Non profit
L’annuncio di Spadafora dopo l’appello di VITA: 200 milioni in più all’anno per il servizio civile
Approvato nella notte dal Consiglio dei ministri "salvo intese" lo schema della legge di Bilancio. Il ministro: "Sono davvero contento di aver chiesto e ottenuto 200 milioni in più per il 2021 e 200 milioni in più per il 2022 ". In questo modo l'anno prossimo potranno essere avviati almeno 50mila giovani. Si tratta dunque di un primo passo nella giusta direzione che è quella di assicurare il diritto di fare il servizio civile per tutti i ragazzi fra i 18 e i 28 anni che lo desiderino (fra gli 80mila e i 120mila negli ultimi anni)
di Redazione
"Sono davvero contento di aver chiesto e ottenuto 200 milioni in più per il 2021 e 200 milioni in più per il 2022 per il Servizio Civile Universale. Queste somme aggiuntive serviranno per coprire i tagli che erano stati fatti dai precedenti Governi, ma sono certo che troveremo nei prossimi mesi ulteriori somme e che il Servizio Civile Universale sarà al centro degli investimenti previsti grazie al Recovery Fund". L'annuncio del ministro dello Sport e delle Politiche Giovanili Vincenzo Spadafora si riferisce al testo dello schema della manovra di Bilancio approvato dal consiglio dei ministri questa notte con l'ormai consueta formula "salvo intese" e arriva dopo la mobilitazione della società civile promossa da Vita con l'appello "Servizio civile, non si può dire di no" (a cui ha recentemente aderito anche il presidente del Cnel, Tiziano Treu) contenuto nel numero del magazine di ottobre.
Positivo il commento della Conferenza nazionale degli enti di servizio civile (Cnesc): "I 200 milioni aggiuntivi per il 2021 e il 2022 renderanno possibili 50.000 posizioni all’anno, iniziando a dare concretezza all’obiettivo di stabilizzare il contingente annuo del SCU così come richiesto dai 127 enti accreditati e dall'appello di Vita. Un ringraziamento all’impegno del ministro Spadafora e alla sensibilità del Presidente del Consiglio Conte, del Ministro Gualtieri e di tutte le componenti del Governo. Adesso è possibile aprire tre pagine nuove: – Operare per la qualità delle esperienze svolte dai giovani, anche attraverso il riconoscimento delle competenze acquisite- Incrementare l’efficacia dei programmi messi in campo dagli enti – Fare un tagliando di alcune parti della riforma del 2016".
Si tratta dunque di un primo passo nella giusta direzione che è quella di assicurare il diritto di fare il servizio civile per tutti i ragazzi fra i 18 e i 28 anni che lo desiderino (fra gli 80mila e i 120mila negli ultimi anni), così come nello spirito della legge di riforma del 2016 e del decreto attuativo dell'anno successivo. Ma cosa significa esattamente "salvo intese"? Significa che ancora non c'è un testo definitivo degli articolati, che potranno così essere riveduti e corretti prima dell'invio al Parlamento. Ovvero, ad oggi, quello del Governo e di Spadafora è un impegno, certamente importante, ma solo sulla parola.
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