Cultura
Aspettando il Festival del Silenzio, l’attesa va online
Vista l’impossibilità di realizzare dal vivo la III edizione del Festival, prevista dal 22 al 24 maggio alla Fabbrica del Vapore di Milano, Fattoria Vittadini, con il sostegno di Fondazione Cariplo e Claps Spettacolo dal Vivo, organizza il 23 maggio e il 20 giugno due appuntamenti in diretta Facebook e Youtube, aperti come sempre ad un pubblico sordo e udente
di Redazione
Come tutto il settore dello spettacolo dal vivo, anche il Festival del Silenzio, promosso da Fattoria Vittadini con la direzione artistica dell’artista segnante Rita Mazza, ha dovuto fare i conti con l’emergenza sanitaria in corso. L’edizione di quest’anno, programmata dal 22 al 24 maggio alla Fabbrica del Vapore, dopo un rinvio nella speranza di salvare un progetto in cui tanti artisti, altrimenti esclusi dal mercato dello spettacolo dal vivo, avrebbero trovato una vetrina; è stata cancellata e rimandata al 2021.
Di comune accordo e con il sostegno di Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto Pubblici del Silenzio sostenuto dal bando Partecipazione Culturale e di Claps Spettacolo dal Vivo, Fattoria Vittadini ha deciso di organizzare anche quest’anno due appuntamenti dedicati al Festival, nell’unica modalità ora possibile: quella virtuale.
E così, sabato 23 maggio e sabato 20 giugno sarà proposto Aspettando il Festival del Silenzio, un contenitore in due appuntamenti dal format simile in diretta sulla pagina Facebook del Festival e sul canale Youtube di Fattoria Vittadini come sempre fruibili da un pubblico misto grazie alla presenza degli interpreti Lis di Anios.
«La III edizione del Festival del Silenzio sarebbe stata per noi quella della conferma» spiega la direttrice artistica Rita Mazza. «Non ci sarebbe stata la novità di un progetto unico in Italia come nel 2018 (ne avevamo parlato qui, ndr.) né la presenza di Ietm a fare da cassa di risonanza internazionale come nel 2019 (qui la news, ndr). Sarebbe stata l’edizione per dimostrare se e quanto valiamo. Poi è arrivata l’emergenza Covid-19 e tutto è cambiato. Ma è rimasto forte in noi e in chi sostiene il progetto il desiderio di lasciare comunque un segno (mai termine più adatto per un Festival a sostegno della Lis – Lingua dei Segni Italiana) e non potendo incontrarci alla Fabbrica del Vapore abbiamo pensato di andare noi nelle case di chi vorrà seguirci».
«Sappiamo che il vero spirito del Festival del Silenzio e la sua unicità risiedono nella vicinanza e nella condivisione di un tempo e uno spazio da parte di persone normalmente distanti per cultura, lingua e provenienza, ma vogliamo affermare che le distanze non ci fermano, possiamo continuare a condividere un tempo e uno spazio, anche se solo virtuale» conclude Mazza.
La scaletta di sabato 23 maggio (dalle ore 16 sui social) propone un articolato programma.
Si parte con le Favole segnate per bambini dai 3 anni in su raccontate da Claudio Baj, docente e formatore Lis: due classici per l’infanzia, Cappuccetto rosso e I tre Porcellini più una favola a sorpresa, raccontate in Lingua dei Segni, ma perfettamente godibili anche per chi non conosce la Lis.
A seguire Mini Arts&Crafts, un piccolo lavoro creativo a cui tutti i piccoli spettatori potranno assistere e partecipare dalle loro case guidati dal maestro Baj e da sua figlia quattordicenne.
Dalle ore 17 il focus si sposta sul mondo dello spettacolo dal vivo con la tavola rotonda Verso forme digitali? una riflessione aperta sulle possibilità offerte dal web e dal digitale in tempo di quarantena e sugli scenari futuri per le arti performative che vede coinvolti Marco Mancuso, critico, curatore e ricercatore in ambito di tecnologie digitali applicate alla cultura, le coreografe e performer Chiara Bersani e Silvia Gribaudi, Marco Cadioli, artista visivo, e gli artisti/performer segnanti Rita Mazza, Nikita Lymar e Deborah Donadio.
Il programma si chiude alle ore 21 con un contenuto esclusivo proposto in streaming da Cinedeaf, unico festival internazionale di cinema sordo ideato nel nostro Paese che come di consueto collabora con il Festival.
Dal 23 maggio al 20 giugno sarà inoltre attiva la campagna di raccolta fondi su Gofundme.com, a supporto dell’impegno di Fattoria Vittadini di riconoscere agli artisti previsti nell’edizione 2020 parte del compenso concordato, in particolare a quegli artisti – sordi e segnanti – per i quali il mondo del lavoro è di difficile accesso e per i quali dunque la partecipazione al festival rappresenta un'importante occasione di riconoscimento professionale e sociale.
Spiega Riccardo Olivier, project manager di Fattoria Vittadini e Direttore organizzativo del Festival: «Siamo profondamente convinti che in questo momento di grave difficoltà, tutto il sistema teatrale italiano debba convergere per la difesa delle lavoratrici e dei lavoratori e per il rispetto del lavoro. Per questo motivo, siamo felici e orgogliosi di annunciare che il Festival del silenzio corrisponderà a tutte le compagnie che avrebbero dovuto partecipare all’edizione 2020, una percentuale (tra il 30 e il 50%) del cachet concordato. Ci impegniamo inoltre a garantire alle stesse compagnie la riprogrammazione nell’edizione 2021 con uguali o migliori condizioni, ove possibile. Ringraziamo Fondazione Cariplo che ci sostiene in questa politica e in queste azioni, nell’ambito del progetto Pubblici del Silenzio sostenuto dal bando Partecipazione Culturale. Crediamo fortemente che questo debba essere lo spirito per garantire tutela e rispetto del lavoro degli artisti, spesso poco considerato. Lavoriamo per uscire da questa crisi migliori, più uniti, solidali e civili, riconsiderando le barriere e le modalità con cui arte e cultura vengono prodotte e promosse in Italia».
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