futuro. La pandemia, che ha così duramente colpito il nostro Paese, può rappresentare un'occasione unica e irripetibile, per correggere definitivamente queste disuguaglianze e dare le stesse opportunità a ogni bambina e a ogni bambino, a prescindere dal luogo di nascita. Per noi questa mozione rappresenta una vera svolta per costruire un Paese più giusto, che dia uguali possibilità ad ogni bambina e ad ogni bambino e che sia in grado di sanare le ferite profonde che il virus ha lasciato sui nostri ragazzi», ha detto Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera, che è intervenuta durante le dichiarazioni di voto. Molti partiti hanno sottolineato il lavoro di Paolo Siani e Paolo Lattanzio, tutti hanno evidenziato la necessità assoluta di non sprecare l’opportunità costituita dal PNRR al fine di dare ai bambini e ai ragazzi pari opportunità di partenza, per guardare al futuro con le stesse chances a prescindere da dove si nasce.
La ministra Elena Bonetti, per il Governo, ha espresso parere favorevole, condizionato alla riformulazione di alcuni impegni (molti interventi trasformano l’impegno a fare in impegno a valutare l'opportunità di…) ma non del punto numero uno, centrale, che impegna il Governo a creare un capitolo specifico nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza dedicato a tutti gli investimenti a favore dell'infanzia. In allegato in fondo all'articolo il testo definitivo della mozione approvata, già modificata secondo le riformulazione chieste dal Governo.
L’intergruppo, durante gli scorsi mesi, ha coinvolto oltre 200 realtà del Terzo Settore che si occupano di queste tematiche. Salgono a 23 impegni per il Governo in vista della riscrittura del PNRR. Il Governo quindi ora si è impegnato a realizzare all’interno del PNRR un vero e proprio Piano Infanzia straordinario, che si affianchi a quello biennale nazionale che sarà presentato a breve. Un capitolo strutturato, all’interno del PNRR, che non guardi solo alle competenze della famiglia ma comprenda tutto ciò che riguarda i bambini, con uno sguardo a 360 gradi, dalla scuola all’educazione, dai primi mille giorni allo sport alla legalità. «La pandemia ha messo in evidenza la fragilità del nostro sistema di welfare che spesso non è stato in grado di fronteggiare le aumentate necessità delle famiglie, esposte ad un crescente impoverimento economico. La pandemia può però rappresentare un’occasione unica e irripetibile per correggere definitivamente le diseguaglianze e dare le stesse opportunità a ogni bambina e a ogni bambino, a prescindere dal luogo di nascita», commentano i deputati Paolo Lattanzio e Paolo Siani, estensori della mozione. «Noi stiamo chiedendo di modificare l’approccio al tema infanzia, passando da un atteggiamento quasi caritatevole e marginale a un’azione organica e di lungo periodo. Non vogliamo solo progetti o bonus ma politiche per l’infanzia, politiche di sviluppo. Ora il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ci dà la straordinaria possibilità di investire un’enorme quantità di risorse. L’investimento sull’infanzia è certamente quello più altamente produttivo».
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