Politica

Decreto Rilancio Italia e Terzo settore. Alla vigilia del CdM vediamo cosa si prevede

Nelle bozze che circolano prima del Consiglio dei ministri qualche articolo che pone rimedio a precedenti e gravi dimenticanze come quelle sulla liquidità e quella sui contributi a fondo perduto. E un paio di novità, l'anticipo del 5 per mille 2019 e i contributi al Terzo settore meridionale. Ecco articolo per articolo quanto previsto in bozza

di Riccardo Bonacina

Le bozze del Decreto Rilancio Italia (già Decreto aprile) che si sta via via componendo e che, forse, entro sera sarà portato in Consiglio dei ministri ha certamente rilanciato sul numero di pagine. Ad oggi, all’ora di pranzo, 434 pagine! Che diventeranno anche di più per l’inserimento, così pare, dell’accordo in merito alla regolarizzazione ed emersione del lavoro in nero di stranieri presenti sul nostro territorio e già al lavoro. Un accordo che prevede che braccianti e raccoglitori, ma anche i lavoratori domestici ottengano permessi di sei mesi o, in presenza di un contratto di lavoro, essere assunti regolarmente. Accanto a braccianti e raccoglitori è stato inserito anche il lavoro domestico. I permessi temporanei, che sono comunque di sei mesi e per ricerca di lavoro, sono subordinati a un controllo dell'Ispettorato del lavoro. Ai lavoratori stranieri a cui il datore di lavoro garantisce il contratto, sarà dato un permesso di soggiorno della durata del contratto di lavoro. I datori di lavoro che dichiarano le pregresse irregolarità avranno uno scudo penale e amministrativo.

Nelle 434 pagine, o più (se l'accordo sull'emersione del lavoro nero entrerà nel Decreto), qualche passaggio è dedicato anche al terzo settore. Qualche articolo per porre rimedio alle dimenticanze dei decreti precedenti. Come ciò che prevede l’art. 28 dedicato ai Contributi a fondo perduto (per intenderci quelli concessi ai titolari di partita Iva, legge 24 aprile 2020, n. 27) che ora dice che tra i soggetti rientrano, quali possibili beneficiari del contributo e alle condizioni previste dalla disposizione, anche gli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, in relazione allo svolgimento di attività commerciali. Così anche per l’art. 31 che allarga ai soggetti del Terzo settore le agevolazioni sugli affitti previste per i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto, spetta un credito d’imposta nella misura del 60 per cento dell'ammontare mensile del canone di locazione.

Gli enti del Terzo settore sono previsti anche all’art. 80 dedicato a materia di contributi per la sicurezza e il potenziamento dei presidi sanitari in favore di enti del terzo settore, articolo in cui alle parole: “contributi alle imprese” sono sostituite dalle seguenti: “contributi alle imprese e agli enti del terzo settore”, e all’Art.85 Modifiche all’articolo 64 in materia di credito di imposta per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro in favore degli enti del terzo settore.

Importante, sempre nell’ottica di porre rimedio a precedenti, e gravi, dimenticanze l’art. 106 che corregge quanto previsto dal decreto-legge 8 aprile 2020 (liquidità alle imprese): All’articolo 1, comma 1, , n. 23, dopo le parole: “legge 23 dicembre 1996, n. 662” sono aggiunte le seguenti: “ nonché agli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, che svolgono attività di interesse generale non in regime d’impresa”.

Tra le novità, invece, segnaliamo due articoli importanti. L’Art.167 che recepisce una delle battaglie di Vita.it. Accelerazione delle procedure di riparto del cinque per mille per l’esercizio finanziario 2019 che recita: Al fine di anticipare al 2020 le procedure per l'erogazione del contributo del cinque per mille relativo all’esercizio finanziario 2019, gli elenchi degli enti ammessi e di quelli esclusi dal beneficio sono pubblicati sul sito istituzionale dell’Agenzia delle entrate entro il 31 luglio 2020 e il contributo è erogato dalle amministrazioni competenti entro il 31 ottobre 2020.

Importante anche l’Art.236 Sostegno al Terzo settore nelle Regioni del Mezzogiorno che risponde alla mobilitazione del Terzo settore meridionale racconto intorno a Fondazione con il Sud. L’articolo recita così: Con risorse a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione di cui all’articolo 1, comma 6, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, sono concessi contributi volti al sostegno del Terzo settore nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, con la finalità di rafforzare l’azione a tutela delle fasce più deboli della popolazione a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Lo stanziamento complessivo per la misura è pari ad euro 120 milioni per l’anno 2020, di cui 20 milioni riservati ad interventi per il contrasto alla povertà educativa. Il contributo è concesso in forma di sovvenzione diretta per il finanziamento dei costi ammissibili e a seguito di selezione pubblica nel rispetto dei principi di trasparenza e parità di trattamento. Il contributo può essere cumulato con il sostegno proveniente da altre fonti per gli stessi costi ammissibili. Il soggetto attuatore è l’Agenzia per la coesione territoriale.

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