Politica

Garante Infanzia, una “sveglia” per Fico e Casellati

Da lunedì 12 ottobre, conclusi anche i mesi di prorogatio, Filomena Albano è tornata al suo lavoro di magistrato. L'Italia non ha un Garante Nazionale per l'Infanzia e l'Adolescenza, proprio in un momento in cui i diritti dei bambini sono messi in forte discussione. A cominciare da quello all'istruzione

di Redazione

«Il Gruppo CRC auspica di poter riportare all’opinione pubblica, nel prossimo Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC), la cui pubblicazione è prevista per il prossimo 20 novembre, l’avvenuta nomina della nuova Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (AGIA)»: si chiude così la richiesta che le 100 associazioni aderenti al Gruppo CRC (Gruppo di lavoro per la Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza) hanno inviato con urgenza ai Presidenti di Camera e Senato.

Da lunedì 12 ottobre infatti l’Italia è sprovvista di un garante per l’infanzia e l’adolescenza dal momento che Filomena Albano ha concluso il suo incarico dopo quattro anni (l’incarico non è rinnovabile) e ha ripreso il suo lavoro di magistrato. L’incarico in realtà è avuto termine il 28 aprile e fino a lunedì Albano ha continuato a ricoprire le sue funzioni in regime di prorogatio. Scaduto l’incaorico, scaduta la prorogatio, scaduto tutto ciò che poteva scadere… siamo rimasti senza nomina. Questo benché i Presidenti di Camera e Senato – cui spetta la nomina del Garante – avessero raccolto già a marzo/aprile le candidature e le disponibilità.

«L’Autorità garante è fondamentale per dare voce ai bambini, soprattutto quello più vulnerabili e assicurare la piena attuazione e la tutela dei diritti delle persone di minore età, in conformità a quanto previsto dalle convenzioni internazionali tra cui in primis la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza», affermano le associazioni del Gruppo CRC. «L’auspicio è che i presidenti di Camera e Senato nominino il prima possibile il nuovo Garante, per garantire che i diritti dei bambini e ragazzi vengano pienamente tutelati ed attuati, visto soprattutto il momento storico che sta vivendo il nostro Paese, segnato dalla pandemia di COVID-19. La pandemia ha portato con sé ripercussioni sociali ed economiche, che hanno aggravato situazioni precarie preesistenti. Questo non fa che mettere ancora di più in evidenza, l’importanza di questa figura di garanzia». Inoltre, il Gruppo CRC evidenzia l’importanza del ruolo dell’ AGIA nel percorso di approvazione del nuovo Piano Nazionale Infanzia in corso di redazione da parte dell’Osservatorio nazionale infanzia e Adolescenza e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il Gruppo CRC auspica che venga dato assoluto rilievo alle caratteristiche “di notoria indipendenza, indiscussa moralità e di specifiche e comprovate professionalità, competenza ed esperienza nel campo dei diritti delle persone di minore età nonché delle problematiche familiari ed educative di promozione e tutela delle persone di minore età”, che l’art. 2 della Legge istitutiva n.112/2011 attribuisce a tale figura e che le stesse Osservazioni conclusive indirizzate all’Italia nel 2019 dal Comitato ONU sui Diritti dell’Infanzia, hanno evidenziato.

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