Politica

22 impegni per l’infanzia per il nuovo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

La Camera vota oggi la Mozione Infanzia a prima firma di Paolo Lattanzio, con più firmatari e una nuova formulazione: salgono a 22 impegni per il Governo, a fronte dei 12 della precedente versione in vista della riscrittura del PNRR. «Come ci facciamo carico periodicamente di salvare Alitalia o della realizzazione e della manutenzione delle infrastrutture fisiche o materiali, così ora che sull'infanzia tutti ci mettano la faccia», dice Lattanzio.

di Sara De Carli

Il momento è questo. Adesso che stiamo progettando non i prossimi mesi ma il futuro del Paese. Adesso che abbiamo compreso un po’ tutti (finalmente) che non c’è bisogno solo di ristori economici. Adesso che l’Europa ha presentato la sua Strategia sui diritti dell'infanzia e dell’adolescenza, riunendo tutte le iniziative esistenti sul tema sotto un quadro politico coerente e raccomandando all’Italia e tutti gli altri Stati con un livello di povertà minorile (materiale ed educativa) superiore alla media UE di utilizzare almeno il 5% delle loro risorse FSE+ per affrontare questo tema, costruendo un nuovo indicatore specifico sui bambini a rischio di povertà o di esclusione sociale e istituendo un coordinatore nazionale della Child Guarantee dotato di risorse, che possa coordinare i vari interventi e fare in modo che i finanziamenti vengano utilizzati in maniera ottimale. Adesso che stiamo per riscrivere la seconda e definitiva versione del PNRR. Adesso, perché è già tardi.

La cartina tornasole per vedere se davvero la politica ha la volontà di investire sulla Next Generation, e di non limitarsi ad usare il fondo che porta quel nome come finanziatore di ristori per quel che abbiamo perduto, lo si vedrà oggi: la Camera infatti è chiamata a votare la mozione n. 1-00405, a prima firma di Paolo Lattanzio, concernente iniziative in materia di definizione del Piano nazionale per l'infanzia e l'adolescenza e ulteriori misure in campo educativo ed economico a favore dei minori. Frutto del lavoro dell’Intergruppo Parlamentare ‘Infanzia e Adolescenza’, nato l’anno scorso sulla scia della invisibilità di bambini e adolesecnti nella primavera 2020, la mozione è stata presentata a novembre 2020: oggi è diventata una mozione di maggioranza, con una nuova formulazione e nuovi firmatari (Lattanzio, Siani, Gobbato, Marrocco, Spena, Giannone, Versace, Occhionero, Muroni, Nitti, Piccoli Nardelli, Di Giorgi, Quartapelle Procopio, Lorenzin, Serracchiani, Viscomi, Schirò, Rizzo Nervo, Fioramonti, Fusacchia, Ciampi, Vizzini, Pezzopane, Ruocco, Casa, Gribaudo, Villani».

«Con questa mozione chiediamo al governo di realizzare all’interno del PNRR un vero e proprio Piano Infanzia straordinario, che si affianchi a quello biennale nazionale che sarà presentato a brevissimo. Nel PNRR chiediamo che ci sia un capitolo strutturato, con prospettiva ampia, che non guardi solo alle competenze della famiglia ma comprenda tutto ciò che riguarda i bambini, con uno sguardo a 360 gradi, dalla scuola all’educazione, dai primi mille giorni allo sport alla legalità. Abbiamo il Family Act, abbiamo il Piano Nazionale Infanzia e Adolescenza che sta per arrivare, abbiamo il PNRR da scrivere nella sua versione definitiva… in questa congiuntura si misurerà davvero la volontà politica di investire nell’infanzia, razionalizzando i vari interventi», sottolinea l’onorevole Paolo Lattanzio.

«Sappiamo tutti che la pandemia ha fatto esplodere disuguaglianze e contraddizioni, e che il costo salatissimo lo stanno pagando soprattutto i bambini e le bambine, dal punto di vista emotivo, relazionale, educativo, culturale. È quindi indispensabile investire sull’infanzia e mettere in campo, a partire dal PNRR, politiche organiche e strutturate di supporto e valorizzazione dell’infanzia e dell’adolescenza, costituendo queste il migliore investimento per l’Italia del futuro: sappiamo ad esempio che occupandosi di infanzia con un programma di accoglienza del neonato alla nascita, in maniera organica e strutturata, significa – quando quel bambino avrà 18 anni – un ritorno di 11 euro per ogni euro investito. E prima si investe, in particolar modo tra gli 0 e i 5 anni, più l'investimento sarà fruttuoso».

Nei pareri resi sul PNRR dalle Commissioni in queste settimane, passi avanti ci sono: «per esempio l’investimento nei servizi di home visiting sociosanitario nei primi mille giorni di vita; i maggiori investimenti per il contrasto della povertà educativa: il potenziamento dei servizi per l’infanzia; i riferimenti al ruolo del Terzo Settore di cui ora invece c’è un coinvolgimento reale e importante», prosegue Lattanzio.

La nuova formulazione della Mozione Infanzia conta 22 impegni per il Governo, a fronte dei 12 della precedente versione. Fra gli impegni aggiunti, l’installazione di sistemi di ventilazione meccanica controllata nelle scuole e l’attivazione presso le Asl servizi mirati di prevenzione e controllo dell’infezione da Sars-Cov-2 nelle scuole e nei servizi educativi ma anche i dati disaggregati sul piano epidemiologico relativi alle diverse fasce di età associate ad ogni livello educativo e 0-6, 6-10, 11-14, 14-18, per supportare scientificamente le misure indirizzate all'infanzia e all'adolescenza in questa fase emergenziale; un piano nazionale asili nido finalizzato a garantire l’accesso a tutti i bambini da 0 a 3 anni, realizzando le necessarie e adeguate strutture, soprattutto nel Sud, e prevedendo un conseguente piano di assunzione di personale qualificato e l'istituzione negli istituti scolastici di ogni ordine e grado di sportelli di ascolto psicologico a sostegno dei bambini, degli studenti, dei lavoratori e delle famiglie nell’ambito del patto educativo scuola-genitori.

Fra le novità pure iniziative che incentivino, anche mediante contributi economici, la pratica sportiva di bambini e ragazzi e l’inclusione in tutte le politiche sociali ed educative rivolte a bambini e bambine, ragazzi e ragazze e loro famiglie, percorsi di prevenzione non repressiva della criminalità organizzata ed educazione alla legalità: «un tema che mi sta particolarmente a cuore perché è evidente che la attuale desertificazione delle relazioni apre strada a possibilità che riguardano anche i minori, possibilità che in fase pandemica risultano ancora più attattive»,. conclude Lattanzio.

Dopo l'esame che inizia oggi e dopo il voto finale, «in ogni caso proseguirà il pressing attivo su tutti i ministeri, non solo su chi ha delegahe evidemente inerenti all'infanzia come la ministra Bonetti il ministro Bianchi. Come ci facciamo carico periodicamente di salvare Alitalia o della realizzazione e della manutenzione delle infrastrutture fisiche o materiali, così ora che sull'infanzia tutti ci mettano la faccia», dice Lattanzio.

Foto Unsplash

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