Welfare

Un “Miracolo a Milano” fatto di progetti di innovazione a impatto sociale

È il percorso ideato da Fondazione Triulza per sostenere cooperative e start-up sociali che verrà presentato, attraverso due contest e a tanti altri progetti al Social Innovation Campus 2021. A sostenere il progetto con un investimento di 70mila euro la Fondazione di Comunità Milano onlus. «Un impegno che abbiamo assunto per accelerare e rendere scalabili esperienze innovative dell'economia sociale», spiega il direttore Filippo Petrolati. L'intervista

di Lorenzo Maria Alvaro

Sostenere cooperative e start-up sociali nell’avvio di progetti di innovazione a impatto sociale. È questa la finalità del progetto “Miracolo a Milano”, ideato da Fondazione Triulza, con il sostegno di Fondazione di Comunità Milano onlus, per promuovere la cultura dell’innovazione e il trasferimento tecnologico nelle realtà del Terzo Settore e dell’Economia Civile. Un bisogno reso ancora più urgente dall’emergenza sanitaria che ha incentivato diverse realtà a investire in progetti di sviluppo. «Con la pandemia il terzo settore si è dimostrato strategico e ha messo in mostra una grande capacità innovativa. Con questo progetto vogliamo rendere scalabili le migliori proposte e accelerare il ricambio generazionale del mondo sociale. Verrà presentato al Social Innovation Campus 2021, sede in cui speriamo si creino le condizioni perché ci siano investitori interessati », sottolinea Filippo Petrolati, direttore di Fondazione di Comunità Milano onlus. La presentazione avverrà in anteprima il 3 e 4 febbraio nell’ambito del Social Innovation Campus 2012, utilizzando un format innovativo, quello del contest in cui si “sfideranno” e si presenteranno a potenziali partner e finanziatori 18 cooperative e start up sociali coinvolte nel progetto. (Clicca qui per accedere al programma culturale).


Com'è nata la vostra partecipazione a Miracolo a Milano?
Questo progetto l'abbiamo sostenuto con un contributo nell'ambito del nostro bando 57, che è il nostro principale strumento erogativo che si rivolge ai comuni della nostra area di competenza. Il nostro coinvolgimento è stato quindi come ente finanziatore.

Perché è stata per voi importante questa partnership?
Abbiamo deciso di sostenere questa azione perché risponde a quello che è il nostro modello operativo. Di fronte alle sfide di oggi, sociale, culturali e ambientali, cerchiamo di far convergere più energie , risorse e competenze per affrontare i problemi in modo nuovo e partecipato. Questo è quello che questo progetto rispetto al terzo settore cerca di fare: potenziare quelle intuizioni di innovazione che l'economia sociale ha messo in campo durante la pandemia e provare a potenziarle e scalarle. Questo riconoscendo il ruolo da assoluto protagonista del terzo settore, sia in termini di servizi e processi ma anche in termini di innovazione tecnologica e prodotti. Per finire “Miracolo a Milano” è la naturale prosecuzione della nostra iniziativa “Milano Aiuta” con cui avevamo raccolto fondi per poi finanziare progetti tra i quali c'erano delle proposte nuove per la cura delle persone fragile. Questo progetto di FondazioneTriulza va a prendere anche alcune di quelle esperienze e le mette in condizione di provare a fare un salto di qualità.

I tre perimetri tra i quali è stata fatta le selezione per scegliere chi avrebbe goduto del sostegno economico in palio erano start up, cooperative e imprese sociali. Si può dire che il Terzo settore si stia trasformando?
Penso che questa crisi stia accelerando alcuni processi. Il Terzo settore era alla ricerca di nuove idee come sistema. Con la pandemia questo percorso, che era eccessivamente lento rispetto al contesto, è stato forzato. Un processo necessario in questo momento storico. Combinando questo alla Riforma del Terzo Settore che apre molto alla possibilità di innovazione, penso alle sponsorizzazioni o alla possibilità di stare sul mercato per gli ETS, si aprono scenari molto interessanti. Sopratutto sul fronte della innovazione.

Una rivoluzione che ha bisogno di nuove leve…
Non c'è dubbio che per cambiare c'è bisogno di idee e forze nuove. Di un cambio generazionale. Ecco perché progetti come questi sono molto importanti. I giovani talenti sono una grandissima ricchezza e il Terzo settore deve essere attrattivo in questo senso.

Una volta concluso il progetto qual è l'orizzonte?
Ci sarà la presentazione dell'attività al Social Innovation Campus 2021, che sarà anche un momento fondamentale perché tutto questo ha senso nella misura in cui si creino le condizioni perché ci siano investitori interessati. In questo senso l'evento del 3 e 4 febbraio sarà il luogo per andare verso una fase di sostenibilità economica e protagonismo di mercato.

Nel concreto cosa succederà al Campus?
I 18 progetti di Miracolo a Milano si sfideranno in due contest davanti a una giuria ampia e qualificata di circa 40 soggetti del mondi della Finanza , delle imprese, del terzo settore, della ricerca. Una vetrina unica per far conoscere il proprio progetto. Si tratta della tappa finale di un percorso in cui sono stati coinvolti molti attori di settori diversi: dopo una selezione e un’accurata analisi dei bisogni di ciascun progetto è stata attivata la “banca delle competenze”, un pannel di organizzazioni e professionisti che hanno messo a disposizione ore di consulenza per sviluppare il progetto di innovazione. Allo stesso tempo sono state attivate delle borse di studio con Tiresia del Politecnico di Milano per inserire studenti nei diversi progetti delle cooperative.


Il tema dell’innovazione nelle imprese sociali e nel terzo settore è presente al Social Innovation Campus 2021 con altri importanti appuntamenti tra cui:

  • Dalla nascita di start up tech alla crescita degli ecosistemi locali e la rigenerazione urbana.
    Due proposte al Campus di Unicredit:
    Fare imprese per rigenerare i territori: 3 febbraio Ore 17.20 – 18.00;
    UniCredit Start Lab: opportunità di supporto a progetti innovativi: 4 febbraio Ore 14.00 -14.40
  • Re-design del welfare nell’Italia che verrà dopo la pandemia.
    A cura di Fondazione Triulza e Cesare Pozzo. 4 febbraio Ore 10.00 – 10.40
  • Capacity building e Impact investing: nuove sinergie per supportare l’innovazione sociale. A cura di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore e Cariplo Factory. 4 febbraio, Ore 15.00 – 15.40
  • Impresa sociale, giovani e progettazione Europea. Next generation: i giovani in Europa, A cura di CSV Lombardia. 3 febbraio Ore 15.00 -15.40

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.