Salute
“Liberare” i dati sull’emergenza sanitaria
Sono oltre 170 le organizzazioni della società civile, centri di ricerca, testate giornalistiche, che insieme a 50.000 cittadine e cittadini, dallo scorso novembre, chiedono che i dati sull’emergenza sanitaria siano resi pubblici
di Redazione
Sono oltre 170 le organizzazioni della società civile, centri di ricerca, testate giornalistiche, che insieme a 50.000 cittadine e cittadini, dallo scorso novembre, chiedono che i dati sull’emergenza sanitaria siano liberati.
«Pensiamo che per affrontare questa crisi epocale sia necessario il ruolo attivo di tutte e di tutti, a partire proprio dall’associazionismo, dal mondo della ricerca e da quello del giornalismo, che possono mettere in campo tutta la loro esperienza», scrive Action Aid.
«#DatiBeneComune chiede risposte mirate e incisive. Elaborarle richiede però dati pubblici, disaggregati, continuamente aggiornati, ben documentati e facilmente accessibili a ricercatori, decisori, media e cittadini. Ad oggi, purtroppo non è ancora così. Sono ancora troppi i dati rimasti chiusi, intrappolati dentro pdf scannerizzati, o nascosti nei siti web della pubblica amministrazione, o ancora non chiari e incompleti, forniti con licenze “chiuse” che li rendono inutilizzabili. E siamo ancora molto lontani dal considerare il patrimonio informativo pubblico come Bene Comune. Tante voci, tante buone ragioni si uniranno l’8 aprile alle 17:00 per raccontare perché questi dati devono essere un Bene Comune e tracciare, insieme, un nuovo modo possibile per partecipare alla vita pubblica partendo proprio dai dati» continua Action Aid.
L'appuntamento è per l'8 aprile sul canale YouTube di Action Aid Italia
Qui alcune delle organizzazioni promotrici: OnData, ActionAid, Transparency International Italia, Fondazione GIMBE, SNOP – Società Nazionale Operatori della Prevenzione, Simurg Ricerche, Frame – divagazioni scientifiche, IRPPS Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali del Consiglio Nazionale delle Ricerche, associazione AMICI DI ROBERTO MORRIONE, Presa Diretta, SlowNews, InfoData Sole 24 ore, Altro Consumo, Aria Pulita, Info.nodes, Cura Italia, Sheldon Studio, Start Me up, OpenData Sicilia, Associazione Italiana per l’informazione Geografica Libera, DatiAperti, Privacy Network, QGIS Italia, Eutopian, Cooperacy, Il Grande Cocomero, Unilab Svolta Studenti, NOME Officina Politica, Associazione RENA, Labsus, Stati Generali dell’Innovazione.
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