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Tablet e connessioni per le famiglie dei centri richiedenti asilo

Il progetto Remote Learning Project dell'organizzazione di ricerca e soccorso in mare ha permesso di consegnare i primi 21 tablet e altrettante connessioni Internet alle famiglie di migranti ospiti dei centri di Malta per aiutare gli studenti più vulnerabili a seguire lezioni da remoto. "Ogni persona ha diritto all'istruzione specialmente in questi tempi di pandemia"

di Alessandro Puglia

Tablet e connessioni internet per le famiglie migranti che in questo periodo hanno avuto difficoltà ad accedere alla didattica a distanza. Accade a Malta dove Moas ha donato 21 tablet di ultima generazione e altrettante connessioni alle 21 famiglie di migranti ospiti nel centro richiedenti asilo dell’isola.

Il progetto Malta Remote Learning Project di Moas che prevede in totale l'assegnazione di 40 tablet, connessioni internet e routers è stato realizzato con la collaborazione di Awas, l’agenzia governativa che si occupa dell’assistenza ai richiedenti asilo che ha identificato le famiglie destinatarie e coordinato insieme a Moas lo sviluppo del progetto e la consegna dei tablet.

Il gestore GO ha sin da subito creduto nell'importanza di questa iniziativa e ha fornito i modem plug-and-play a titolo gratuito, offrendo così il suo sostegno a queste famiglie che si trovano in una condizione di fragilità. I dispositivi elettronici e la connettività Internet forniti consentiranno agli studenti non solo di impegnarsi nelle attività di apprendimento, ma anche di rispettare tutte le regole di distanziamento sociale e quarantena ancora in vigore.

«L'istruzione è la chiave per offrire alle giovani generazioni un futuro migliore. Siamo convinti che la tecnologia svolga un ruolo centrale e sia uno strumento di fondamentale importanza per la didattica del futuro. Ogni persona ha diritto all'istruzione e, quindi, specialmente in questi tempi di pandemia, l'accesso ai sistemi online è essenziale per superare il digital divide. L’uso di tablet e Internet offre infinite opportunità di apprendimento alle famiglie destinatarie. In un momento difficile come questo, Moas si impegna a continuare ad assistere le comunità e le famiglie più vulnerabili di Malta in ogni modo. Desideriamo ringraziare tutti, Awas, i donatori, il gestore Go Mobile e tutti coloro che hanno contribuito al successo di questa iniziativa. È solo l'inizio e ci auguriamo di poter avviare altri progetti in futuro», ha dichiarato Regina Catambrone, co-fondatrice e direttrice dell'organizzazione di ricerca e soccorso in mare Moas.

«Sebbene nei centri Awas la connessione Internet sia disponibile in vari hotspot, quando si parla di un uso individuale possono sorgere criticità. Ora ogni famiglia ha un proprio modem e questo farà in modo che i bambini possano stare al passo con la formazione scolastica. Siamo molto grati a Moas, ai donatori e a tutte le persone che hanno contribuito con il loro aiuto alla realizzazione di questo progetto», conclude Mauro Farrugia, Ceo di Awas.

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