Famiglia

Tik Tok azzera i profili under13

L'annuncio della società in ottemperanza alle richieste del Garante per la privacy. Verrà utilizzata anche l'intelligenza artificiale per identificare gli under13. La Garante Infanzia: «Serve più consapevolezza da parte dei genitori. E occorre che sia attivata la ‘Consulta dei diritti e dei doveri del bambino e dell’adolescente digitale’»

di Redazione

«I bambini con meno di 14 anni non devono iscriversi da soli ai social network. È urgente che sia data attuazione alle misure previste dalla direttiva europea sui servizi dei media audiovisivi. I gestori delle piattaforme devono essere costretti ad accertare seriamente l’età degli utenti: non basta un’autodichiarazione o un documento. Vanno attivati sistemi che la tecnologia consente già di utilizzare. Inoltre devono essere resi operativi meccanismi efficaci di blocco dei contenuti non appropriati».

A chiederlo è Carla Garlatti, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, nel giorno in cui Tik Tok annuncia che a partire dal 9 febbraio, dando attuazione alle richieste del Garante per la Privacy, bloccherà tutti gli utenti italiani e chiederà di indicare di nuovo la data di nascita prima di continuare ad utilizzare l’app. Una volta identificato un utente al di sotto dei 13 anni, il suo account verrà rimosso. Per identificare con ragionevole certezza gli utenti sotto i 13 anni, dopo questa prima verifica, la società si è impegnata a valutare ulteriormente l’uso di sistemi di intelligenza artificiale.

Per la Garante è fondamentale che i genitori vigilino. «Non ci sono solo Tik Tok e altre app che attraggono i più piccoli, occorre anche prestare attenzione ai sistemi messaggistica, ai canali sui quali si veicolano le sfide estreme, ai giochi online che richiedono acquisti o possono avvicinare al gioco d’azzardo». Ci deve essere, da parte di adulti e minorenni, una maggiore consapevolezza anche delle insidie e dei rischi: «Le iniziative didattiche ed educative vanno rafforzate sin dalla scuola primaria. Occorre inoltre che sia attivata quanto prima la ‘Consulta dei diritti e dei doveri del bambino e dell’adolescente digitale’, come previsto dalla legge 92 del 2019 che ha introdotto l’educazione digitale come branca dell’educazione civica. L’Autorità garante, che per legge è chiamata a farne parte, è disponibile a dare il proprio contributo».

Allo scopo di rafforzare l’azione di tutela nei confronti dei più piccoli, il Garante per la privacy avvierà sulle tv nazionali, in collaborazione con Telefono Azzurro, una campagna di sensibilizzazione con l’obiettivo di richiamare i genitori a svolgere un ruolo attivo di vigilanza e a prestare particolare attenzione al momento in cui verrà richiesto ai figli di indicare la loro età per accedere a Tik Tok.

Photo by Solen Feyissa on Unsplash

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