Mondo

Ritrovato su una spiaggia in Libia il corpo della bimba dell’ultimo naufragio

Aveva solo quattro mesi, il suo corpo avvolto ancora dal suo pigiama azzurro in cui è disegnato un coniglietto è stato ritrovato sulla spiaggia di Sorman dai volontari della Mezzaluna Rossa che hanno provveduto alla sepoltura

di Alessandro Puglia

Sono trascorsi appena tre giorni dall’ultimo naufragio che è stato possibile documentare a largo di Zawiya. Un corpo di quel naufragio è stato recuperato a riva sulla spiaggia di Sorman dalla Mezzaluna Rossa, la Croce Rossa del mondo Arabo che purtroppo ha dato l’ufficialità della notizia.

Quel corpo è di una neonata che aveva solo quattro mesi di vita, trovata a riva dai volontari della Mezzaluna Rossa con addosso il suo pigiamino di colore azzurro in cui è disegnato un coniglietto con gli occhiali ora intriso di sabbia e un fiocchetto che sembra un'elica, a malapena riconoscibile. La notizia è stata diffusa dai media arabi dopo che l’annuncio dello stesso comitato della Mezzaluna Rossa di Sorman che in tempi rapidissimi si è fatta autorizzare dalla Procura e dalla Questura locale per poter provvedere alla sepoltura della piccola.

In un documento riservato si apprende che la bambina “ignota” avrebbe avuto solo quattro mesi di vita.

Nel naufragio di sabato scorso a largo di Zawiya, al confine con il distretto di Sorman, sono morte in totale 12 persone che erano a bordo di un gommone in cui viaggiavano trenta persone. Tra i corpi che mancano all’appello ci sarebbero quelli di due bambini. Naufragio che è stato possibile documentare attraverso Alarm Phone e dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni presente in Libia.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.