Comitato editoriale
Il nuovo progetto Building Hope che punta sulla telemedicina
La ong si impegna nella emergenza sanitaria e a sostegno dei nuovi poveri grazie ad un'azione sostenuta dai fondi del Governo americano
di Redazione
Si chiama Building Hope, ed è un progetto multisettoriale che investe in un servizio di telemedicina e teleriabilitazione da casa per pazienti con sindrome acuta post-COVID insieme all’ospedale Sacco di Milano e un servizio per migliorare la capacità diagnostica per i test COVID, portando a una significativa riduzione dei falsi negativi presso gli Spedali Civili di Brescia. Inoltre il progetto fornisce aiuti concreti alle famiglie che affrontano la perdita del lavoro e la difficoltà di garantire ai figli l’accesso all'istruzione da casa a causa della mancanza di supporti digitali.
Ideato nella primavera scorsa subito dopo lo scoppio della pandemia e disegnato ad hoc con il coinvolgimento di partner locali radicati in tutta Italia, il progetto Building Hope, finanziato dall'Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID), è operativo da giugno e mira a raggiungere come beneficiari diretti 12.000 persone.
Gli obiettivi che si vogliono raggiungere grazie a questa iniziativa sono:
-
In ambito sanitario: supportare due ospedali in Italia con attrezzature urgenti per curare adeguatamente da casa pazienti con sindrome acuta post COVID-19 attraverso un servizio di telemedicina e teleriabilitazione (ospedale Sacco di Milano) e nuovi servizi per ridurre la percentuale di falsi negativi nei test COVID-19 (Spedali Civili di Brescia)
-
In ambito economico ed educativo: sostenere con interventi concreti le famiglie che hanno perso il lavoro e faticano a garantire ai figli l’accesso all’educazione da casa con:
– Fornitura di generi alimentari in collaborazione con il Comune di Milano e la Croce Rossa
– Distribuzione di tablet e supporti informatici per seguire la didattica a distanza in collaborazione con l'Associazione Portofranco di Milano
«AVSI è partner di USAID da vent’anni circa e in una dozzina di paesi nel mondo, grazie al supporto del popolo americano ha realizzato progetti in ambiti diversi. Oggi è orgogliosa di poter trasferire in Italia le conoscenze e l'esperienza acquisite nei progetti all’estero a beneficio del nostro paese, colpito da una grave crisi economica e sociale», ha spiegato Giampaolo Silvestri, segretario generale di AVSI.
Questa attività rientra nella risposta del governo degli Stati Uniti alla pandemia in Italia con un impegno totale di 50 milioni di dollari che USAID sta donando per aiutare a salvare vite e concorrere al futuro del nostro paese.
«Gli Stati Uniti sono orgogliosi di supportare il progetto Building Hope dell’ong AVSI per fornire assistenza a 12.000 persone duramente colpite dalla pandemia COVID-19 in Italia. Da giugno AVSI fornisce supporto agli ospedali di Milano e Brescia per curare i pazienti con sintomi post COVID-19; distribuire cibo alle famiglie bisognose e fornire i supporti digitali necessari per seguire la didattica a distanza», ha aggiunto l'ambasciatrice degli Stati Uniti presso la Santa Sede, Callista L. Gingrich che ha poi aggiunto: «Le organizzazioni come AVSI sono ancore di salvezza per le comunità che stanno vivendo difficoltà senza precedenti e difendono i più deboli. Lavorando insieme, possiamo combattere il coronavirus e aiutare le persone più colpite a riprendersi dagli effetti devastanti di questa crisi globale».
La foto di copertina è di Alessandro Grassani
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.