Education & Scuola

La preside che cita Leonard Cohen: In ogni cosa c’è una crepa. Ed è da lì che passa la luce.

Rita Patrizia Bramante, dirigente scolastica dell'IC Cavalieri di Milano scrive agli insegnanti e rofessori, ecco quello che stiamo imparando: “stiamo vivendo sulla nostra pelle il valore di una comunità coesa e solidale, coltiviamo dentro di noi il desiderio di futuro che conservi l’insegnamento del momento presente”

di Redazione

Diventata famosa un anno fa per i bigliettini che gli studenti avevano appiccicato ai muri della scuola con messaggi affettuosi dopo che qualcuno aveva scritto frasi ingiuriose li aveva ringraziati così: "I ragazzi sono riusciti così a decontaminare un gesto offensivo e di cattivo gusto. Dal letame a volte nascono i fiori: grazie a tutti!", ha detto ai suoi ragazzi la Rita Patrizia Bramante dirigente scolastica che ha voluto citare il cantautore Fabrizio De André.

Ora la dirigente a scritto a tutta la sua comunità scolastica una lettera in cui cita un verso di Leonard Cohen: In ogni cosa c’è una crepa. Ed è da lì che passa la luce.

Carissimi tutti,

grazie allo sforzo corale davvero encomiabile di tutte le componenti della scuola, la nostra sfida #LACAVALIERINONSIFERMA mostra con certezza, dopo un mese pieno di intensa attività, risultati più che positivi. Me lo confermano gli insegnanti nelle riunioni di team e dipartimento di materia, i dati del monitoraggio settimanale delle lezioni live, le rilevazioni ‘non 1 di meno’, le famiglie con la disponibilità alla collaborazione, i messaggi di ringraziamento e gli attestati di stima per il lavoro della scuola tutta.

Ci siamo risvegliati all’improvviso in un mondo sconosciuto, siamo stati risucchiati nell’isolamento forzato, impreparati a pensare la nostra scuola non a scuola, ma nessuno si è perso d’animo, anzi ci siamo subito rimboccati le maniche e la gestione dell’emergenza con lo spirito collaborativo corale davvero encomiabile sta dando giorno dopo giorno i frutti sperati.

Abbiamo capito tutti più di prima quanto sia importante il rispetto delle regole, stiamo vivendo sulla nostra pelle il valore di una comunità coesa e solidale, coltiviamo dentro di noi il desiderio di futuro che conservi l’insegnamento del momento presente, di un tempo più plastico e aperto, perché liberato dalla dittatura delle nostre agende e fertile per l’arricchimento della nostra dimensione umanistica.

Come ci dice José Tolentino MendoÇa, abbiamo imparato a restare nella nostra casa, ma anche a capire che dipendono da noi il nostro condominio, la nostra via, il nostro quartiere, la nostra città, il nostro Paese; abbiamo imparato a conferire sostanza effettiva a parole come prossimità, vicinanza, umanità, popolo, cittadinanza.

Voi bambini e ragazzi soprattutto dimostrate di saper utilizzare i social media non come forma di divertimento e evasione, ma come canali di presenza, di ascolto e di apprendimento. Tutti proviamo ogni giorno il valore del calore di un saluto, di uno sguardo e di un sorriso, anche dietro a uno schermo.

Non sappiamo se e quando torneremo a scuola, non sappiamo se e come si svolgeranno gli esami di Stato, non sappiamo quando cominceranno a poter essere ridotte le misure di restrizione in piena sicurezza; sappiamo, però, che come un’orchestra abbiamo trovato il nostro modo per continuare a suonare tutti insieme e che il valore di apprendimento personale che questo anno scolastico ci lascerà sarà superiore a quello di tutti i precedenti – una nuova memoria collettiva -, qualsiasi sia il nostro ruolo nell’orchestra.

Vi saluto con un verso, che mi è caro, di una canzone di Leonard Cohen: In ogni cosa c’è una crepa. Ed è da lì che passa la luce.

Milano, 27 marzo 2020

La vostra Dirigente scolastica Rita Patrizia Bramante


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