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L’autismo è una questione di famiglia

Quanti spazi e luoghi in Sicilia sono predisposti ad accogliere e sperimentare il bisogno di autonomia delle famiglie con autismo? In che modo scuola, istruzione, cultura, formazione e socialità sono messi al centro delle agende politiche? Sette realtà in Sicilia costruiscono percorsi comuni per promuovere una cultura attenta all’autismo. Dal 10 aprile al 21 maggio promuovono, infatti, un cartellone di iniziative formative online che rispondono a queste esigenze

di Redazione

Riportare al centro le politiche pubbliche per le famiglie con autismo, costruendo comunità che si prendono cura della crescita, della socialità, delle relazioni e di tutti gli aspetti di vita quotidiana dei bambini con autismo e delle loro famiglie.

Questo il senso della campagna di sensibilizzazione che le cooperative sociali Team – Ti Educa a Migliorare, Controvento, le associazioni Autismo Oltre, Nasininsù, La Libellula, il Dipartimento di Salute Mentale di Catania e il Centro educativo Balù promuovono nella Giornata Mondiale per la consapevolezza dell’Autismo del 2 aprile.

Sette realtà in Sicilia che In Rete costruiscono percorsi comuni per promuovere una cultura attenta all’autismo, laddove sovente ci sono delle complessità nel trovare Comunità preparate ad includere – e non soltanto accogliere – le persone che vivono questa “disabilità nuova”.

Quanti spazi e luoghi in Sicilia sono predisposti ad accogliere e sperimentare il bisogno di autonomia delle famiglie con autismo? In che modo scuola, istruzione, cultura, formazione e socialità sono messi al centro delle agende politiche?

A questi interrogativi le sette realtà, che da tempo si occupano di autismo in Sicilia, lanciano un mandato specifico e diretto agli amministratori locali: farsi promotori di un percorso che mette insieme le esigenze reali delle persone con autismo, creando delle infrastrutture sociali che rendano i territori inclusivi e contrastano esclusione ed emarginazione a cui spesso le famiglie con autismo sono costrette a vivere.

Nonostante la grande apertura ai temi dell’inclusione, infatti, serve certamente fare di più. Dalla scuola, promuovendo la cultura della neuro-diversità, alla casa supportando le famiglie con modelli innovativi e specialistici, con una attenzione particolare alla questione dei caregivers e al
loro coinvolgimento nei percorsi riabilitativi dei bambini con autismo.

E se la formazione è il collante che ci accompagna a generare un cambiamento culturale ed educativo, serve costruire spazi di confronto e dialogo tra tutte le forze in campo. Dal 10 aprile al 21 maggio le sette realtà promuovono, infatti, un cartellone di iniziative formative online che
rispondono a queste esigenze.

La comunicazione nell’autismo, autonomia e casa, i diritti delle famiglie, la scuola che accoglie e include ma anche sanità, alcuni dei temi coi quali famiglie e professionisti si confronteranno.

Per accedere agli incontri, basta mandare una mail a: unitixlautismo@gmail.com

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