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Terzo settore, tra campagne saltate e raccolte fondi emergenziali

Il coronavirus ha spazzato via eventi, campagne e iniziative di fundraising vitali per enti associazioni. Il mondo sociale ha subito reagito cercando di riorganizzarsi per poter lavorare anche all'interno dell'emergenza sanitaria. Ma le difficoltà sono molte

di Lorenzo Maria Alvaro

Non solo grandi eventi, sport e appuntamenti internazionali. Il coronavirus ha fatto saltare pressoché tutti i calendari, anche quelli, molto delicati del Terzo Settore. «Quantificare il danno è molto difficile, perché è una situazione in continuo divenire di cui non sappiamo la fine. Senza sapere quando si potrà tornare alla normalità e quali eventi saranno solo slittati o cancellati non si può dire neanche con precisone di che ammanchi ci troveremo ad affrontare», spiega Raffaella Pannuti, presidente di Fondazione Ant. Per ora «su 23 milioni di euro il 10% è già sfumato. Sono i 2 milioni di euro della campagna di Pasqua che abbia trasferito in parte online laddove le consegne a domicilio sono possibili. Prendiamo ordinazioni dal sito e da telefono», aggiunge. Ma le attività non si possono fermare. «Anzi, oltre alla normale attività oggi facciamo anche da ponte tra le famiglie che assistiamo e il servizio sanitario nel caso in cui dovesse esserci un sospetto contagio da Covid19», sottolinea la presidente, «per questo abbiamo aperto una raccolta fondi su GoFundMe. Siamo un ospedale senza muri che accudisce oltre 3mila pazienti, e come ogni ospedale in questo momento abbiamo bisogno di poter acquistare tutti i presidi medici di cui abbiamo bisogno perché i nostri sanitari operino in sicurezza».

Per farsi un'idea dell'ampiezza del problema basta scorrere l'elenco di iniziative cui in un colpo solo ha dovuto rinunciare Fondazione Sacra Famiglia. Ci sono Stramilano, Identità Golose, un evento di Assolombarda, le attività di volontariato aziendale, il Fuori Salone e la Milano Marathon. Per questo la Fondazione ha lanciato una raccolta fondi straordinaria #nonlasciamolisoli attraverso la Rete del Dono «per l'acquisto di mascherine, camici monouso, guanti, soluzioni igienizzanti, presidi sanitari. Per noi è un costo enorme, imprevisto che dobbiamo sostenere da soli, non potendo accedere alle sovvenzioni garantite agli Enti e agli Ospedali Pubblici».

«Mentre l’attenzione del mondo si concentra sulla pandemia, le altre malattie però non si fermano», è l'allarme dell'Associazione Neuroblastoma la cui Campagna di Pasqua rappresenta il 50% dei fondi raccolti e destinati ogni anno alla ricerca scientifica. «La nostra campagna “Cerco un Uovo Amico!” è gravemente compromessa: le richieste arrivate attestano una diminuzione del 80% della distribuzione delle uova solidali; i volontari non possono muoversi e hanno grosse difficoltà nel distribuire nelle proprie reti di conoscenza le uova che hanno a disposizione; le piazze sono interdette e pertanto le due giornate previste in esterno non sono realizzabili. Gli stand in azienda o presso attività commerciali sono saltati per lo stesso motivo. Il rischio sarà non poter ottemperare agli impegni presi con i progetti di ricerca che rischiano di “perdere un anno” a discapito dei tanti progressi a oggi ottenuti. Uno per tutti: la lungo sopravvivenza dei nostri bambini che oggi possono sperare di vivere ben oltre i quattro anni dalla fine delle cure, periodo che con i nuovi protocolli e le nuove terapie confidiamo di allungare ulteriormente». La campagna è stata convertita online.

Fondazione Arché si è trovata costretta a ridimensionare causa emergenza sanitaria la campagna 5×1000 e quella di Pasqua, «che a Milano, Roma e san Benedetto avrà difficoltà ad essere realizzata», spiegano. Dal 19 al 26 aprile avrebbe poi dovuto esserci Arché Bazar che è stato slittato a data da destinarsi ma potrebbe essere alla fine annullato. «In più dal 9 marzo è stato chiuso il negozio Arché Vintage che avrebbe dovuto ospitare il 16 aprile l'evento Vintage Arché che è stato annullato. Annullate anche le partecipazioni a Floralia e Milano Marathon che sono state soppresse per cia dei decreti del Governo».

Cifa Onlus aveva programmato un campagna per la festa della donna, «per cui abbiamo appaltato la consulenza ad un'agenzia di comunicazione e pagato la sponsorizzazione con facebookadv. Il risultato è stato pressoché nullo. La campagna di Pasqua, presso numerose aziende, è stata invece del tutto annullata. Siamo davvero preoccupati, è lecito pensare che la raccolta fondi per progetti di cooperazione, sopratutto da individual, sarà fortemente penalizzata. Abbiamo inoltre anche ragione di pensare che perderemo anche la scelta di qualcuno sul 5 x1000», sottolinea Raffaella Pinna Mastrocinque.

Anche il Fondo Ambiente Italiano è stato travolto dal virus. Tutte le mete Fai chiuse e rimandato al 9 e 10 maggio l’appuntamento con le Giornate FAI di Primavera, la più grande festa di piazza dedicata ai Beni Culturali. Appuntamento posticipato sperando che l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19 per allora sia conclusa.

Il Coronavirus impone all’AIL – Associazione Italiana contro leucemie, linfomi e il mieloma di non scendere nelle piazze come da tradizione il 27, 28 e 29 marzo per l’iniziativa Uova di Pasqua. «In questo momento di emergenza abbiamo messo in campo iniziative straordinarie per continuare a sostenere le nostre attività nel campo della ricerca scientifica e dei servizi ai pazienti», sottolineano, «chiediamo per questo di sostenerci acquistando comunque l’Uovo di Pasqua, contattando le Sezioni dell’Associazione sul territorio nazionale e attraverso il sito».

«Attualmente sono accolti nei nostri Villaggi e Programmi circa 500 bambini e ragazzi», sottolineano dalle Associazioni di SOS Villaggi dei Bambini, «in questo momento di emergenza dobbiamo garantire un presidio eccezionale rispetto alla normale turnazione del personale coinvolto nella cura dei bambini e dei ragazzi, quindi stiamo sostenendo il costo delle ore di lavoro extra degli educatori e degli operatori. C’è poi bisogno di acquistare materiale sanitario e computer per garantire a tutti la possibilità di seguire le lezioni scolastiche a distanza. per questo chiediamo un sostegno a tutti i donatori».

Fondazione Progetto Arca invece ha dovuto acquistare in corsa 50.000 i presidi sanitari extra per dotare le strutture di accoglienza e le Unità di Strada. Si tratta di mille persone fragili che accoglie a Milan e oltre 400 che assiste in strada tra Milano, Roma e Napoli. «Si tratta di 10.000 flaconcini di gel disinfettante, 15.200 mascherine usa e getta, 22.000 guanti monouso, 300 camici monouso, 285 tute monouso, 236 litri di disinfettante», spiegano, «per riuscire as sostenre i costi abbiamo lanciato la campagna #proteggiamoli. «Come cittadini e come operatori ci viene richiesto un grande sforzo in queste settimane. Continuiamo a non perdere di vista l’obiettivo comune: proteggere noi stessi e, insieme, aiutare i cittadini che vivono questa nuova emergenza nella loro già quotidiana emergenza», sottolinea il presidente Alberto Sinigallia.

Tutti gli sforzi di Fondazione l'Albero della Vita sono, sempre a causa dell'emergenza sanitaria, dedicati al programma “Varcare La Soglia”, rivolto alle persone che vivono in situazioni di disagio nelle periferie di Palermo, Catanzaro, Napoli, Milano e Genova. «La volontà è di garantire e mantenere opportunità educative per i ragazzi vulnerabili. Tutte le attività sono condotte nel pieno rispetto delle indicazioni previste dal DPCM, tramite l’utilizzo di supporti digitali come WhatApp (videochiamate, video interattivi, gruppi WhatsApp mediati dagli educatori), Skype e chiamate telefoniche», spiegano. Per sostenere i costi aggiuntivi «abbiamo lanciato una raccolta fondi dedicata su Facebook».

«La Fondazione accoglie a Brescia Firenze e Roma bambini e famiglie in cura presso gli ospedali pediatrici di riferimento quando le cure sono lontane dalla loro abitazione», racconta Maria Chiara Roti, direttore di Fondazione Ronald McDonald, «stiamo tenendo aperte le case Ronald con le unghie e con i denti: ridotti i turni degli operatori, bloccate le visite esterne e i volontari. I bambini però devono restano in casa con le loro famiglie perché le cure non sono differibili e essendo pazienti oncologici non sono dimissibili e sono immunodepressi quindi più a rischio di contagio. Stiamo acquistando con grande difficoltà le mascherine, cerchiamo gel e guanti in donazione. E poi abbiamo bisogno di sostegno economico: tutti gli eventi e le campagne fino a giungo sono state tutte annullate e le entrate sono ai minimi termini. Per questo abbiamo lanciato la campagna straordinaria #iorestoacasaronald».

Ai tempi del Coronavirus gli operatori di Spazio Aperto Servizi fanno il possibile e l'impossibile per garantire la quotidianità di 72 tra bambini e ragazzi dai 4 ai 18 anni che vivono nelle 6 comunità gestite dalla cooperativa (2 delle quali accolgono minori vittime di violenza, mentre le altre 4 sono dedicate a minori non accompagnati).

I minori sono stati costretti ad interrompere scuola, formazione, borse-lavoro, sport, catechismo e gli incontri con gli amici e i volontari, presenza costante e di grande aiuto nelle attività quotidiane.
Gli educatori lavorano 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, per seguire al meglio tutti i minori che si trovano alle prese con una quotidianità all’interno degli spazi della comunità, ma manca la possibilità di offrire loro i consueti momenti ricreativi. Per far fronte alla difficile situazione, Spazio Aperto Servizi ha attivato altri 8 operatori provenienti da altri servizi attualmente sospesi, ma non è sufficiente. Ci sono pranzi e cene a cui pensare ogni giorno per tutti, spese alimentari extra con i tempi di consegna dilatati di settimane, pulizie e attività di riordino raddoppiate.

«Per consentire ai minori di seguire le lezioni e fare i compiti su piattaforme digitali sono assolutamente necessari mezzi informatici in numero sufficiente per tutti ed è necessario disporre di personale sufficiente per accompagnarli nell’approccio a una didattica che è differente per ogni singolo bambino o ragazzo. Questo richiede una grande sforzo e un grande dispiegamento di energie affinché non si generi svantaggio nel processo di apprendimento, per molti già costellato da difficoltà», è l'appello di Maria Grazia Campese, Presidente di Spazio Aperto Servizi. «Per questo non possiamo più aspettare. Bisogna intervenire subito per garantire anche alle fasce più svantaggiate l’accesso a servizi educativi di base. Abbiamo lanciato la campagna di raccolta fondi “Emergenza Coronavirus, se non li lasciamo soli andrà bene anche per loro” perché in questa fase delicata c’è bisogno dell’aiuto di tutti».

«Dopo un’attenta e sofferta valutazione e con senso di responsabilità verso le persone con sclerosi multipla e i 13.000 volontari che ci accompagnano in ogni evento, ma anche verso tutti i nostri sostenitori, abbiamo ritenuto necessario fermare l’evento “Bentornata Gardensia”». Così il professor Mario Alberto Battaglia, presidente di FIMS, la Fondazione collegata all’Associazione Italiana Sclerosi Multipla ha spiegato la cancellazione dell’evento di piazza previsto per il 20, 21 e 22 marzo. «Senza Gardensia vengono a mancare improvvisamente oltre 3,5 milioni di euro nella lotta alla sclerosi multipla», dice senza girarci intorno. Per questo l'associaizone ha rilanciato con la campagna #insiemepiùforti

Mission Bambini avrebbe partecipato il 5 aprile come onlus beneficiaria di “Ora di futuro”, il progetto di educazione per i bambini da 0 a 11 anni e per le loro famiglie in difficoltà, promosso da Generali Italia e The Human Safety Net. Sempre a Milano e sempre a inizio aprile era previsto lo spettacolo di cabaret “Ridiamo per bene”, per festeggiare i #20anniperibambini, l'anniversario della onlus, e al tempo stesso sostenere il progetto #fattiGRANDE, in particolare con le adozioni in vicinanza. In accordo con i due conduttori della serata, Ellen Hidding e Max Pisu, e con i comici coinvolti, è stato deciso di rinviare l’evento in data ancora da ufficializzare. L'associaozone ha deciso per questo di lanciare una raccolta fondi “COVID-19: L’educazione non si ferma” per i centri di aiuto allo studio su retedeldono.it.

Una grandissima esigenza di fondi e sostegno che ha visto subito scendere in campo alcune realtà.
«Al fianco delle imprese in difficoltà in questo periodo, ci sono anche moltissime realtà non profit e organizzazioni di volontariato che stanno vivendo gravi disagi. Quello che ci sembra assolutamente urgente è aggregare risorse e promuovere attenzione nei confronti di quelle organizzazioni, associazioni ed enti che forniscono servizi alle famiglie o contribuiscono in modo fondamentale nella gestione dei luoghi di cultura», ha sottolineato Giovanni Fosti, presidente Fondazione Cariplo, annunciando la costituzione di un fondo da 2 milioni di euro a sostegno dei numerosi enti non profit del territorio che in queste settimane si stanno facendo carico di servizi straordinari.
Il fondo, in collaborazione con le Fondazioni di Comunità, servirà a sostenere gli enti non profit nell’attivare e potenziare risposte straordinarie per le persone in difficoltà e a mitigare i contraccolpi economici legati ai mancati introiti.

L’Unione Buddhista Italiana ha invece stanziato tre milioni di euro. «In questo momento non semplice vogliamo restituire concretamente alla popolazione italiana la fiducia che ci ha dimostrato con l’8×1000. Per questo abbiamo inviato subito 1.5 milioni di euro alla Protezione Civile in modo che possa far fronte all’emergenza. Un milione e mezzo sarà invece destinato a un fondo speciale emergenziale per le organizzazioni del Terzo Settore che svolgono e svolgeranno, soprattutto in fase post emergenziale, un’opera fondamentale di sostegno e vicinanza ai soggetti più fragili».


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