Cultura
“La cultura è capitale”, da Matera a Napoli fino a Messina e Roma
Una originale collaborazione tra Ambasciata di Spagna e Fondazione CON IL SUD. Un ricco programma culturale, per una nuova idea di Europa e di sviluppo della società, in cui la cultura e la coesione sociale rappresentano le leve per il cambiamento
di Paolo Biondi
Europa in crisi? Europa sul banco degli imputati? Non parrebbe a vedere il programma “La cultura è capitale” lanciato dall’Ambasciata di Spagna a Roma e dalla Fondazione Con il Sud di Carlo Borgomeo. Il progetto si propone «di suscitare una riflessione sull’idea di Europa, sottolineando l’importanza della cultura come strumento di coesione sociale e sviluppo della società». Ma è anche molto di più: «È la prima volta che un Paese non promuove narcisisticamente propri artisti, ma partecipa a un progetto di rigenerazione sociale», ha detto Gaetano Giunta di Messina presidente della Fondazione Horcynus Orca, sede di una delle manifestazioni del programma che coinvolgerà anche Matera e Napoli oltre a Roma.
«La nostra Fondazione non si occupa di cultura, ma di interventi nel sociale», ha detto il presidente di Con il Sud, Borgomeo, nel corso della conferenza stampa di presentazione, «ma abbiamo scoperto che l’incontro fra iniziative che hanno come movente la solidarietà e la cultura ha interazioni sconvolgenti, specialmente se si tratta di obbiettivi di carattere sociale che incorporano la passione per il bello».
Il padrone di casa, l’ambasciatore di Spagna in Italia Alfonso Dastis, ha sottolineato che «la cultura è capitale per i nostri Paesi e per la costruzione della casa comune europea. Per questo la nostra ambasciata continua a incentivare la collaborazione culturale con il Sud d’Italia, tradizionalmente e storicamente legato alla Spagna».
Il programma delle manifestazioni prevede che il prossimo 24 settembre abbia luogo a Matera, non a caso scelta nel programma perché capitale europea della cultura per il 2019 oltre che storicamente legata alla Spagna, l’inaugurazione della mostra La cultura è capitale con la partecipazione di numerosi artisti spagnoli. Nella città lucana, una delle capitali italiane del cinema non solo perché Pier Paolo Pasolini scelse di ambientare nei Sassi il suo indimenticabile Vangelo secondo Matteo, non poteva mancare poi un festival del cinema spagnolo, dal 17 ottobre al 14 novembre. Napoli invece è già stata sede, a partire dallo scorso mese di maggio, di un accordo tra l’Ambasciata e la Fondazione Foqus per collaborare a progetti culturali e di riqualificazione sociale nei quartieri spagnoli, simboli finora del degrado napoletano, in una collaborazione che, come ha sottolineato la presidente della Onlus Foqus Rachele Furfaro, sintetizza il senso di questo originale programma promosso dalla Spagna e dalla Fondazione Con il Sud teso a sottolineare le comuni radici storiche, culturali e sociali del nostro continente e che ha scelto di ripartire da esse per ritrovare le ragione dell’unità europea.
A Messina il progetto include, oltre a un festival del cinema spagnolo e a un concerto, una mostra fotografica e di sculture che verrà inaugurata il 19 novembre prossimo.
A Roma, infine, avrà un ruolo di primo piano la riflessione teorica, che si svolgerà attraverso cosiddette chiacchierate ispano-italiane.
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