Famiglia
Tourgether in DAD, un progetto culturale a Palermo
L’iniziativa di inclusione sociale per portare i musei in classe prevede una lezione a distanza da Palazzo Abatellis curata da Guide Turistiche Italiane
di Redazione
Se gli studenti non possono visitare i musei, i musei arrivano in classe con tanto di guida. Succede lunedì 29 marzo, a partire dalle 15, con Tourgether, il progetto di inclusione sociale attraverso l’arte promosso da GTI (Guide Turistiche Italiane), in collaborazione con il Cpia Palermo 1 (Centro provinciale per l'istruzione degli adulti) e il patrocinio dell'assessorato regionale a Turismo e Spettacolo.
Sessanta studenti adulti, età media 40 anni, equamente suddivisi tra uomini e donna e tra stranieri e palermitani. In simultanea ci saranno da una parte le guide, alla Galleria regionale di Palazzo Abatellis, diretto da Evelina De Castro, dall’altra 10 classi di sei allievi ciascuna.
Gli allievi speciali sono studenti dei CPIA Palermo 1, che realizza percorsi formativi per chi è in difficoltà e deve rimettersi in gioco. L’iniziativa è in realtà alla quarta edizione, ma è la prima concepita a distanza.
Come spiega il referente Gti per la Sicilia, Alessandro Troia, «crediamo moltissimo nella cultura come mezzo di relazione. Favorisce il senso di appartenenza a un territorio. La pandemia ci ha imposto di rimodularla. Partiamo da Palermo».
Il capoluogo siciliano diventa il simbolo di una fruizione dell’arte che non si arresta neppure di fronte ai musei chiusi e che in tempi di distanziamento sociale «ambisce ad avere un valore inclusivo». Un’ora circa durerà la “lezione”, divisa in quattro momenti: spiegazione della storia di Palazzo Abatellis, focus sulle opere quattrocentesche Trionfo della Morte (autore sconosciuto), Busto di Eleonora d'Aragona di Francesco Laurana, Annunciata di Antonello da Messina. Al termine, i professionisti saranno disponibili a rispondere ad eventuali domande. «L’obiettivo – riprende Troia – è fare conoscere agli stranieri il patrimonio culturale della città che li accoglie. Allo stesso modo, fare conoscere ai palermitani la città in cui vivono ma che spesso si limitano ad “attraversare”».
«Se l’auspicio di GTI è tornare presto a lavorare dentro i musei, quindi con Tourgether in versione originale, Palermo diventa laboratorio della distanza usata per “avvicinare”», commenta Alessandro Troia, che rivolge un ringraziamento a Evelina De Castro, direttrice della Galleria Abatellis, perché «ha sostenuto con entusiasmo il nostro progetto, che nulla ha lasciato all'improvvisazione e ha richiesto prove; agli assessori regionali al Turismo e ai Beni culturali, Manlio Memmina e Alberto Savonà, che standoci a fianco mandano un segnale importante per l'integrazione culturale» e alla docente Alessandra Curcio, del CPIA1 di Palermo, «che anche in questo complicato momento ha creduto in Tourgether».
La fruizione del patrimonio è uno dei valori fondanti di GTI. Anche per questo, altre partiranno a breve in altre città.
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