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Parola all’Africa, un numero di VITA firmato solo da africani

Pandemia, sanità e sviluppo. Come sta oggi l'Africa dopo oltre un anno di allarme Coronavirus? Per trovare la risposta siamo andati direttamente alla fonte, affidando il servizio di copertina del magazine di aprile, scaricabile on line da oggi e in distribuzione dal fine settimana, esclusivamente a firme africane o di chi in Africa, vive e lavora da anni, a partire dal disegno di copertina. Ne è uscito un ritratto lungo 50 pagine assolutamente inedito. Buona lettura

di Redazione

Per capire l’impatto che la pandemia sta avendo sulle società africane e dargli la corretta interpretazione abbiamo deciso di affidare questo numero a sole firme africane (o di chi, pur non africano, in Africa vive e lavora). Nell’enciclica Fratelli Tutti papa Francesco dedica un passaggio all' "informazione senza saggezza”. E scrive: «La vera saggezza presuppone l’incontro con la realtà. La saggezza non si fabbrica con impazienti ricerche in Internet, e non è una sommatoria di informazioni la cui veracità non è assicurata. In questo modo non si matura nell’incontro con la verità».
Noi siamo andati a cercarla, senza avere la pretesa di raccontare l’Africa, meglio di come l’Africa possa raccontare se stessa.

Nel primo capitolo "L'Africa non si cura con un vaccino", preceduto dall'editoriale firmato dal segretario generale di Avsi, Giampaolo Silvestri, il giornalista italo-senegalese Matteo Koffi Fraschini da Dakar ci guida alla scoperta delle luci e delle ombre dei sistemi sanitari dei maggiori Paesi del Continente. Proponiamo poi gli interventi del direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom, del global ceo di Amref Health Africa Githinji Gitahi, del giornalista di Africa Check Samba Dialimpa Badji e dell'ambasciatore italiano in Niger Marco Prencipe.

Nel secondo capitolo "Il senso delle Ong per l'Africa" invece potete leggere come sono nati venti progetti innovativi di cooperazione internazionale raccontati in prima persona da chi ogni giorno costruisce sviluppo e risposte alle emergenze. «Non vi racconteremo solo cosa facciamo, ma anche perché lo facciamo», premettono i cooperanti.

Nel terzo capitolo infine "Lo spirito del Continente" ci siamo chiesti quali siano i termini chiave che oggi ci consentono di entrare in sintonia con il pensiero moderno dell'Africa. Una domanda che abbiamo girato a sette interlocutori che meritano di essere letti ed ascoltati: Achille Mbembe (che ha ragionato sulla parola "innovazione"); Wole Soynka ("estetica"); Kaha Mohamed Aden ("radici"); Agbonkhianmeghe Orobator ("fede"); Mussie Zerai ("migrante"); Karounga Camara ("business"), Felwine Sarr ("sviluppo").

Infine la copertina. Come spieghiamo a pagina 36 l'illustrazione che apre il numero deve moltissimo al lavoro di un gruppo di designer dell'accademia Laba di Doula in Camerun. Per scaricare e acquistare il numero basta cliccare qui. Buona lettura

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