Comitato editoriale
A Bergamo e a Milano al fianco degli anziani
Operatori e volontari impegnati nella consegna a domicilio della spesa, di pasti e di medicinali
di Redazione
Cesvi – organizzazione umanitaria che opera da più di trent’anni in Italia e nel mondo – scende in campo a Bergamo e Milano, per aiutare gli over 65, tra i più colpiti dall’emergenza coronavirus. L’organizzazione umanitaria, parallelamente agli importanti aiuti in favore degli ospedali bergamaschi, sta intervenendo, in collaborazione con le istituzioni di Bergamo e Milano e in partnership con le realtà associative territoriali, anche per rafforzare i servizi in favore della popolazione anziana e per garantire supporto ai nuclei familiari fragili, isolati o in emergenza per prevenire situazioni di emarginazione.
In particolare, a Bergamo, dove gli anziani costituiscono il 25 per cento della popolazione, Cesvi ha attivato, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche sociali del Comune e i Consorzi Sol.Co Città Aperta e R.I.B.E.S, un progetto volto ad aiutare gli over 65 attraverso la consegna a domicilio della spesa, di pasti completi, di dispositivi di protezione individuale e di farmaci, oltre che garantire servizi socioassistenziali e trasporto per visite mediche necessarie. Per accedere al servizio gli over 65 possono chiamare il numero 342 009 9675, operativo dalle 9.00 alle 18.00 dal lunedì alla domenica.
Grazie al lavoro degli operatori sociosanitari e di 450 volontari attivi nei diversi quartieri della città di Bergamo, sono state già gestite più di 1000 richieste di supporto e raggiunti circa 922 anziani. Le richieste di aiuto più frequenti riguardano la consegna della spesa o di farmaci urgenti, ma ci sono anche richieste per consegna di cambi ad ammalati ricoverati, ritiro referti di esami medici e trasporto per visite o esami medici. «È molto importante da parte degli operatori porre le giuste domande per comprendere al meglio le necessità della persona dall’altro lato della cornetta – spiega Nicoletta Rossi, operatrice del progetto – spesso chi ci chiama è agitato e confuso. Dietro ogni persona c’è una storia e sento tutta la responsabilità e il dovere di saperla ascoltare e comprendere per trovare la risposta giusta. Le richieste di supporto sono in aumento: non possiamo lasciare solo chi ha bisogno di noi».
Un progetto analogo a quello di Bergamo è stato attivato anche nel Municipio VI della città di Milano, zona caratterizzata da un’alta percentuale di anziani (22,4% della popolazione esistente), spesso in condizioni di particolare fragilità. Il progetto, promosso da Cesvi in collaborazione con la Cooperativa Spazio Aperto Servizi, si chiama “Veniamo Noi da Te” e si avvale di un team di 15 operatori sociali che ha già raggiunto più di 200 persone over 65, fornendo servizi di consegna di beni di prima necessità e disbrigo di commissioni, ma anche supporto psicologico attraverso l’ascolto telefonico delle persone in stato di bisogno e costante monitoraggio dello stato di salute e dei bisogni degli anziani grazie a personale altamente specializzato. Per ricevere supporto gli over 65 possono chiamare il numero 345 7611 627 (dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 16).
«Incontriamo persone tendenzialmente sole, che non vedono nessuno e hanno paura – spiega Marina Malgeri, operatrice del progetto Veniamo noi da Te – Incontro ogni giorno circa 4-5 anziani e capita spesso che al primo contatto la persona non accetti di incontrarmi perché il timore prende il sopravvento. Ma il più delle volte trovo la porta di casa aperta e la voglia di scambiare due chiacchiere e di condividere paure e speranze per alleviare il peso della solitudine».
Cesvi, grazie al contributo di privati cittadini e aziende e all’impegno di molti personaggi del mondo della cultura dello spettacolo e dello sport, ha già raccolto e investito circa 4 milioni di euro per progetti legati all’emergenza Covid-19 in favore degli ospedali bergamaschi, di alcune strutture per anziani e della popolazione over 65. Molto, però, resta ancora da fare.
«L’emergenza sanitaria non è ancora finita e quella sociale è solo all’inizio – spiega la presidente di Cesvi Gloria Zavatta – nonostante gli importanti risultati, non è il momento di abbassare la guardia: gli anziani, in questo momento, rappresentano la fascia sociale che ha più bisogno di aiuto, ma presto attueremo anche dei progetti dedicati alle categorie più vulnerabili, in primo luogo ai bambini. Per questo è importante continuare a sostenere la raccolta».
Per sostenere le attività del Cesvi legate all’emergenza coronavirus è possibile partecipare alla campagna di crowdfunding dedicata su sito.
Credit foto: (Giovanni Diffidenti)
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