Non profit

Missione Bambini Felici: quando una figurina dona un sorriso

Migliaia di kit speciali con l'album “Amici Cucciolotti” alle famiglie in difficoltà. L'iniziativa di solidarietà di Pizzardi Editore con i volontari Enpa e della Protezione civile

di Marina Moioli

Privati della scuola, dei momenti di gioco con gli amici e costretti a vivere la solitudine davanti a uno schermo, i bambini sono stati un po’ i grandi dimenticati nell’emergenza Coronavirus.

Ma a donare un sorriso ai più piccoli ha pensato l’editore Dario Pizzardi, lanciando in piena emergenza l’operazione “Bambini Felici”: regalare decine di migliaia di kit speciali, con un album “Amici Cucciolotti” – la più amata e diffusa collezione di figurine per l’infanzia – e milioni di bustine di figurine ai bambini delle famiglie in difficoltà e in ristrettezze economiche costretti a trascorrere le giornate in casa e a vivere il disagio di non avere a disposizione passatempi adeguati.

L’iniziativa solidale è stata coordinata dai volontari delle sezioni locali dell’ENPA, l’Ente Nazionale Protezione Animali, che dal 2007 è storico partner di Amici Cucciolotti, in collaborazione con i volontari della Protezione Civile, le Diocesi, i circoli, i Comuni e altre realtà territoriali in tutta Italia che hanno dato la propria disponibilità a collaborare, sia per individuare i più bisognosi sia per effettuare le consegne in sicurezza. Una catena che si è messa in moto con grande entusiasmo nel mese di aprile.

«Il gioco è un diritto dell’infanzia e il nostro impegno è stato quello di garantirlo. La nostra iniziativa è partita dall’idea che il diritto al gioco va garantito anche a chi è più sfortunato», commenta Michele Lemme, vice direttore di Pizzardi Editore. «Il successo è stato strepitoso, con un’ampia eco sulla stampa nazionale e locale, servizi vari a apparizioni sul web, e persino tante interviste su radio e servizi televisivi dedicati. Oltretutto, a mio avviso, la bellezza e la particolarità di questa operazione è rappresentata proprio dagli “attori” e artefici, uniti tutti insieme trasversalmente. Insieme con un unico obiettivo: donare ai bambini più in difficoltà e mai come in questo frangente, attimi di spensieratezza e di diritto al gioco».

1/5

La solidarietà è nel Dna della Pizzardi Editore da sempre. A fine operazione ha calcolato di arrivare a donare a circa 50mile famiglie italiane oltre 5 milioni di figurine e 50mila tra album, cd e poster. «Ce la stiamo mettendo tutta per rendere felici più bambini possibili, e con tutti i prodotti di cui disponiamo fino ad esaurimento», aggiunge Lemme.

Ogni anno i volontari Enpa sensibilizzano grandi e piccini al rispetto degli animali e dell’ambiente attraverso gli album degli Amici Cucciolotti e i suoi contenuti educativi. In questi anni il valore complessivo delle donazioni della casa editrice per iniziative in difesa degli animali, dell’ambiente e per sostenere progetti sociali rivolti ai bambini ha raggiunto la cifra di 5 milioni di euro.

Dal 2010 Pizzardi collabora con la Fondazione Abio – Per il bambino in ospedale, regalando migliaia di album e di bustine di figurine ai piccoli ricoverati in oltre 200 reparti pediatrici degli ospedali italiani dove operano i volontari delle oltre 60 associazioni Abio presenti sul territorio. «Inoltre in collaborazione con la Andrea Bocelli Foundation nel 2018 abbiamo donato materiale didattico e strumenti musicali ai 60 bambini haitiani del coro “Voices of Haiti”, mentre nel 2019 abbiamo contribuito alla costruzione della nuova scuola per i bambini del comune terremotato di Muccia, nelle Marche», conclude Lemme. «E grazie alla onlus Intersos siamo arrivati anche nei campi profughi in Africa e in Medio Oriente dove le figurine regalano un sorriso a quei bimbi e li aiutano in mezzo alla tempesta».

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.