Economia
Assunzioni per Coronavirus: tutti educatori professionali in Piemonte?
Alcune associazioni di categoria scrivono allarmate per per una ipotesi di delibera regionale, per reclutare personale in un frangente emergenziale. Per le mansioni di educatore professionale si apre a diverse altre lauree, mentre l'educatore professionale con laurea L/SNT2 è citato tra le figure professionali che potranno svolgere le mansioni di OSS
di Redazione
«Da una parte si autorizzano persone non in possesso della formazione specifica ed adeguata a svolgere la professione di Educatore Professionale, dall’altra, si chiede ad una parte di Educatori Professionali di adattarsi a svolgere mansioni di OSS, imponendo loro una drastica svalutazione rispetto al proprio livello formativo con l 'attribuzione di mansioni improprie per tale figura, e svilendo inoltre la stessa professione di OSS, che, ricordiamo, richiede anch'essa una formazione specifica»: è questo il succo della reazione delle associazioni Mille/professioni educative, App, Conped e Uniped dinanzia a una proposta di delibera della giunta regionale piemontese con “indicazioni inerenti la sostituzione del personale nelle strutture residenziali e semiresidenziali socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani, disabili e minori in contesto emergenziale da Covid-19”. La delibera punta a reclutare personale in un frangente emergenziale: ma «essa ci appare fortemente contraddittoria, oltre che in palese contrasto con la congerie normativa che definisce profili e mansioni delle figure di educatore professionale», scrivono le associazioni.
L’educatore professionale si troverebbe «“invaso” da professioni altre e poi contemporaneamente demansionato o riconvertito in OSS. Non vorremmo, peraltro, che questa fosse un’interpretazione forzata e quanto mai inopportuna del collocamento dell'EP SNT/2 tra le professioni sanitarie, con conseguente attribuzione di compiti marcatamente ascrivibili all’area della salute fisica. Se così fosse, perché non i fisioterapisti, i logopedisti, i terapisti occupazionali, gli infermieri pediatrici, eccetera eccetera? O gli stessi psicologi, anch’essi professione sanitaria? O, ancora, se pensiamo all’area sociosanitaria della legge Lorenzin, perché non coinvolgere assistenti sociali e sociologi?».
Nella proposta di delibera si legge – scrivono le associazioni – che «nelle tipologie strutturali ove è previsto un monteore assegnato alla figura dell'educatore professionale, è consentito assegnarne una parte a candidati in possesso della laurea triennale in Servizio sociale (classe L-39), laurea magistrale in Servizio sociale e politiche sociali (classe LM-87), laurea triennale in Scienze e tecniche psicologiche (classe L-24), laurea magistrale in Psicologia (classe L-51)», mentre là dove si delineano le figure individuate per assolvere parte del monteore assegnato all'OSS, si cita anche quella dell'Educatore Professionale che abbia conseguito la laurea triennale in classe L/SNT2 (ovvero l'attuale profilo di Educatore professionale sociosanitario).
In allegato la lettera inviata alla Regione, all'Assesssore Chiara Caucino.
Photo by Clem Onojeghuo on Unsplash
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