Volontariato
Vaccinazioni: Avis si mette a disposizione
Accelerare la campagna vaccinale contro il Covid-19 mettendo a disposizione le proprie unità di raccolta sangue. Con questo obiettivo, AVIS – Associazione Volontari Italiani del Sangue – ha manifestato al Governo italiano la volontà di dare un contributo con le 1.100 strutture gestite dall'associazione. Positivo il commento del Generale Francesco Paolo Figliuolo, Commissario straordinario per l’emergenza
di Redazione
Accelerare la campagna vaccinale contro il Covid-19 mettendo a disposizione le proprie unità di raccolta sangue. Con questo obiettivo, AVIS – Associazione Volontari Italiani del Sangue – ha manifestato al Governo italiano la volontà di dare un contributo fondamentale in questa delicata fase per il nostro Paese.
«Grazie all’impegno degli oltre 1.300.000 associati – ha dichiarato Gianpietro Briola, Presidente di AVIS Nazionale – ogni anno contribuiamo alla raccolta più di 2.000.000 di unità di sangue ed emocomponenti, sufficienti a garantire circa il 70% del fabbisogno nazionale.
Una parte significativa di questa attività si svolge nelle oltre 1.100 strutture gestite direttamente dalla nostra associazione e presenti su tutto il territorio. Ciò premesso, AVIS Nazionale, con senso civico e spirito di collaborazione, ritiene doveroso offrire la disponibilità per l’utilizzo dei propri centri fissi e mobili e l’impiego del personale sanitario per l’attività di vaccinazione, in accordo con il modello organizzativo territoriale di riferimento».
Positivo il commento del Generale Francesco Paolo Figliuolo, Commissario straordinario per l’emergenza, che in una nota inviata alla segreteria nazione dell’Associazione, ha espresso apprezzamento per tale proposta, ritenendo imprescindibile ogni apporto utile all’uscita dall’attuale crisi pandemica. «È mio intendimento – ha commentato – concretizzare in modo efficace l’avanzamento della campagna vaccinale, avviando un’interlocuzione permanente con le diverse realtà del Paese che permetta di sfruttare al meglio tutte le risorse disponibili e di condurre attività mirate nei confronti dei territori e delle categorie più sofferenti, attraverso un’azione sinergica degli attori in campo».
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