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I ragazzi del servizio civile: dove sono finiti i soldi?
La Rappresentanza nazionale degli operatori volontari del Servizio Civile Universale, dopo la pubblicazione della pianificazione triennale da parte del Governo si è appellata «ai parlamentari di tutte le forze politiche» perché presentino e sostengano emendamenti che diano a più giovani possibile la chance di partecipare. Per il prossimo triennio infatti «gli stanziamenti del Fondo Nazionale per il Servizio Civile sono drammaticamente diminuiti: 139mln per il 2020, 99mln per il 2021, 106mln per il 2022 contro gli oltre 300mln del 2018»
di Redazione
«Lo scorso 4 novembre il Ministro con delega in materia di servizio civile universale, Vincenzo Spadafora, ha firmato il decreto che approva il Piano triennale 2020-2022 e il Piano annuale 2020 per la programmazione del Servizio Civile Universale», scrivono dalla Rappresentanza nazionale degli operatori volontari del Servizio Civile Universale. «Siamo soddisfatti del testo dei due atti approvati, questi rappresentano la conclusione di un percorso durato circa un anno condiviso dalle Amministrazioni statali competenti per i settori indicati all’art. 3 del decreto legislativo n. 40/2017 e dalle Regioni e Province Autonome, partecipato dal confronto costante con una rappresentanza degli enti e la Rappresentanza degli Operatori Volontari».
Ma «mentre i Piani elaborati danno finalmente il tanto atteso calcio di inizio all’Universalità del servizio restiamo disorientati dalla programmazione nella Legge di Bilancio 2020 delle risorse occorrenti alla realizzazione di un Servizio Civile che si candida ad accogliere le richieste di tutti i giovani che chiedono di fare questa esperienza».
Per il prossimo triennio gli stanziamenti del Fondo Nazionale per il Servizio Civile sono drammaticamente diminuiti: 139mln per il 2020, 99mln per il 2021, 106mln per il 2022 contro gli oltre 300mln del 2018. Dei 53.000 volontari di allora, in altre parole, se ne vedrebbero meno della metà.
«Per il 2020 si legge nel Piano annuale, “il Fondo Nazionale per il Servizio Civile dispone di circa 142,2 milioni di euro, al lordo di possibili accantonamenti e riduzioni”. A questo va aggiunto l’annullamento dello stanziamento di quasi 18 milioni di euro del (FAMI) Fondo Asilo, Migrazione ed Integrazione 2014-2020, che avrebbero avviato al servizio circa 2.800 giovani stranieri titolari di protezione internazionale o umanitaria», continua la nota.
Per questo la Rappresentanza lancia un appello: «Chiediamo ai parlamentari di tutte le forze politiche di presentare e sostenere emendamenti che rendano possibile un bando come quello del 2018 per oltre 53mila giovani. Chiediamo ai parlamentari tutti di sostenere il disegno di legge "Disposizioni per garantire sostegno al servizio civile universale" (AC2090) che incrementa il Fondo Nazionale per il Servizio Civile nella misura di 70 milioni di euro per l’anno 2019 che consentirebbe l’avvio di un ulteriore contingente di 13.000».
Che aggiungono, «al Governo la scelta di decidere se abbia realmente intenzione di investire sui suoi giovani uno dei quattro pilastri della Programmazione».
«I poco più di 20mila volontari previsti per il prossimo anno disattendono le aspettative di migliaia di giovani che intendono impegnarsi ogni giorno per perseguire il benessere, la giustizia sociale e a rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona: un compito che la Repubblica assegna ai suoi cittadini», conclude l'appello, «Chiediamo un segnale di reale attenzione al Servizio Civile attraverso un impegno che doti l’intero sistema della capacità stabile di far svolgere ai ragazzi un’esperienza di qualità portando al tempo stesso benessere e crescita ai territori in cui operano. Per realizzare gli obiettivi che la Riforma affida al Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale e agli enti segnaliamo la necessità di rinforzare il primo con nuovo personale e di incoraggiare e sostenere i secondi che, con proprie strutture e risorse umane, prendono in carico ogni anno – a nome e per conto dello Stato – migliaia di volontari dello Stato stesso. Chiediamo al Governo riscontro al nostro appello e di rispondere positivamente all’enorme numero giovani che ogni anno chiede di adoperarsi per combattere le diseguaglianze adempiendo al sacro dovere di difendere la Patria, fatto volontariamente con un atto di generosità per il quale il Paese intero deve essergli grato».
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