Mondo
Solidarietà per i manifestanti uccisi in Nigeria
ActionAid, insieme ad altre organizzazioni della società civile, fa appello al Governo nigeriano e al Presidente Buhari in persona affinché vengano rilasciati i manifestanti arrestati
di Redazione
Dall’inizio delle mobilitazioni #EndSARS l’8 ottobre 2020, decine di persone sono rimaste uccise durante i tentativi di reprimere le manifestazioni guidate da migliaia di giovani, scesi in strada per chiedere nuove riforme, la fine della corruzione endemica e lo scioglimento della Squadra speciale antirapina (SARS) – il corpo speciale nato nel 1992 per contrastare fenomeni come sequestri o rapine ma spesso accusato di violenze e abusi di potere. Ufficialmente la SARS è stata sciolta l’11 ottobre 2020 ma per i manifestanti il problema non è stato risolto dato che i membri del corpo speciale sono stati riallocati in altri dipartimenti e uffici di polizia.
«ActionAid Nigeria è al fianco dei giovani nel sostenere le proteste contro le violazioni dei diritti umani e nel chiedere con urgenza piani di riforma chiari, con scadenze e impegni da attuare in collaborazione con le parti interessate», dichiara Ene Obi, Direttrice ActionAid Nigeria. «Ora più che mai è necessario che la situazione ritorni a essere calma e pacifica per evitare che la Nigeria scivoli nel caos. In nessun caso si può tollerare l’uso delle armi per disperdere le masse né tanto meno per attaccare i manifestanti disarmati perché non solo è disumano e crudele ma è una grave violazione delle leggi nazionali e internazionali».
ActionAid, insieme ad altre organizzazioni della società civile, fa appello al Governo nigeriano e al Presidente Buhari in persona affinché vengano rilasciati i manifestanti arrestati; siano avviate indagini trasparenti, supervisionate da un organismo indipendente, che portino a individuare e a punire i responsabili degli abusi commessi durante le manifestazioni; venga attuato un programma di valutazione psicologica e di riabilitazione destinato agli ex agenti SARS prima di una riassegnazione ad altri ruoli; si avvii un piano di riforma del sistema di sicurezza e venga tutelato il diritto di manifestare pacificamente, in conformità con la Costituzione della Repubblica federale della Nigeria, la Carta internazionale dei diritti dell’uomo e la Carta africana dei diritti dell’uomo e dei popoli.
«La libertà di espressione e di manifestazione sono diritti che devono essere tutelati. Tuttavia, in Nigeria e in altri paesi del mondo, assistiamo a una progressiva repressione della società civile e dei movimenti che chiedono un cambiamento, spesso utilizzando la violenza in risposta a manifestazioni e a cortei pacifici. La comunità internazionale è chiamata a dare pieno sostegno ai giovani nigeriani che si stanno mobilitando senza creare disordini di ordine pubblico», afferma Julia Sanchez, Segretario generale di ActionAid International.
ActionAid è presente in Nigeria dal 1999 e lavora con le persone più vulnerabili per rafforzare la giustizia sociale, l’uguaglianza di genere e sradicare la povertà e ogni forma di oppressione. L’organizzazione, inoltre, è impegnata nel rafforzamento della governance nazionale attraverso l’adesione al Comitato direttivo delNigeria’s Situation Room – una piattaforma composta da associazioni della società civile nata anche per proporre una riforma elettorale nazionale più efficace – e collabora nel progetto YIAGA Africa, che promuove una governance più inclusiva tra i giovani.
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